bhe............oddio............a Roma Corbu non ha fatto nulla (magari avesse fatto qualcosa...) e se ti riferisci alle palazzine delle periferie romane che solo lontanamente ne richiamano qualche vago stilema architettonico, va detto che non sono
colpa degli architetti - di Le Corbusier in particolare - ma sono il frutto della speculazione edilizia e di tanti costruttorelli e costruttoroni italiani che hanno sempre e solo prima pensato ai soldi e
alla panza e poi, forse, se rimaneva il tempo e qualche spicciolo, all'efficienza delle nostre città, spartendosi il bottino con politici conniventi coi ricconi e sorridenti con le folle inebetite.
Le periferie progettate da Le Corbusier & compagnia bella sono modelli di efficienza e di vivibilità, soprattutto perchè rispettano quel rapporto di superficie abitabile/verde che è indispensabile alla cultura umana, e che a Roma e in Italia è stato volutamente e deplorevolmente ignorato, primo per un problema di assenza totale di volontà politica nel fare le cose per bene, secondo per un problema di perseguimento del profitto estremo tipico del nostro regime economico.
E'emblematico che per trovare delle periferie
vivibili in cui il verde e l'edilizia hanno un loro pacifico rapporto bisogna andare nei paesi dell'est europa dove c'erano i regimi comunisti.............
smettiamola dunque di prendercela con gli architetti del passato (
soprattutto evitiamo di citarli a vanvera...

) e cominciamo a puntare il dito verso il vero problema del nostro paese: la politica passata, presente e futura, di ogni forma e colore...che solo ad una cosa pensa...
scusa la lungaggine ma non ho mai sopportato di sostenere colpe che la mia categoria non ha...anzi se c'è qualcuno che sta dalla tua parte sono proprio gli architetti contemporanei...
ciao!