Piero Castiglioni, questo illustre sconosciuto..
Inviato: 25/03/08 12:30
Uno sguardo su un artefice (anche) del nostro quotidiano (che posto in questa sezione anzichè in illuminazione, visto che si tratta d'un approfondimento e non d'una richiesta d'aiuto..: abbiate pazienza e sopportatevi quest'ennesimo intervento..
).
Piero (n.1944) è il figlio di Livio, fratello degli arcinoti Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Architetto, vive e lavora tutt'oggi a Milano; si dedica subito all'illuminotecnica, non tanto per il progetto di apparecchi come i suoi zii, ma per occuparsi dello 'sporco' lavoro della realizzazione di sistemi di illuminazione per spazi museali ed allestimenti pubblici e privati. Inizia con l'importante partecipazione al MoMA di New York alla mostra che lanciò nel mondo il made in Italy in pieno boom: The new domestic landscape (1972), mentre sino agli anni '80 segue le orme del padre, Livio, al quale deve la sua formazione.
Dal 1989 è co-fondatore/direttore di "Flare" una delle rare riviste dedicate alla luce. Diviene poi sopratutto assieme a Gae Aulenti, progettista per Fontana Arte, iGuzzini, Osram, Stilnovo, Venini, e consulente di teatri per problemi di elettroacustica e illuminazione; è autore di impianti luminosi per il Centre Pompidou (1985) di Piano a Parigi (col quale si occupa pure del Porto di Genova), Palazzo Grassi a Venezia (per la cui illuminazione inventa il notissimo Cestello, per iGuzzini, sotto, 1985) e, appunto con la Aulenti lavora alla Gare d'Orsay a Parigi (1986) e per il Museo d'Arte Moderna di Rio de Janeiro. Cura poi la realizzazione della parte illuminotecnica di una serie di eventi di spicco: Padiglione Italiano dell'Expo di Siviglia (1992), sempre in collaborazione con la Aulenti, l'Expo di Lisbona (1998). A Milano si occupa di illuminare alcune zone cruciali del centro storico, come la Galleria Vittorio Emanuele, Corso Vittorio Emanuele, Galleria del Corso, Piazza Cadorna.
A Roma 'sistema' la luce oltre che nel Quirinale anche nella ristrutturata Stazione Termini (particolarmente bella l'ala Mazzoniana, tra luci colorate, mosaici e vetrate); e poi, recentemente scòrti sempre a Roma Cestello e le appliques Parola , nei locali espositivi del Palazzo delle Scuderie del Quirinale - in cui lavora sempre con la Aulenti, e, infine, tra tantissime cose che non cito per motivi di spazio, la sistemazione illuminotecnica della nuova Pinacoteca Agnelli, a Torino.
Di seguito:
Musee D'Orsay, Parigi; Auditorium, BPL di Lodi;
Pinacoteca Agnelli, Torino;
Stazione Termini, ed Ala Mazzoniana.. a Roma;

Carrellata di alcuni dei progetti di design di luce piu noti, tra cui Parola (1980) con Gae Aulenti (in produzione da quasi 30 anni), i sistemi Edy (1982) e Scintilla (1983), tutti per Fontana Arte. Il sistema Cestello poi (e molti altri apparecchi d'innovazione per la iGuzzini) impronta tutto un settore, quello degli anonimi proiettori (anche) per lo spettacolo, con una sensibilità, la sua, tutta qualità ed hi-tech insieme.

Disordinatamente qualche altra realizzazione dell'epoca:
Minibox, Econolume, Parodia, Edi, Diastema (fine anni '80) tutti per Fontana Arte..




..e ancora tra gli anni '80 e i '90, Diamante, Acutino, Sillaba, Bugia, Circo, Medusa.. tutti per Fontana Arte, e Radius, iGuzzini..




In dettaglio la sua produzione.., nel suo sito (e in foto, è il 'vecchietto', da sinistra):
http://www.pierocastiglioni.com/light_d ... design.htm




Piero (n.1944) è il figlio di Livio, fratello degli arcinoti Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Architetto, vive e lavora tutt'oggi a Milano; si dedica subito all'illuminotecnica, non tanto per il progetto di apparecchi come i suoi zii, ma per occuparsi dello 'sporco' lavoro della realizzazione di sistemi di illuminazione per spazi museali ed allestimenti pubblici e privati. Inizia con l'importante partecipazione al MoMA di New York alla mostra che lanciò nel mondo il made in Italy in pieno boom: The new domestic landscape (1972), mentre sino agli anni '80 segue le orme del padre, Livio, al quale deve la sua formazione.
Dal 1989 è co-fondatore/direttore di "Flare" una delle rare riviste dedicate alla luce. Diviene poi sopratutto assieme a Gae Aulenti, progettista per Fontana Arte, iGuzzini, Osram, Stilnovo, Venini, e consulente di teatri per problemi di elettroacustica e illuminazione; è autore di impianti luminosi per il Centre Pompidou (1985) di Piano a Parigi (col quale si occupa pure del Porto di Genova), Palazzo Grassi a Venezia (per la cui illuminazione inventa il notissimo Cestello, per iGuzzini, sotto, 1985) e, appunto con la Aulenti lavora alla Gare d'Orsay a Parigi (1986) e per il Museo d'Arte Moderna di Rio de Janeiro. Cura poi la realizzazione della parte illuminotecnica di una serie di eventi di spicco: Padiglione Italiano dell'Expo di Siviglia (1992), sempre in collaborazione con la Aulenti, l'Expo di Lisbona (1998). A Milano si occupa di illuminare alcune zone cruciali del centro storico, come la Galleria Vittorio Emanuele, Corso Vittorio Emanuele, Galleria del Corso, Piazza Cadorna.
A Roma 'sistema' la luce oltre che nel Quirinale anche nella ristrutturata Stazione Termini (particolarmente bella l'ala Mazzoniana, tra luci colorate, mosaici e vetrate); e poi, recentemente scòrti sempre a Roma Cestello e le appliques Parola , nei locali espositivi del Palazzo delle Scuderie del Quirinale - in cui lavora sempre con la Aulenti, e, infine, tra tantissime cose che non cito per motivi di spazio, la sistemazione illuminotecnica della nuova Pinacoteca Agnelli, a Torino.
Di seguito:
Musee D'Orsay, Parigi; Auditorium, BPL di Lodi;
Pinacoteca Agnelli, Torino;
Stazione Termini, ed Ala Mazzoniana.. a Roma;








Minibox, Econolume, Parodia, Edi, Diastema (fine anni '80) tutti per Fontana Arte..














http://www.pierocastiglioni.com/light_d ... design.htm
