e su questo, sebbene le nostre opinioni siano spesso opposte, sono d'accordo.rananera ha scritto:io condanno anche quei piccoli apparentemente insignificanti comportamenti che riguardan le "cose piccole"...
come che so...sputare in tram, non pagare il biglietto e viaggiare a scrocco ovunque, okkupare illegalmente il suolo pubblico per vendere robe varie su banchetti improvvisati, asclotare musica a tutto volume e non rispettare i normali turni di apertura dei negozi e delle varie attività.
sono cose che non si fanno, punto.
senza scusanti perchè non sanno, senza scusanti perchè son gggiovani.
non si fanno, punto.
perché, nonostante tutto, sono un po' "spartana" come impostazione.
vorrei rieducare il mondo.
non sopporto una persona che getta per terra uno scontrino, figuriamoci uno scippo o reati ben peggiori che nanche riesco a immaginare.
è che, per principi, per ideali, per educazione, mi viene d'istinto cercare sempre la coprensione, il porgi l'altra guancia, il "lo avrà fatto perché".
ma poi trovo che la società in generale sia per me spesso e volentieri insopportabile (e qua mi riattacco a un discorso di kali). solo, a differenza di altre scuole di pensiero, non vedo nello straniero il male peggiore nella nostra società.
se il milanese per primo fosse esente da "reati" contro il prossimo e contro la città, credo sarebbe possibile una fase di rieducazione generale dei suoi abitanti, italiani e non. ma non vedo un'attenzione o un'educazione diffuse, tutt'altro...
(da ragazzina anch'io ho viaggiato a sbafo sui mezzi pubblici. e ho pure preso due multe. dopo la seconda ho capito che non era il caso...)
(ah... e ho anche rubato cassette e magliettine al supermercato)