Copio e incollo qui un articolo di LIBERO, proprio perchè questo testimonia in modo decisamente migliore di quanto avrei mai potuto fare io con le mie parole, la mia paura ed il mio sgomento di fronte ad INSEGNANTI che portano avanti atteggiamenti razzisti e discriminatori nei confronti dei propri alunni. Come glià ho avuto modo di scrivere su queste pagine, tali atteggiamenti che già trovo insensati nelle persona "normali", ritengo che siano ancora più dannosi se perpetrati da persone "pubbliche" quali, ad esempio, i dipendenti statali come gli insegnanti, che hanno un ruolo di EDUCARE e di RAPPRESENTARE LO STATO con il proprio comportamento e la propria conduzione etica e morale.
Ancora più aberrante, poi, la pochezza della persona in questione che anzichè assumersi le proprie responsabilità, scarica sui colleghi le colpe, addirittura arrivando ad addurre, come possibile movente, la gelosia per il fatto che lei abbia visto Afef mentre era in vacanza...
FONTE: WWW.LIBERO.IT:
Un nuovo caso di razzismo a scuola. Ma questa volta la protagonista è un'insegnante, che ha insultato alcune bambine che portavano il velo islamico. E' accaduto a Padova, dove la professoressa è stata sospesa dall'insegnamento fino alla conclusione dell'anno scolastico. L'accusa è di aver turbato gli alunni con parole oscene e soprattutto per aver manifestato disprezzo per il velo islamico indossato anche in classe da due bambine di religione musulmana. "Toglietevi 'sti veli...", avrebbe detto davanti a tutti i giovanissimi studenti.
La decisione è stata presa dal Consiglio di disciplina dell'Ufficio scolastico provinciale, dopo un'istruttoria durata due mesi. D.B., madre di due figli e insegnante nelle classi quarta e quinta di uno degli istituti comprensivi della città, era stata sospesa in via cautelare all'inizio di gennaio dalla preside, una scelta subito confermata dalla dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo. Ora la valutazione della sua posizione non è ancora conclusa, ma evidentemente è ritenuta talmente delicata da spingere a tenere l'insegnante lontana dagli alunni.
LA PROF SI DIFENDE - D.B, che ha chiesto aiuto al sindacato Snals e ha chiesto la tutela dell'avvocato Fabrizio Scagliotti, finora si è sempre difesa parlando di "invidia" da parte degli altri insegnanti perché "ho un piccolo appartamento a Porto Rotondo, dove trascorro le vacanze, circostanza che mi ha consentito di incontrare molte persone note, come i Moratti, Afef, Vittorio Sgarbi, e di conoscere questori, magistrati e un'infinità di uomini politici". E di "motivi politici", perché "sono la cugina di una parlamentare di An, un'avvocatessa nota a livello nazionale".
Razzismo a scuola - Insegnate vs. Islam
#1www.africanview.it
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