Eccomi qui!! Ragazzi quanto avete scritto! Anzitutto crepi il lupo a tutti quelli di voi che me l'hanno augurato, questo forum è come una grande famiglia!
In secondo luogo un accenno agli ingegneri: scusate forse mi sono lasciata incantare dal caso singolo di una mia amica che laureata con tesi breve in 100 anzichè 110, e pur essendo donna e giovane (31), lavora in una grossa azienda con incarico di responsabilità di progetti importanti avendo "sotto di lei" anche uomini e più anziani, vi assicuro senza alcuna raccomandazione, fa orario flessibile (più o meno inizia alle 9-10 fino alle 18 ) e guadagna 2000€ al mese!!
E ora torno a me. Spero raccontando la mia esperienza di rispondere a molti di voi, perchè se cito tutti non finisco più!
Diplomata a pieni voti in uno dei licei classici più prestigiosi d'Italia ( e RIGOROSAMENTE STATALE!!!!), una passione sfrenata per lo studio, perchè la conoscenza è la base di ogni cosa, anche se uno per assurdo non lavorasse mai nella vita, più impari, più conosci, e meglio affronti l'esistenza, meglio la analizzi, meglio la codifichi e la interpreti (e meno ti fai fregare, perchè l'ignoranza è sempre stata la base delle strumentalizzazioni ecclesiastica e statale...avete presente "Vi daremo la luce nei campi! Così lavorerete anche di notte...

). Iscritta a Lettere moderne perchè Scienze dell'educazione statale allora era o troppo lontana da casa e i soldi per mantenermi fuori casa pochi, oppure privata e io per principio mi rifiuto di entrarci (e mi rifiuterò di mandare i miei figli!). Ovviamente mi sono iscritta a lettere anche perchè adoro tutte le materie umanistiche, non solo per ripiego, ma poi pian piano dentro di me cresceva la necessità di dedicarmi agli altri, di fare del mio lavoro non solo una fonte di reddito ma soprattutto qualcosa che potesse cambiare la vita delle persone. Allora cambio direzione, con ira dei miei perchè ero già al secondo anno con esami superati a pieni voti, e riparto da capo: mi iscrivo a scienze dell'educazione statale e finalmente più vicina, con convalida di uno solo dei precedenti esami sostenuti. Inizio subito a lavorare, doppio lavoro perchè i soldi servono (non riesco a chiedere ai miei i soldi per uscire a mangiare la pizza), quindi in settimana trovo lavoro subito nel sociale per farmi esperienza e inserirmi già nel campo, sabato e domenica faccio la commessa(ancora oggi!!!). Lavoro quasi a tempo pieno in settimana (33 ore), più il sabato e la domenica, in più studio, ovvio che sono andata fuori corso di quasi 2 anni, non siamo tutti nati con la camicia. Siccome così non riuscivo più a studiare, cambio lavoro, sempre nel mio campo ma faccio "solo" 16 ore nell'ultimo anno di università (più sempre il fine settimana visti gli stipendi da fame), così finisco gli esami e mi laureo (110 e lode, con una tesi per cui ho dato il cuore). Però mi sono fatta la gavetta, e il sociale mi piace sempre di più, torni a casa stanca ma con il cuore gonfio di felicità. Dopo laureata cerco un altro lavoro, che mi soddisfi di più e magari mi alzi il livello (ero al 5^), lo trovo quasi subito e a tempo indeterminato, perchè il bello del sociale è almeno che la richiesta è alta. Sono al 6^ livello che per noi è il più alto, ma ho un contratto a 16 ore ancora, cioè 500€ al mese. In più nel luogo in cui lavoro mi fanno fare le sostituzioni interne, perciò con gli straordinari arrivo ai 700-800 a seconda dei mesi, ma devo continuare a lavorare come commessa perchè a fine anno iniziamo un mutuo visto che ci sposiamo l'anno prossimo.
Ho 5 anni di esperienza già nel mio settore, il massimo livello (quello di coordinatori e presidenti di cooperativa), ma so che la mia posizione non migliorerà mai. E non c'entra la mia preparazione, nè la mia capacità di fare, nè la raccomandazione, nè la passione, qui sta il punto. Per ora il sociale è fermo su sè stesso perchè si preferisce finanziare sempre altri campi piuttosto che dare dei soldi per far star meglio dei "poveri handicappati" (o dei matti, o dei ragazzi delinquenti e quindi persi fin da giovani, o degli ex detenuti, o dei vecchi e così via, perchè il sociale è molto esteso). Io non volevo polemizzare con gli altri settori ma centrare lo sguardo per una volta su questo settore che ha tanto da dare, tanta gente volenterosa che però deve decidere fra abbandonare una passione per un maggiore stipendio (o almeno qualche possibilità di carriera), o seguire il cuore e prendersi tanti calci nel sedere. Io per ora ho scelto questa, ho provato a fare altri colloqui, ad esempio nelle R.U., ma mi hanno detto che ero chiaramente troppo amante del mio lavoro per buttarmi in un altro settore.
Il mio lavoro lo amo, amo i miei ragazzi, e finchè potrò continuerò a farlo. Infatti con il mio topic volevo semplicemente sapere se qualcun altro era riuscito a restare nel sociale ma in settori meglio retribuiti...invece ho aperto un dibattito!
Per quanto riguarda la scuola, non convincete i vostri figli a non fare l'università per avere subito lo stipendio ma lasciateli liberi di scegliere, ve ne saranno grati a vita. Idem il contrario, se non sono portati per lo studio perchè insistere? Un laureato guadagna più di un operaio?? No, l'abbiamo capito. Perciò viviamo seguendo le nostre aspirazioni finchè possibile (ci sono casi in cui per vari motivi ciò non è fattibile) e speriamo che in futuro la situazione migliori...
Quando dicevo che se rinasco farò l'ingegnere...beh ovviamente intendevo di rinascere con la passione per le materie scientifiche, non che se rinasco così come ora mi iscrivo a ingegneria, mi ritirerei dopo 2 esami!!
Nessuno avrà letto tutta questa valanga che mi è uscita così ora, perciò a chi legge solo la fine...buon week a tutti!!
