Guida al certificato energetico per le case

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- 07 ottobre 2014

Certificato energetico locazione

L'utente del bene casa ha, da tempo, fatto proprio il concetto di risparmio energetico, focalizzando la ricerca degli immobili da condurre in locazione verso quelli con un'elevata efficienza energetica. Quest'esigenza è stata raccolta anche a livello normativo. Con la legge n.ro 90/2013 viene disposto l'obbligo di dotare tutti gli edifici oggetto di locazione, a qualsiasi uso siano essi destinati, di certificato energetico. L'attestazione deve essere messa a disposizione del conduttore sin dall'inizio delle trattative e, nell'ipotesi di locazione di interi edifici, va allegata al relativo contratto. Invece, se vengono affittate singole unità immobiliari, è sufficiente che nel contratto sia inserita una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver preso visione del certificato energetico, e di aver ricevuto dal locatore tutte le informazioni a esso attinenti.In tutti gli annunci commerciali di locazione immobiliare deve essere indicato il corrispondente "indice di prestazione energetica" (IPE).L'inottemperanza di tali obblighi comporta l'irrogazione di sanzioni molto elevate.

Certificato energetico locazione

Nel mercato immobiliare si registra una sempre maggiore richiesta di edifici con un'elevata classificazione energetica, a scapito, magari, di qualche metro quadro in più a disposizione. Graficamente, la classificazione energetica è rappresentata da 8 istogrammi contrassegnati con diversi colori e con le lettere che vanno dalla A alla G, alle quali è stata aggiunta anche la lettera A+.A ognuno di questi istogrammi corrisponde una diversa classe energetica: la migliore è la A+, mentre la peggiore è contrassegnata con la G. L'assegnazione di una graduatoria energetica agli immobili, dalla più virtuosa (e, quindi, economica) alla più dispendiosa, dipende dalla valutazione della loro prestazione energetica. Tale valutazione si basa sulla quantità di energia primaria che, annualmente, viene consumata per un uso normale dell'edificio, tenendo conto delle esigenze di energia legate a: illuminazione, climatizzazione estiva, ventilazione, riscaldamento invernale, preparazione dell'acqua calda, funzionamento di ascensori e di impianti anti-intrusione. A seguito di tali controlli, viene rilasciato l'APE (Attestato di Prestazione Energetica), noto anche come certificato energetico.

Costo certificato energetico

Come abbiamo visto, il certificato energetico è una sorta di pagella nella quale viene attribuita una votazione agli edifici sulla base della loro efficienza energetica. Viene redatto da esperti qualificati e abilitati (come disposto dal D.P.R. 75/2013), che attribuiscono, sotto la propria responsabilità, una classificazione energetica all'immobile, indicando alcuni consigli e suggerimenti per migliorarne l'efficienza, anche con opportuni interventi.A tal fine, tali tecnici utilizzano degli indicatori specifici, identificati dalla normativa in materia.Tali certificati posso anche essere predisposti dalle ESCO ("società specializzate nei servizi per il risparmio energetico"), dalle società di ingegneria e dagli enti pubblici.Alcuni comuni italiani hanno aderito a un patto tra sindaci denominato PAES ("Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile"), a seguito del quale hanno preso accordi, con dei tecnici abilitati, per il rilascio del certificato energetico a costi contenuti. Generalmente, comunque, il costo medio di un'attestazione energetica è di circa 200 €. Tenete presente, però, che tale costo varia anche a seconda della metratura dell'immobile da valutare.

Certificato energetico compravendita

Gli stessi obblighi di certificazione energetica previsti per la locazione degli immobili, ed enunciati nel precedente paragrafo 1, si applicano anche nel caso della compravendita. In tale ipotesi, però, è necessario allegare il certificato energetico all'atto di vendita.Tale certificato deve comunque essere messo a disposizione dell'acquirente all'inizio delle trattative, e gli annunci di vendita devono contenere l'indice IPE.Con nota interpretativa del Notariato, è stato chiarito che l'obbligo suddetto non ricade sui libretti di impianto; questi, possono essere consegnati all'acquirente anche in un momento successivo.Nel caso in cui la compravendita abbia per oggetto un immobile non ancora ultimato, è fatto obbligo al venditore di fornire le informazioni circa l'efficienza energetica dell'edificio in costruzione, e di produrre il certificato energetico nei 15 giorni successivi a quello del rilascio dell'agibilità. Come per l'affitto, anche nel caso della compravendita la mancata osservanza degli obblighi di certificazione, imposti dalla legge, comporta l'addebito di sanzioni pecuniarie, che vanno da 3.000 a 18.000 euro.

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