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stefania_b ha scritto:

fedelyon ha scritto:

stefania_b ha scritto:standing ovation a fede! Stavo per scrivere esattamente la stessa cosa. Scusa se una persona ha impiegato n anni del suo tempo a fare ricerca e la cosa prevede come risultato del lavoro fatto la scrittura e pubblicazione di un articolo cosa vogliono trovare nel suo cv che ha collezionato figurine????

Mi hai fatto morire. Mi sono vista nei prossimi giorni a chiedere al mio capo se ha la figurina di Maldini da scambiare con quella di Baggio.
Chissà che faccia fa se glielo chiedo.

ah collezioni figurine d'antiquariato... bene fanno molto cv

Basta ste, mi sto scompisciando!
Accidenti, mi sono dovuta allontanare dal beneamato paese (per fare nulla evidentemente) e sono rimasta un po' indietro.

stefania_b ha scritto:standing ovation a fede! Stavo per scrivere esattamente la stessa cosa. Scusa se una persona ha impiegato n anni del suo tempo a fare ricerca e la cosa prevede come risultato del lavoro fatto la scrittura e pubblicazione di un articolo cosa vogliono trovare nel suo cv che ha collezionato figurine????

no, pero' pagine e pagine di pubblicazioni forse sono un po' troppe tenendo conto che poi nelle conoscenze informatiche si elencano MS-DOS, GWBASIC, PASCAL, PROLOG, LISP .....

Kalimeroxxx ha scritto:se le proprie qualifiche si possono scrivere con termini inglesi il tutto risulta più appetibile ( vai a capire il perchè)

A luglio ho provato anche questa, poi mi è venuto il dubbio che non rispondano perché non capiscono cosa faccio

Kalimeroxxx ha scritto:

stefania_b ha scritto:

fedelyon ha scritto:

Mi hai fatto morire. Mi sono vista nei prossimi giorni a chiedere al mio capo se ha la figurina di Maldini da scambiare con quella di Baggio.
Chissà che faccia fa se glielo chiedo.

ah collezioni figurine d'antiquariato... bene fanno molto cv

non pensavo, ma scrivere cv è un'arte
le pubblicazioni fregano poco, non sarà giusto, ma è la verità quindi bisogna prenderne atto, il cv deve essere massimo di 2 pagine, quindi si taglia tutto ciò che è un di più, le esperienze di lavoro meritano di più di quelle di studio e se le proprie qualifiche si possono scrivere con termini inglesi il tutto risulta più appetibile ( vai a capire il perchè)
giusto o meno così è se vi pare e se non vi pare è così lo stesso ( come diceva qualcuno)

il mio e' condensato in una pagina
un'altra pagina per la lettera di presentazione rigorosamente manoscritta

kali però torno a dire: se uno di lavoro fa il ricercatore è ovvio che il suo cv sarà pieno di pubblicazioni...
e se le aziende non sanno che farsene delle ricerche effettuate... be' potrebbero anche patrocinarne qualcuna di interesse più commerciale così i suddetti ricercatori potrebbero anche smettere di fare i nullafacenti (detto con ironia ).

Kalimeroxxx ha scritto: non pensavo, ma scrivere cv è un'arte
le pubblicazioni fregano poco, non sarà giusto, ma è la verità quindi bisogna prenderne atto, il cv deve essere massimo di 2 pagine, quindi si taglia tutto ciò che è un di più, le esperienze di lavoro meritano di più di quelle di studio e se le proprie qualifiche si possono scrivere con termini inglesi il tutto risulta più appetibile ( vai a capire il perchè)
giusto o meno così è se vi pare e se non vi pare è così lo stesso ( come diceva qualcuno)

D'accordo Kali, non è che dobbiamo obbligare il nostro "futuro datore di lavoro" a leggere la nostra noiosissima biografia in mille pagine.
Sui CV non si ha mai la risposta precisa.
E' risaputo che un CV per ricerca fondamentale o azienda sono diversi.
E' il modo generale di vedere gli articoli che è assurdo. I titoli sono lì a testimoniare le referenza esatta e a dire guarda che puoi trovarli facilmente sulle migliori riviste.
Comunque era la frase di Fabio che mi suonava un po' male.
Ed è vero che i CV per la ricerca sono in genere iper-logorroici.

stefania_b ha scritto:kali però torno a dire: se uno di lavoro fa il ricercatore è ovvio che il suo cv sarà pieno di pubblicazioni...
e se le aziende non sanno che farsene delle ricerche effettuate... be' potrebbero anche patrocinarne qualcuna di interesse più commerciale così i suddetti ricercatori potrebbero anche smettere di fare i nullafacenti (detto con ironia ).

Stef,
vediamo di capirci .....
Se io ho fatto 3 anni di dottorato e' ovvio che ho un bel numero di pubblicazioni.
Se pero' ora mando il mio CV in giro per aziende (dicesi autocandidatura .... cioe' non e' l'azienda che ti viene a cercare ma sei tu che ti rivolgi in modo piu' o meno indiscriminato alle varie aziende) , magari avere l'accortezza di evidenziare le cose che possono interessare puo' servire

Quindi: CV scarno con le competenze e lettera di accompagnamento mirata alla singola azienda

stefania_b ha scritto:kali però torno a dire: se uno di lavoro fa il ricercatore è ovvio che il suo cv sarà pieno di pubblicazioni...
e se le aziende non sanno che farsene delle ricerche effettuate... be' potrebbero anche patrocinarne qualcuna di interesse più commerciale così i suddetti ricercatori potrebbero anche smettere di fare i nullafacenti (detto con ironia ).

se tu mandi un cv ad una società il tuo scopo è essere assunto, quindi DEVI renderti appetibile, io razionalmente ti do ragione, ma praticamente se fai il ricercatore e vuoi lavorare per ....mmmm... la fiat il tuo cv dovà essere incentrato su cose utili allo scopo assunzione, quindi niente elenco degli articoli scritti, non serve e visto che la fiat ( così come es.) riceve un sacco di cv chi è preposto a leggerli fa sicuramente una scrematura moooooooolto veloce all'inizio

fabiop68 ha scritto:

stefania_b ha scritto:standing ovation a fede! Stavo per scrivere esattamente la stessa cosa. Scusa se una persona ha impiegato n anni del suo tempo a fare ricerca e la cosa prevede come risultato del lavoro fatto la scrittura e pubblicazione di un articolo cosa vogliono trovare nel suo cv che ha collezionato figurine????

no, pero' pagine e pagine di pubblicazioni forse sono un po' troppe tenendo conto che poi nelle conoscenze informatiche si elencano MS-DOS, GWBASIC, PASCAL, PROLOG, LISP .....

Dai su, al massimo Fortran 77.

fabiop68 ha scritto:

stefania_b ha scritto:kali però torno a dire: se uno di lavoro fa il ricercatore è ovvio che il suo cv sarà pieno di pubblicazioni...
e se le aziende non sanno che farsene delle ricerche effettuate... be' potrebbero anche patrocinarne qualcuna di interesse più commerciale così i suddetti ricercatori potrebbero anche smettere di fare i nullafacenti (detto con ironia ).

Stef,
vediamo di capirci .....
Se io ho fatto 3 anni di dottorato e' ovvio che ho un bel numero di pubblicazioni.

è vero?

Se pero' ora mando il mio CV in giro per aziende (dicesi autocandidatura .... cioe' non e' l'azienda che ti viene a cercare ma sei tu che ti rivolgi in modo piu' o meno indiscriminato alle varie aziende) , magari avere l'accortezza di evidenziare le cose che possono interessare puo' servire

Quindi: CV scarno con le competenze e lettera di accompagnamento mirata alla singola azienda

Ok, su questo ti dò ragione.

comunque questo topic (che sta andando un parecchio OT) mi sta turbando ...

Kali sta dicendo le stesse mie cose

non vorrei rischiare di trovarmela al prossimo raduno genovese

d'accordo sulla scrematura degli articoli/argomenti trattati che possono interessare l'azienda... ma sempre di quello si tratta... che poi è quello che si fa anche quandi riporti le esperienze lavorative: a seconda dell'azienda alla quale invii il cv ne evidenzi alcune rispetto ad altre. Continuo a non capire perchè (probabilmente perchè mi sono fissata io che è così mentre voi state dicendo altro ) il lavoro del ricercatore debba essere per forza visto come un lavoro diverso dagli altri

fedelyon ha scritto:

fabiop68 ha scritto:

stefania_b ha scritto:kali però torno a dire: se uno di lavoro fa il ricercatore è ovvio che il suo cv sarà pieno di pubblicazioni...
e se le aziende non sanno che farsene delle ricerche effettuate... be' potrebbero anche patrocinarne qualcuna di interesse più commerciale così i suddetti ricercatori potrebbero anche smettere di fare i nullafacenti (detto con ironia ).

Stef,
vediamo di capirci .....
Se io ho fatto 3 anni di dottorato e' ovvio che ho un bel numero di pubblicazioni.

è vero?

fabiop68 ha scritto:comunque questo topic (che sta andando un parecchio OT) mi sta turbando ...

Kali sta dicendo le stesse mie cose

non vorrei rischiare di trovarmela al prossimo raduno genovese

a parte che non è OT visto che scrivere un buon cv e presentarsi nel modo giusto può ridurre la percentuale di precariato
confessa che ne saresti contentissimo tzè ( quando si dice perle ai porci ecco...io perla tu...beh perchè infierire )

stefania_b ha scritto: d'accordo sulla scrematura degli articoli/argomenti trattati che possono interessare l'azienda... ma sempre di quello si tratta... che poi è quello che si fa anche quandi riporti le esperienze lavorative: a seconda dell'azienda alla quale invii il cv ne evidenzi alcune rispetto ad altre. Continuo a non capire perchè (probabilmente perchè mi sono fissata io che è così mentre voi state dicendo altro ) il lavoro del ricercatore debba essere per forza visto come un lavoro diverso dagli altri

io ho girato un po' di aziende ... e non piccole
i ricercatori (tipo quelli universitari) che ho visto nei laboratori di ricerca e sviluppo sono una percentuale max 5% del totale
forse per questo