La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#886
Sandra75 ha scritto::roll:
E se te la metto in quest'altro modo?
Mio marito si prende cura della sua famiglia lavorando FUORI casa.
Io mi prendo cura della mia famiglia lavorando IN casa.
Dov'è la differenza?

E se una donna lavora dalle 7.00 alle 20.00 (considerato anche il tempo di spostamento, era il tempo che stavo fuori casa io, quando lavoravo), non deve pagare chi le tiene pulita casa e fa la spesa e prepara da mangiare? La colf la paghi, ma la casalinga no? :shock:

Io mica parlo di una casalinga che sta tutto il giorno al beautycenter! :roll:
sandra ragioniamo....prima di tutto chi fa la donna delle pulizie fa un lavoro perchè non pulisce casa sua non si prende cura della sua casa, ma d quella di un'altra persona quindi l'altra persona la paga per il servizio reso, ma dimmi un pò
1) chi lavora dalle 7 alle 20 e poi si occupa della casa senza l'aiuto di nessuno che fa? Doppio sitpendio?
2) chi dovrebbe pagare lo stipendio a qualcuno che si occupa della sua casa e della sua vita? Se fai la domestica ti paga il padrone della casa, ma se fai la casalinga chi ti paga? al massimo, se sei sposata puoi provare a chiedere a tuo marito uno stipendio, :roll: :roll: ma di certo non puoi pensare che te lo paghi lo stato con le mie tasse, perchè non stai pulendo casa mia...
3) occuparsi di sè stessi e del proprio mondo è una cosa che fanno tutti ( a parte i casi di gente malata) un'ottima parte di questi fa anche altro....perchè dovrei pagare i primi e non i secondi?
ed anch'io sto parlando di casalinghe che non passano la giornata a limarsi le unghie :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#887
lilmaul ha scritto:
lalu ha scritto:Io non ho istinto materno ma vorrei comunque poter stare a casa a fare una mazza...a quale categoria appartengo? quella delle lazzarone? :lol:
vieni lalu vieni..vieni da mammina tua 8)
marina310170 ha scritto:
lalu ha scritto:Io non ho istinto materno ma vorrei comunque poter stare a casa a fare una mazza...a quale categoria appartengo? quella delle lazzarone? :lol:
Anch'io anch'io anch'io!!!!
:D :D :D
marina vieni da mammina tu anche tu! :)

#888
kalim..occhio però..
direi che sandra ed io abbiam sempre parlato di casalinghe mamme...
) chi lavora dalle 7 alle 20 e poi si occupa della casa senza l'aiuto di nessuno che fa? Doppio sitpendio?
se hai anche solo un figlio questi orari, da sola, senza aiuti, non li puoi fare.
e per aiuti intendo anche quelli dei nonni...perchè io continuo a ribadire il concetto: il femminismo deve valere per tutte, nonne comrpese. 8)
aiuti che van pagati e che quindi, rimanendo a casa, non paghi ma, praticamente, ti stai autopagando 8)

#889
Sandra75 ha scritto::roll:
E se te la metto in quest'altro modo?
Mio marito si prende cura della sua famiglia lavorando FUORI casa.
Io mi prendo cura della mia famiglia lavorando IN casa.
Dov'è la differenza?

E se una donna lavora dalle 7.00 alle 20.00 (considerato anche il tempo di spostamento, era il tempo che stavo fuori casa io, quando lavoravo), non deve pagare chi le tiene pulita casa e fa la spesa e prepara da mangiare? La colf la paghi, ma la casalinga no? :shock:

Io mica parlo di una casalinga che sta tutto il giorno al beautycenter! :roll:
In totale disaccordo :roll:
ti prendi cura della tua famiglia e contribuisci al tuo bilancio
non vedo che interesse abbia la comunita' a retribuirti...
si trovino i soldi per gli asili nido per una vera tutela delle lavoratrici madri...o sotto sotto c'e' l'idea di rispedirle tutte a casa :?: :?: :evil:

#890
rananera ha scritto:kalim..occhio però..
direi che sandra ed io abbiam sempre parlato di casalinghe mamme...
) chi lavora dalle 7 alle 20 e poi si occupa della casa senza l'aiuto di nessuno che fa? Doppio sitpendio?
se hai anche solo un figlio questi orari, da sola, senza aiuti, non li puoi fare.
e per aiuti intendo anche quelli dei nonni...perchè io continuo a ribadire il concetto: il femminismo deve valere per tutte, nonne comrpese. 8)
aiuti che van pagati e che quindi, rimanendo a casa, non paghi ma, praticamente, ti stai autopagando 8)
Uscita alle 8, rientrata alle 21 :lol: :lol: :lol:
Ma con l'aiuto di una vicina di casa, la Giovanna, che stasera mi fa spezzare 10 lance a favore delle mamme casalinghe :D
Dopo una giornata dalle tue parti, ranazza, un teatro gelido, e la Milano-Torino alle 7 di sera... invito a cena al volo con pasta e lenticchie e merluzzetti alla livornese .... coccole meravigliose insomma, neanche mia mamma !! :)
Ultima modifica di riffa&raffa il 29/01/08 1:40, modificato 1 volta in totale.
Forza Daniel!

#891
Sandraaaaa..... PEACE END LOVE! :)

Tu sei del 75 ma io del 57!! :lol:
Non vuoi mica che abbia consumato tanti zoccoli e gonne a fiori per niente??? :evil:
Immagine


P.S. E poi, ho visto te e la tua nave .... dai, vento in poppa, è spettacolare! :wink:
Forza Daniel!

#892
mmmh... lo stipendio statale alle casalinghe non mi vede d'accordo. se una è casalinga doc, secondo l'esempio postato da Rana allora si autostipendia con il risparmio conseguente alla non necessità di babysitter e colf.
la cura della casa non può essere stipendiata altrimenti tocca a tutte.

comunque attenzione a dire che non si possono fare i figli con orari lavorativi assurdi. è ovvio che poi è necessario un massiccio aiuto esterno, ma si fa. altrimenti hai voglia, altro che bassa natalità.
e non è detto che i bimbi ne soffrano, dipende dal singolo carattere.
io ci soffrivo, mio fratello era felicissimo, mio marito idem.
spesso è più un dispiacere per i genitorim so per certo che mia madre ha sofferto molto la nostra lontananza, come mia nonna l'aveva sofferta con lei, idem i miei suoceri, che si facevano anche 3 ore al giorno di macchina solo per cenare con i loro figli, che erano serenissimi con i nonni
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#893
casimira ha scritto:mmmh... lo stipendio statale alle casalinghe non mi vede d'accordo. se una è casalinga doc, secondo l'esempio postato da Rana allora si autostipendia con il risparmio conseguente alla non necessità di babysitter e colf.
la cura della casa non può essere stipendiata altrimenti tocca a tutte.

Quoto!! :wink:
Immagine

#894
rananera ha scritto:kalim..occhio però..
direi che sandra ed io abbiam sempre parlato di casalinghe mamme...
) chi lavora dalle 7 alle 20 e poi si occupa della casa senza l'aiuto di nessuno che fa? Doppio sitpendio?
se hai anche solo un figlio questi orari, da sola, senza aiuti, non li puoi fare.
e per aiuti intendo anche quelli dei nonni...perchè io continuo a ribadire il concetto: il femminismo deve valere per tutte, nonne comrpese. 8)
aiuti che van pagati e che quindi, rimanendo a casa, non paghi ma, praticamente, ti stai autopagando 8)
rana veramente noi adesso parlavamo dello stipendio alle casalinghe e stop......mi si è distratta la ranocchia :twisted: :lol: :lol: :lol:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#895
rananera ha scritto:kalim..occhio però..
direi che sandra ed io abbiam sempre parlato di casalinghe mamme...
) chi lavora dalle 7 alle 20 e poi si occupa della casa senza l'aiuto di nessuno che fa? Doppio sitpendio?
se hai anche solo un figlio questi orari, da sola, senza aiuti, non li puoi fare.
e per aiuti intendo anche quelli dei nonni...perchè io continuo a ribadire il concetto: il femminismo deve valere per tutte, nonne comrpese. 8)
aiuti che van pagati e che quindi, rimanendo a casa, non paghi ma, praticamente, ti stai autopagando 8)
rana veramente noi adesso parlavamo dello stipendio alle casalinghe e stop......mi si è distratta la ranocchia :twisted: :lol: :lol: :lol:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#896
Sandra75 ha scritto::E se una donna lavora dalle 7.00 alle 20.00 (considerato anche il tempo di spostamento, era il tempo che stavo fuori casa io, quando lavoravo), non deve pagare chi le tiene pulita casa e fa la spesa e prepara da mangiare? La colf la paghi, ma la casalinga no? :shock:
No, cara mia. Dove l'hai visto scritto? :roll:
Io, mia madre, mia nonna, e la mia bisonna, eh sì, abbiamo sempre lavorato e mai avuto la colf o la stiratrice o la baby sitter. E non ci siamo mai sognate di pretendere un doppio stipendio. :shock: :?

#897
Kalimeroxxx ha scritto:
Sandra75 ha scritto:se una donna lavora dalle 7.00 alle 20.00 (considerato anche il tempo di spostamento, era il tempo che stavo fuori casa io, quando lavoravo), non deve pagare chi le tiene pulita casa e fa la spesa e prepara da mangiare? La colf la paghi, ma la casalinga no? :shock:
2) chi dovrebbe pagare lo stipendio a qualcuno che si occupa della sua casa e della sua vita? Se fai la domestica ti paga il padrone della casa, ma se fai la casalinga chi ti paga? al massimo, se sei sposata puoi provare a chiedere a tuo marito uno stipendio, :roll: :roll: ma di certo non puoi pensare che te lo paghi lo stato con le mie tasse, perchè non stai pulendo casa mia...
:lol: :lol: :lol: approposito di Stato che dovrebbe retribuire le casalinghe... stamattina alla radio sentivo uno spot che ricordava alle *casalinghe* dai 18 anni in su di PAGARE (di loro propria tasca) l'assicurazione antinfortunistica obbligatoria :lol: :lol: :lol: un bel balzello di 13 euro annui, pagabili comodamente in posta!!!!!!

ne deriva il concetto che la famiglia intera è il datore di lavoro della casalinga e quindi il focolare domestico è considerato ambiente di lavoro subordinato???
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#898
Glamazon ha scritto:Fare la casalinga non è un lavoro,forse per mia nonna che lavava al gelo in una fontana,50 anni fà,ora no,mi spiace.

Crescere dei figli anche è un'altra cosa,ma non li ho ,non posso giudicare.
Accidenti lo scrivo io e mi vien detto che sono presuntuosa (perchè il detto popolare che Ela non ha voluto scrivere per intero è noto in tutto il nord Italia),lo scrive Kali e la quotano tuttiiiiii,ammazza il potere dell'Avvocato :? .

#899
Quindi se io vengo a pulire casa tua e a fare le cose che faccio ogni giorno a casa mia, allora è un lavoro. Se faccio le stesse cose a casa mia non è un lavoro! :shock: :shock: :shock:
In uno studio informale condotto dal sito Web Salary.com si legge che le mamme casalinghe dovrebbero guadagnare una media di 131.471 dollari all'anno (più di 100mila euro), compresi gli straordinari, se ricevessero lo stipendio. Non si può passare all’incasso, certo, ma è la conferma che chi sceglie questa strada si imbarca in un’impegno full time.
Una scelta divenuta sempre più frequente, per tante donne americane, che sommano i costi spropositati dell’accudimento dei figli e i benefici di un rapporto più stretto con la prole e fanno marcia indietro, rinunciando a lavoro e stipendio con la prospettiva di svolgere più ruoli, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, senza vedersi riconosciute ferie o malattie. Per quantificare il valore dell’impegno profuso da una madre casalinga è stato domandato a un campione di 5 milioni e mezzo di mamme di dare un’etichetta all'attività prevalente in una loro giornata tipo. Si sono definite insegnanti, educatrici, autiste, donne delle pulizie, cuoche, amministratrici delegate, infermiere. Naturalmente, un genitore che resta a casa non fa il tipico lavoro d’ufficio.
L'ipotetico salario medio è stato calcolato su una base di una settimana di cento ore, in una famiglia con almeno due bambini in età scolare. «Riteniamo che questa stima sia importante perchè richiama l'attenzione sul fatto che essere una madre casalinga non è un scappatoia, non è un modo per le donne di non lavorare e non è un lavoro senza valore», ha detto Bill Coleman, vice-presidente di Salary.com. «C'è molto valore, e alcuni direbbero che è anche senza prezzo».
Salary.com suggerisce che la paga base annuale per il lavoro di una casalinga per le 40 ore settimanali sarebbe di 43.461 dollari. Le madri dovrebbero guadagnare 88.009 dollari in più per le 60 ore di straordinario ogni settimana. C’è anche chi non ci sta a veder messe in colonna cifre che vorrebbero dare un valore materiale al tempo speso con i figli . "Do il 150 per cento di me a loro molte ore al giorno", racconta una delle intervistate, che sta a casa con una figlia di due anni e un bimbo di quattro mesi. "Non puoi dare un valore in denaro al tempo che trascorri accudendo i tuoi figli, se sei abbastanza fortunata da essere una mamma che sta casa". Rimane il fatto che il tempo e le energie dedicate ai figli non trovano spazio in un curriculum. E che qualsiasi domestica o baby sitter può aspirare alla pensione, e una mamma no.
In Italia si è parlato molte volte dell’opportunità di riconoscere un assegno mensile alle donne che decidono di restare a casa a occuparsi dei figli o comunque a fare le casalinghe. In qualche proposta di legge si è arrivati a quantificare uno stipendio equo: 500 mila lire, ed era il 1995. L’idea - incentivare il ruolo domestico delle donne – non ha ricevuto un'accoglienza entusiastica. Il problema ha poi varie implicazioni, oltre a quelle giuridiche.
Una pietra miliare è stato il riconoscimento – sempre una decina di anni fa - da parte della Corte Costituzionale, che l’attività casalinga è da considerarsi attività lavorativa. Affermazione basata sul riconoscimento che il lavoro svolto nella famiglia ha un elevato valore sociale ed economico e può essere ricompreso nella norma costituzionale che tutela il lavoro “in tutte le sue forme”. Il vecchio adagio che “il lavoro di una mamma non finisce mai” non passa mai di moda, insomma. Nessuno lo discute. E nessuno discute che, se lo Stato pagasse i servizi che offrono le casalinghe, l'esborso sarebbe vicino al 40 per cento del prodotto interno lordo.
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.

http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave

Immagine

#900
Una scelta divenuta sempre più frequente, per tante donne americane, che sommano i costi spropositati dell’accudimento dei figli e i benefici di un rapporto più stretto con la prole e fanno marcia indietro, rinunciando a lavoro e stipendio con la prospettiva di svolgere più ruoli, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, senza vedersi riconosciute ferie o malattie. Per quantificare il valore dell’impegno profuso da una madre casalinga è stato domandato a un campione di 5 milioni e mezzo di mamme di dare un’etichetta all'attività prevalente in una loro giornata tipo. Si sono definite insegnanti, educatrici, autiste, donne delle pulizie, cuoche, amministratrici delegate, infermiere. Naturalmente, un genitore che resta a casa non fa il tipico lavoro d’ufficio.
L'ipotetico salario medio è stato calcolato su una base di una settimana di cento ore, in una famiglia con almeno due bambini in età scolare. «Riteniamo che questa stima sia importante perchè richiama l'attenzione sul fatto che essere una madre casalinga non è un scappatoia, non è un modo per le donne di non lavorare e non è un lavoro senza valore», ha detto Bill Coleman, vice-presidente di Salary.com. «C'è molto valore, e alcuni direbbero che è anche senza prezzo».
Salary.com suggerisce che la paga base annuale per il lavoro di una casalinga per le 40 ore settimanali sarebbe di 43.461 dollari. Le madri dovrebbero guadagnare 88.009 dollari in più per le 60 ore di straordinario ogni settimana. C’è anche chi non ci sta a veder messe in colonna cifre che vorrebbero dare un valore materiale al tempo speso con i figli . "Do il 150 per cento di me a loro molte ore al giorno", racconta una delle intervistate, che sta a casa con una figlia di due anni e un bimbo di quattro mesi. "Non puoi dare un valore in denaro al tempo che trascorri accudendo i tuoi figli, se sei abbastanza fortunata da essere una mamma che sta casa". Rimane il fatto che il tempo e le energie dedicate ai figli non trovano spazio in un curriculum. E che qualsiasi domestica o baby sitter può aspirare alla pensione, e una mamma no.
In Italia si è parlato molte volte dell’opportunità di riconoscere un assegno mensile alle donne che decidono di restare a casa a occuparsi dei figli o comunque a fare le casalinghe. In qualche proposta di legge si è arrivati a quantificare uno stipendio equo: 500 mila lire, ed era il 1995. L’idea - incentivare il ruolo domestico delle donne – non ha ricevuto un'accoglienza entusiastica. Il problema ha poi varie implicazioni, oltre a quelle giuridiche.
Una pietra miliare è stato il riconoscimento – sempre una decina di anni fa - da parte della Corte Costituzionale, che l’attività casalinga è da considerarsi attività lavorativa. Affermazione basata sul riconoscimento che il lavoro svolto nella famiglia ha un elevato valore sociale ed economico e può essere ricompreso nella norma costituzionale che tutela il lavoro “in tutte le sue forme”. Il vecchio adagio che “il lavoro di una mamma non finisce mai” non passa mai di moda, insomma. Nessuno lo discute. E nessuno discute che, se lo Stato pagasse i servizi che offrono le casalinghe, l'esborso sarebbe vicino al 40 per cento del prodotto interno lordo.
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.

http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave

Immagine