In commercio ci sono di molti tipi di camini, che si distinguono per i materiali di cui sono costituti, per il combustibile e nelle caratteristiche tecniche che lo contraddistinguono.
I principali tipi in cui è possibile classificarli sono:
Il camino aperto è il modello più classico ;per quanto armonioso e bello la sua resa è davvero bassissima, si aggira intorno al 20% delle calorie bruciate ed è quindi davvero poco funzionale.
Il camino aperto ventilato, a differenza di quello semplicemente aperto, ha una resa migliore grazie a delle modifiche struttura. In particolaresono presenti delle intercapedini sulla parte superiore; in questo modo l'aria calda proveniente dalla combustione viene diffusa nella stanza aumentando la resa. Essa si aggira intorno al 35-40%, ancora molto lontana rispetto ai caminetti chiusi ma comunque superiore del classico aperto.
La caratteristica dei camini chiusi è il fatto che si presentino senza nessun apertura; la combustione avviene infatti all'interno dello stesso ma, con la funzione di riparo e massimizzazione delle calorie, è presente un vetro ceramico (in grado cioè di resistere ad elevate temperature, circa 800 gradi). Questa classe di focolari possono essere anche dotati di doppia combustione ovvero riescono a sfruttare i fiumi residui della combustione normale bruciandoli in un secondo ciclo; la loro autonomia è di circa dieci ore con il massimo di combustibile e grazie al vetro non ci sono problemi relativi a scintille (che nel caso del camino aperto potrebbero invadere la casa). Negli ultimi anni sono stati messi a punto camere di combustione monoblocco in grado di aumentare sia la resa, sia l'autonomia portando tali parametri molto vicino a quelli delle classiche stufe. I materiali di cui sono composti i camini chiusi sono ghisa, acciaio (in alcuni casi entrambi) o anche il mattone refrattario; sono sempre dotati di canalizzatori d'aria in grado di indirizzare l'aria in altri locali della casa (ovviamente con un sistema di tubazioni).
La soluzione del caminetto chiuso e ventilato si caratterizza per una resa pari all'ottanta per cento e dunque un risparmio considerevole sia nella quantità di combustibile necessario, sia nella durata della combustione. L'elemento a favore del caminetto chiuso ventilato è certamente lo sgravio fiscale offerto dallo stato che viene concesso a tutti i dispositivi del settore con una resa superiore al 70%, un motivo in più per acquistarlo. Il materiale che maggiormente lo contraddistingue è la ghisa, tutti presentano un complesso sistema di ventilazione forzata associati a raccordi che permettono il riscaldamento di più locali; alcune case costruttrici progettano i loro dispositivi in modo da massimizzare e sfruttare il normale percorso seguito dall'aria calda, semplificando in questo modo le componenti del camino.