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Le caratteristiche delle porte in laminato

Per mettere a fuoco le peculiarità delle porte in laminato bisogna partire dal materiale in questione. Si tratta di pannelli lignei pressati fra loro e impregnati di resine termoindurenti, su cui si applicano poi un rivestimento protettivo e un film decorativo. Quest’ultimo può essere caratterizzato dalle stampe più diverse, parecchio diffuse e richieste sono quelle effetto legno; in molti altri casi viene trattato con vernici ad hoc e davvero non ci sono limiti di sorta, il che significa che le porte in laminato sono disponibili in un’infinità di colorazioni e finiture esterne. Per quanto concerne il sistema di apertura, l’offerta in commercio prevede tutte le opzioni possibili: porte a battente, scorrevoli esterno muro o a scomparsa, pieghevoli a libro, filomuro. Anche dal punto di vista stilistico, la versatilità è massima. Ci sono però ancora dei pregiudizi circa le porte di questo tipo che dovrebbero essere abbattuti una volta per tutti; in tanti, cioè, ritengono siano piuttosto scadenti. Non è vero, o meglio: dipende dai produttori. I migliori utilizzano soltanto pannelli di qualità, per esempio in HDF (High Density Fiber Board), e resine atossiche al 100 per cento, sicure anche per i bambini. Parecchio conta inoltre la pressatura: se effettuata a temperature elevate, un’elevata resistenza è garantita. Chi punta su marchi affidabili e consolidati, in altre parole, non potrà che essere soddisfatto.

10 buoni motivi per sceglierle

La richiesta di porte in laminato cresce costantemente e ciò avviene grazie ai vantaggi che offrono:

  • Hanno prezzi molto accessibili
  • Sono solide e al contempo leggere
  • Non si deteriorano né si scoloriscono col tempo e con l’usura
  • Resistono a urti, graffi, abrasioni
  • Si macchiano molto difficilmente
  • Sono impermeabili, quindi non c’è il rischio che si deformino neanche negli ambienti più umidi (pensiamo al bagno, per esempio)
  • Sono ecosostenibili
  • Non necessitano di manutenzione né di cure particolari
  • Si puliscono con estrema facilità.
Ultima ma non ultima, la questione estetica. Sono porte dal grande impatto visivo: in stile moderno o classico, appaiono comunque raffinate ed eleganti, valorizzano l’ambiente. Quelle effetto legno hanno grande successo per la loro verosimiglianza; distinguerle dalle porte in legno è tutt’altro che semplice, occorre osservare con attenzione e anche avere un occhio esperto.

Legno o laminato? Due tipologie a confronto

Anche se si possiedono le necessarie informazioni sulle porte in laminato e i loro pregi, quando si avvicina il momento dell’acquisto è naturale chiedersi se sia invece meglio acquistare modelli in legno. Non ci possono essere risposte secche e decise, tutto dipende dalle esigenze e preferenze individuali. Le porte in legno sono intramontabili, sempre dotate di grande fascino, dalla qualità indiscussa. Nella maggior parte dei casi, inoltre, vengono realizzate tramite processi artigianali (cosa che non avviene mai per quelle in laminato). E ancora, grazie alla sua flessibilità il legno si presta alle più svariate decorazioni: pensiamo ad esempio ai pannelli bugnati, pantografati, intagliati. C’è però da far presente, d’altra parte, che le porte in legno sono piuttosto pesanti, tendono a scolorirsi col tempo a causa dell’esposizione alla luce solare – anche quella che entra dalle finestre e dalle portefinestre – e richiedono una manutenzione corretta, basata in primis su regolari trattamenti con prodotti specifici. Questi limiti, se tali si possono definire, non sussistono nel caso delle porte laminate. Che tra l’altro, questione tutt’altro che secondaria, hanno un prezzo nettamente inferiore. Aggiungiamo che anche le porte in laminato possono essere decorate in diversi modi, ma generalmente la richiesta coincide coi pannelli lisci. Sono meno robuste di quelle in legno? Sì, ma comunque performanti anche sotto questo punto di vista.

Come pulire il pannello di una porta in laminato

Fra i vantaggi derivanti dall’installazione di porte in laminato c’è la facilità di pulizia. Andiamo più nel dettaglio, spiegando come procedere. Per ottenere risultati ottimali consigliamo di utilizzare un panno: in cotone va bene, ma in microfibra è meglio (no alle spugne abrasive). Bisogna semplicemente immergerlo in una bacinella contenente acqua fredda e sapone liquido neutro, strizzarlo con energia e passarlo su tutta la superficie del pannello. È possibile anche usare del comune detersivo per i piatti o, se la porta è lucida, un detergente per i vetri. L’importante è non applicare il prodotto direttamente sulla porta. Una volta rimosso lo sporco, si svuota la bacinella per poi riempirla nuovamente soltanto con acqua fredda. Si sciacqua con cura il panno, lo si immerge, si strizza e si passa un’ultima volta sul pannello, in modo da eliminare i residui di detergente. Non occorre asciugare, sarà l’aria a farlo.