blumarea ha scritto:fedelyon ha scritto:blumarea ha scritto:in più sono donna e domani potenzialmente madre...non ci sono molti dubbi su a chi tocchi sacrificarsi.
Di fronte a questa affermazione, mi sono semplicemente cascate le braccia.
Eh cara...si fa presto a dire pizza...
anche a me sarebbero cascate le braccia a 25 anni, ma a 34 a certe cose devi iniziare a pensarci.
O almeno, se stai 8 ore al giorno nel tuo bell'ufficetto caldo a 20 minuti da casa ( e magari pure posto statale...) puoi anche non pensarci....ma se vivi in traferta e passi il 90% del tuo tempo divisa tra cantiere e laboratorio, se lavori 10-12 orre al giorno, se usi sostanze tossiche.... sta tranquilla che ci pensi...eccome se ci pensi......
Forse sono stata troppo drastica?
Però da te, per tutto ciò che hai scritto prima, una frase del genere non me la sarei aspettata!
E' vero ho 25 anni, ma i tuoi problemi me li sto facendo anch'io che lavoro in un laboratorio (guarda caso) a più di 500 km da casa e con il compagno lontano e che ogni dieci giorni preparo la valigia per seguire collaboratori/workshop/seminari sparsi in tutto il mondo, poi torno a casa, la trova vuota, e riprendo la valigia per ritrovare il compagno, gli affetti e tutto il resto. Con una capa che ha girato tutto il mondo ogni due anni e a 40 si è guardata dietro le spalle e si è accorta di essere sola!
Io non credo che tutto o niente sia la soluzione. Non sarai solo tu ad essere madre ma ci sarà anche un padre, e non credo di dover essere io a spiegartelo. Che non c'è solo quel lavoro lì in quel posto lì in quel momento lì ma ci possono essere anche delle alternative, che comportano sì dei piccoli sacrifici sul momento ma che a lungo termine daranno molti più vantaggi.
Capisco bene la difficoltà di essere ingneri in Italia, sono un fisico e la situazione non è molto diversa, ma non credo e non voglio credere che per essere fisici o ingegneri si debba rinunciare ad essere persone.