- 02 luglio 2018

Come capire se sostituire le finestre

Quando diventa necessario sostituire le finestre? Quali sono le variabili da tenere sotto controllo durante l’operazione? È possibile godere di detrazioni fiscali? Ecco le risposte a tutte le domande.

- 02 luglio 2018

4 segnali per capire che è ora di cambiare le finestre

Le finestre delle nostre case hanno una doppia funzione: da un lato si aprono sul mondo esterno, ci permettono di godere del panorama (quando c’è) e lasciano che la luce naturale illumini i nostri ambienti; dall’altro ci proteggono dal freddo pungente o dal caldo afoso quando le temperature diventano troppo rigide o troppo soffocanti. Per fare ciò devono però rispettare gli standard di efficienza energetica, devono essere isolanti e – nel caso di serramenti in là con gli anni – vanno tenute costantemente d’occhio per capire se la loro funzionalità (anche per quanto riguarda i semplici meccanismi di apertura e chiusura manuale) non sia stata compromessa.

Una finestra che non svolge appieno le proprie funzioni va cambiata. Ma com’è possibile capire quando arriva il momento della sostituzione? Ci sono 4 segnali da tenere sotto osservazione per capire se è urgente rinnovare queste importantissime strutture. Il primo, è il cosiddetto test della condensa: se sui vetri delle nostre finestre vediamo formarsi gocce di condensa, ciò significa che questi vanno cambianti, perché hanno perso la loro funzione isolante. Il secondo e il terzo segnale riguardano la struttura del telaio, l’eventuale deterioramento dei suoi materiali e la tenuta delle guarnizioni. In primo luogo, va monitorato il suo stato e la sua tenuta ermetica: se non è in ottime condizioni può diventare fonte di dispersione energetica andando ad incidere su costi economici e ambientali. In secondo luogo, è bene controllare che il meccanismo di apertura e chiusura funzioni a dovere e che serri in maniera ottimale la finestra, onde evitare dispersioni di calore o infiltrazioni dall’esterno. Infine, quarto e ultimo punto, il test degli spifferi: sembra banale, ma se vi trovate in prossimità della finestra e sentite correnti d’aria filtrare dall’esterno significa certamente che essa ha perso le proprie proprietà isolanti e che il conto sulla vostra bolletta energetica sarà molto più alto di quanto non dovrebbe essere.

Per fortuna negli anni le nuove tecnologie hanno fatto sì che le finestre abbiano perso tutte le proprietà negative in fatto di dispersione del calore e anzi ne abbiamo aggiunte altre che permettono di guadagnare energia. In foto la finestra a bilico per tetti di Velux, che controlla al meglio la ventilazione della casa e che si apre facilmente con un solo gesto. L’innovativa barra di manovra, posta sul lato superiore del battente, consente di installare la finestra più in basso rispetto a un serramento con maniglia, garantendo così una visuale verso l’esterno davvero ottimale, sia stando in piedi che seduti.

Tutto quello che serve sapere prima di iniziare i lavori

Ti sei reso conto che le tue finestre hanno perso col tempo le loro caratteristiche di isolamento termico e sei quindi giunto alla conclusione di sostituirle con dei nuovi modelli? È indubbio che, di fronte a una simile operazione, ciascuno voglia ottenere i risultati migliori in fatto di isolamento sia termico che acustico. Questo significa anche andare incontro a spese a volte molto consistenti: non fatevi scoraggiare dalla cifra che troverete sul preventivo (che va sempre visionato con attenzione e richiesto in modo che sia compilato nella maniera più esaustiva e dettagliata possibile), e pensate che state operando un investimento che andrete ad ammortizzare nel corso degli anni potendo contare su un prodotto longevo e di qualità, che durerà decenni e abbatterà i costi delle vostre bollette.

Un altro elemento fondamentale nell’iter di installazione - spesso colpevolmente sottovalutato - è quello della posa in opera: è inutile spendere per serramenti spettacolari, belli da vedere e dotati di performance di altissimo livello, se poi chi esegue il montaggio non dovesse operare in maniera tecnicamente corretta e in conformità con le normative. Il rischio? Spifferi, infiltrazioni, condensa… Insomma, tutto ciò che non vorreste mai collegare a una finestra nuova appena installata e per la quale avete magari anche sborsato una cifra considerevole. Idem dicasi per le rifiniture. Insomma, è sempre meglio rivolgersi ad imprese e rivenditori che valutino da subito ogni eventuale lavoro e che sappiano proporvi un preventivo completo e comprensivo di ogni voce, piuttosto che giocare al ribasso e ritrovarsi a fare i conti con un lavoro non soddisfacente che vi costerebbe una seconda tranche di lavori.

Il consiglio generale è quello di farsi fare più preventivi e confrontarli fra loro, mettendo l’accento non tanto sul prezzo quando sulle caratteristiche e sulle qualità di infissi e prodotti e sui loro parametri di isolamento termico e acustico.

Un ultimo punto, apparentemente scontato: verificate le certificazioni di qualità del prodotto per assicurarvi di stare acquistando merce di qualità e non di basso livello. In foto, un esempio di serramento Finstral della gamma di finestre e porte finestre FIN-Project in alluminio. Il corpo centrale del serramento è costituito da un nucleo in PVC, che con le sue straordinarie caratteristiche isolanti impedisce la formazione di ponti termici. I profili in PVC sono poi ricoperti su entrambi i lati da un robusto guscio in alluminio. Una simile struttura permette di realizzare finestre dagli ingombri molto contenuti, con un design pulito ed essenziale e valori di isolamento termico di eccellenza.

Sostituzione finestre e Bonus Ristrutturazione 2018: in quali casi spetta la detrazione

La sostituzione degli infissi si abbina al Bonus Ristrutturazione 2018. Non solo, essa può essere anche agevolata con con l’Ecobonus, nel caso contribuisca a migliorare le prestazioni termica dell’edificio. In entrambi i casi la detrazione fiscale sulle spese è del 50%. La sostituzione di infissi esterni e serramenti con modifica di materiale o tipologia rientra dunque nella serie di interventi premiati dal bonus ristrutturazioni, a cui si può di conseguenza legare il bonus mobili per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), destinati ad arredare un mobile oggetto di ristrutturazione. L’Agenzia delle Entrate precisa che, a prescindere dall’importo delle spese di ristrutturazione, il bonus mobili deve essere calcolato su un importo massimo di 10.000 euro.

In foto il serramento Eternity Top (Sistema Zero) di Alpilegno, che con un grande minimalismo estetico consente elevatissime prestazioni e un conseguente risparmio energetico. Il telaio scompare nella battuta del muro e consente di dare la massima luminosità all’interno dell’ambiente. Le quattro guarnizioni sono realizzate con durezze differenti per una tenuta termica e un’acustica ottimali.

Quali materiali scegliere per le nuove finestre

A fianco delle esigenze funzionali di isolamento termico e acustico, la scelta di una nuova finestra ci pone davanti a una serie di questioni per le quali entrano in campo gusti soggettivi, come la scelta dei materiali. la scelta è tra 3: pvc, legno e metallo. Nel corso degli ultimi anni il pvc si è affermato nella produzione dei serramenti, facendo grandi passi avanti dal punto di vista delle proprietà isolanti sia termiche che acustiche e mantenendo un buon rapporto qualità/prezzo. Resistente alle intemperie, agli urti e alla corrosione, garantisce una buona longevità e assicura un’estrema varietà di scelte cromatiche, che possono spaziare fra bianco, colorato ed effetto legno, così da essere sempre adeguato alla tonalità imposta dal regolamento condominiale (ove presente).

Il legno è un materiale classico e dall’estetica ineguagliabile per quel che riguarda i serramenti, oltre a garantire prestazioni di isolamento termico eccellenti, superiori all’alluminio e molto simili al pvc. Inoltre, se lavorato evitando colle e vernici a base di solventi, garantisce una maggior salubrità degli ambienti interni e assorbe umidità nelle stagioni più fredde (senza che la sua integrità ne sia intaccata) tornando alla condizione iniziale col ritorno del secco. Rispetto a pvc e metalli richiede però una maggiore manutenzione: è consigliabile infatti fare un controllo sul suo stato un paio di volte l’anno (prima dell’estate e prima dell’inverno).

Per quanto riguarda le finestre in metallo, sono alluminio, acciaio e ferro i materiali più utilizzati. Un buon serramento metallico non teme il confronto per prestazioni con un omologo in legno o pvc, garantendo un isolamento termico e acustico assolutamente soddisfacenti. Rispetto a un elemento naturale come il legno però, l’appeal estetico è sicuramente minore, o perlomeno corre su binari diversi.

In realtà, oggi sono presenti sul mercato una serie di soluzioni miste che abbinando legno ad alluminio o pvc permettono di abbattere i costi mantenendo intatto il fascino del serramento. Una scelta diversa può anche essere quella di mantenere il legno all’interno, scegliendo per l’esterno il materiale più adatto alla zona geografica, alle esigenze di costruzione o a quelle di ristrutturazione. In foto, Prolux Evolution di Oknoplast, finestra in pvc che grazie a una vetratura più ampia garantisce il passaggio del 22% in più di luce naturale con prestazioni di isolamento sempre al top. L’estetica della finestra è pulita, essenziale e sobria. La maniglia squadrata collocata in posizione centrale anziché decentrata valorizza la rigorosa geometria della struttura, trasformando la finestra in un vero e proprio oggetto di design.

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