La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

- 10 febbraio 2011

Compleanno Saloni

Il prossimo aprile i Saloni compiono 50 anni. Un compleanno decisamente importante che verrà celebrato nella consapevolezza che quanto è stato realizzato da tutti coloro che hanno dedicato, fin dal primo giorno, il proprio impegno verso la manifestazione deve continuare a essere fatto ancora domani e dopodomani, fino (almeno) ai prossimi 50 anni, ancora e sempre meglio. Molti gli eventi  in programma, in Fiera e in città.

"50 years young"

“50 years young” campeggia a lettere cubitali sulla pagina pubblicitaria che annuncia i prossimi Saloni. Con questo pay off i Saloni vogliono dichiarare la loro età ironicamente, con un gioco  di parole che ne sottolinea la natura e lo spirito, giovane e vivace.    50 anni portati bene se dai 12.100 visitatori che li hanno visitati nel 1961 si è arrivati ai 297.460  del 2010 e se i 328 espositori iniziali distribuiti su 11.000 metri quadrati sono diventati negli ultimi  anni oltre 2500 su più di 200.000 metri quadrati. Numeri importanti anche quelli delle presenze 2010 della stampa, 5.110 giornalisti da 65 Paesi, e del pubblico, oltre 32.000 le persone che hanno visitato la manifestazione nella giornata di domenica.    50 anni che non vogliono essere autocelebrati ma che guardano soprattutto al futuro, ai prossimi 50 anni, attraverso un progetto articolato che accanto alle consuete manifestazioni fieristiche – il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e SaloneUfficio e il SaloneSatellite – coinvolgerà la città di Milano per offrire uno spazio di riflessione sul design, sul mondo dell’industria che lo ha reso possibile, sulla creatività e sulla cultura.

Calendario e spazio espositivo

Da martedì 12 a domenica 17 aprile 2011 duplice appuntamento con i Saloni, sia in Fiera sia in città, sempre in coerenza con la politica di Cosmit costantemente alla ricerca dell’equilibrio tra tradizione e innovazione nel nome della qualità.    Presso il quartiere espositivo di Rho per vedere, toccare, provare il meglio che l’arredo domestico può offrire in tema di prodotti – dai letti agli armadi alle sedute agli apparecchi per l’illuminazione sia da esterni che da interni, ai mobili per ufficio – di tipologie – dal pezzo unico al coordinato – e di stile – dal classico al design al moderno – oltre a ciò che detterà le tendenze di domani.    Nuova ridistribuzione degli spazi assegnati alle aziende espositrici con un’estensione del settore design  del Salone Internazionale del Mobile ai padiglioni 16-20 e una nuova collocazione per Euroluce –  nei 4 padiglioni monoplanari 9-11 e 13-15 collegati tra loro – e SaloneUfficio – ai padiglioni 22-24 – strategicamente poste una di fronte all’altra e tra gli ingressi di Porta Ovest e Porta Sud. In città invece con un molteplice progetto di cultura che si svolge in alcuni luoghi storici. 

Nascita dei Saloni

Al centro di tutti gli eventi l’innovazione, delle persone e delle cose, guardando al passato e pensando al futuro. Come innovatore è stato il pensiero di quel gruppo di imprenditori che hanno dato vita  nel settembre del 1961 al primo Salone del Mobile. In quegli anni il design celebrava l’unione geniale  tra mondo dell’impresa e creatività dei maestri.   Con una formula innovativa ovvero una rappresentazione teatrale affidata a Laura Curino e prodotta dal Piccolo Teatro di Milano, Cosmit in collaborazione  con la Fondazione Giannino Bassetti, FederlegnoArredo, la Camera di Commercio di Milano e quella  di Monza-Brianza, racconta alcuni grandi protagonisti milanesi, designer e imprenditori del design,  e si interroga sulla continuità delle idee e sull’esperienza industriale costruita intorno al loro genio creativo.   A febbraio al Teatro Studio Expo va in scena “Mani grandi, senza fine. Nascita e ascesa del design a Milano: i Castiglioni, Magistretti, Menghi, Sottsass, Viganò, Zanuso nell’ambito del progetto “Realizzare l’improbabile”, un modo originale di raccontare la storia e al tempo stesso di guardare  al futuro, portando a teatro le idee, i tratti, le esperienze di Castiglioni, Magistretti, Menghi, Sottsass, Viganò, Zanuso e degli imprenditori a loro connessi Cassina, Castelli, Gandini, Barassi, Bitossi, Sarfatti. Maestri e imprenditori del passato dai quali si raccolgono quegli stimoli necessari a costruire il domani, ovvero i modelli e le applicazioni che segneranno i prossimi cinquant’anni.

Sfoglia i cataloghi: