- 03 febbraio 2016

Detrazione fiscale ristrutturazione

Anche per il 2016 è stata estesa la Manovra per le detrazioni fiscali ristrutturazioni casa e bonus mobili; vediamo che cosa è rimasto invariato e come fare per godere dello sgravio IRPEF. Gli interventi per migliorare l'efficienza energetica e l'adeguamento antisismico sono quelli che permettono una detrazione maggiore, ovvero fino al 65%. Gli interventi dunque comprendono la sostituzione di porte e finestre, l'installazione di pannelli solari, sistemi di climatizzazione e caldaie che permettano un risparmio energetico, interventi sull'involucro dell'edificio per ottimizzare l'energia. Questo tipo di detrazione, con la percentuale maggiore, comprende anche l'installazione di impianti termovalorizzatori per regolare la temperatura ottimale della casa. L'entità del credito di imposta passa da 5.000 a 10.000 euro e viene spalmato su dieci anni. Come vedremo nel paragrafo successivo, saranno soprattutto le giovani coppie (anche di fatto) ad usufruire di più vantaggi ed eccezioni, mentre per gli altri cittadini le modifiche sono minime. Anche per quest'anno, infatti, la spesa massima da effettuare per la ristrutturazione dell'abitazione è fissata a 96.000 euro, così come la possibilità di usufruire del bonus mobili per chi ristruttura una stanza.

Detrazioni fiscali ristrutturazioni edilizie

All'interno della nuova Manovra 2016 sono state confermate le detrazioni fiscali per ristrutturazioni già in atto nell'anno precedente: andiamo a vedere i dettagli. Lo sgravio IRPEF del 50% prevede una spesa massima di 10.000 euro per mobili acquistati per una casa in ristrutturazione. Quali sono i mobili compresi nel bonus? Letti, armadi, librerie, scrivanie, tavoli e sedie, ovvero tutto ciò che può essere spostato: non valgono pavimentazioni, porte o finestre. Qualche novità rispetto agli anni passati: le coppie sotto i 35 anni di età potranno usufruire della detrazione anche se vivono in affitto e anche senza essere sposate. Se desiderano acquistare la prima casa potranno ugualmente beneficiare della manovra, pur non trattandosi di una ristrutturazione: il bonus mobili si applica su una spesa tra i 10.000 e i 20.000 euro. Anche gli elettrodomestici rientrano nella norma, ma solo se sono di classe A+ o superiore, dunque stufe elettriche, lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, lavastoviglie, piani di cottura, piastre e forni, radiatori elettrici e apparecchi per il condizionamento.

Detrazione fiscale 50 ristrutturazione

Se la Manovra permette di detrarre il 65% nel caso di modifiche volte al miglioramento delle prestazioni energetiche, è altresì vero che viene mantenuto il 50 % nei casi di detrazioni fiscali per ristrutturazioni riguardanti l'edilizia e l'acquisto dei mobili. È importante specificare che l'acquisto di mobili ed elettrodomestici deve essere destinato all'immobile in ristrutturazione, altrimenti si perde la possibilità di rientrare nelle regole applicative. Per poter usufruire di questa detrazione è necessario effettuare i pagamenti delle ristrutturazioni tramite bonifico parlante, ovvero un bonifico bancario o postale in cui siano citati la causale del versamento con gli estremi della fattura, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di Partita IVA dell'impresa che realizza i lavori. Per i mobili il discorso è a parte: si può pagare tranquillamente con bancomat o carta di credito ma va presentata anche la documentazione di addebito sul conto corrente. Ancora qualche dettaglio: ricordiamo che le banche e le Poste Italiane operano una ritenuta d'acconto pari al 8% a causa della Legge di Stabilità, inoltre vanno conservate le ricevute dei lavori effettuati nel caso di un controllo da parte del Fisco.

Detrazione fiscale ristrutturazione bagno

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali ristrutturazioni in casa, occorre sapere che non tutti gli interventi sono interessati dalla Manovra, la ristrutturazione del bagno per esempio deve essere completa. I lavori considerabili come manutenzione ordinaria non rientrano nell'agevolazione, quindi non valgono sostituzioni delle rubinetterie o delle sole piastrelle e neanche la ritinteggiatura delle pareti. Solo quei lavori che rientrano nella categoria di manutenzione straordinaria possono beneficiare della detrazione, dunque deve esserci, insieme alla sostituzione di sanitari e rubinetti, anche il rifacimento dell'impianto idraulico o elettrico e lo spostamento di tramezze nell'ambiente interessato. Per fare un esempio pratico, dal momento che il rifacimento dell'impianto idrosanitario comporta anche la sostituzione della pavimentazione, delle piastrelle e dei sanitari, tutti questi lavori citati possono rientrare nei lavori di manutenzione straordinaria e quindi sono meritevoli di detrazione. Per quanto riguarda l'acquisto di mobili per il bagno, questo godrà del bonus indipendentemente dal fatto che l'intervento di ristrutturazione riguardi il bagno stesso o un'altra stanza della stessa casa, con il solito tetto di 10.000 euro. Anche chi fa interventi per abbattere le barriere architettoniche, come installare dei nuovi sanitari accessibili ai disabili, può beneficiare della detrazione.

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