- 07 gennaio 2015

Schemi impianti elettrici civili

Gli schemi per impianti elettrici civili sono utilizzati per la realizzazione di impianti base, tipici delle abitazioni, che permettono l'accensione e lo spegnimento di lampade e la distribuzione dell'energia elettrica tramite prese. Normalmente l'impianto elettrico di una abitazione comprende un quadro generale, una serie di cavi elettrici, degli interruttori magnetotermici, un interruttore salvavita, delle prese per i vari elettrodomestici, degli interruttori ed una messa a terra. L'impianto comprende quindi due circuiti, uno a 16 Ampere per le prese e l'altro a 10 Ampere per gli interruttori delle luci e può essere interno, se costruito all'interno dei muri oppure esterno se i cavi vengono fatti scorrere in apposite canalette rettangolari oppure cilindriche. Quest'ultima soluzione è in genere utilizzata per locali caldaie, su muri esterni oppure per raggiungere zone difficilmente accessibili in altro modo.

Normativa impianti elettrici civili

La normativa impianti elettrici civili risale al 1990 ed è stata successivamente ampliata e rivista ed ha lo scopo di definire i requisiti degli impianti civili e le modalità con cui devono essere progettati e realizzati. Un ruolo importante in questo senso è svolto in Italia dal CEI - Comitato elettrotecnico italiano, una associazione riconosciuta a livello europeo che si occupa di elaborare normative europee e diffondere la cultura della standardizzazione a livello internazionale. Il CEI si occupa anche di elaborare la simbologia e la nomenclatura in ambito elettrotecnico, stabilire le metodologie per il raggiungimento dei livelli di sicurezza minimi, promuovere le attività connesse alla certificazione il tutto uniformato agli standard internazionali. I documenti elaborati dal CEI sono universalmente riconosciuti con la dicitura "norme CEI" e svolgono un ruolo bene definito nell'adempimento degli obblighi di legge.

Norme impianti elettrici civili

Le prime norme per impianti elettrici civili risalgono al 1968, quando è stata emanata la legge 1° marzo 1968 n. 186 relativa alla realizzazione di impianti "a regola d'arte" intendendo in tal senso gli impianti che aderivano alla regolamentazione CEI. Successivamente nel 1977 la legge 18 ottobre 1977 n.791 precisava l'obbligo della vendita di materiale elettrico costruito a regola d'arte e l'anno successivo il Decreto Ministeriale 15/12/1978 precisava che il CEI era incaricato di elaborare la normativa inerente gli impianti e le apparecchiature elettriche. Segue poi la legge 5 marzo 1990 n. 146 sempre sulla costruzione a regola d'arte ritenendo idonei i materiali ed i componenti certificati UNI e CEI. L'ultima regolamentazione del settore risale al 2008, con il Decreto Ministeriale 22/01/2008 che introduce la conformità degli impianti se realizzati secondo norme UNI, CEI o di altri Enti appartenenti agli Stati dell'Unione Europea.

Progettazione impianti elettrici civili

Sebbene non sia impossibile orientarsi al fai-da-te per la progettazione di impianti elettrici civili a meno che non si sia degli esperti e si abbiano adeguate conoscenze in merito è sempre opportuno rivolgersi ad una azienda o ad un professionista del settore. In questo caso il progetto deve sempre essere realizzato in base alle necessità individuali e con una attenta analisi dei costi e dei benefici in base non solo alle sigenze attuali ma anche a quelle future. L'obbligatorietà di legge del progetto vi è solo in alcuni casi, vediamoli: utenze condominiali con potenza superiore a 6 kw, utenze domestiche se la superficie dell'abitazione è superiore a 400 mq, utenze commerciali con superficie superiore a 200 mq, locali con elevato rischio incendio o esplosione, utilizzo di particolari lampade fluorescenti (neon).

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