- 24 gennaio 2016

Le scelte di acquisto

Gli italiani e l’arredamento della casa: un binomio fatto di scelte che spesso assecondano i gusti e le mode del momento forse perché non sono sempre guidate e consapevoli.    Rubinetti obsoleti, mobili realizzati con materiali poco durevoli e quindi soggetti a un’usura maggiore, o lampade di vecchia generazione significano maggiori spese, mentre una scelta accorta di progettazione domestica evita costi eccessivi, mantenendo allo stesso tempo quel piacere visivo che solo il design all’avanguardia sa offrire. Di fronte alla mancata attenzione verso i consumi, l’ambiente e il risparmio, Roberto Paoli, designer Director di Tucano, e noto per i progetti firmati per alcune aziende dell’arredo quali Nemo-Cassina, Serralunga, Liv’it o Fiamitalia, lancia una provocazione, invitandoci a riscoprire il valore dell’eco design.

Design Spending Review

“Il mondo del design può dare una grossa mano contro gli sprechi, sia attraverso lo studio dei materiali che con idee innovative. Elaborando dati recenti in nostro possesso, abbiamo calcolato che l’impatto di una progettazione domestica innovativa ed ecosostenibile può incidere positivamente sulla spesa annuale di gestione domestica di una famiglia media di 4 persone, con una riduzione dei costi che può arrivare fino al 20 per cento”, ci spiega Roberto Paoli, che offre una serie di suggerimenti utili a guidare i consumatori nelle scelte d’acquisto, in modo da realizzare la sempre sperata e poche volte ottenuta unione di utile e dilettevole.  

Risparmio, qualità ed ecocompatibilità

- Acquistare mobili multifunzione è il primo passo per ottimizzare lo spazio domestico a disposizione e per risparmiare sull’acquisto dei prodotti sfruttando le mille possibilità che il design moderno offre.    - Scegliere prodotti “a lunga durata”, sia per la qualità di materiali e lavorazioni, garantita dai produttori, sia in termini estetici. I prodotti più eccentrici e singolari, magari rispondenti alle tendenze passeggere, sicuramente stancheranno prima.    “Prodotti troppo colorati e stravaganti –argomenta Roberto Paoli- tra qualche anno sarebbero eccessivamente invadenti nelle nostre case e quindi ci vedremmo costretti a liberarcene affrontando il problema del loro smaltimento nell’ambiente, nonché della loro sostituzione con altro”. Ci sono invece alcuni classici del design che continueranno a piacere mantenendo il loro valore nel tempo, oppure oggetti sobri, puliti, lontani da scelte estetiche estreme o impulsive.    - Un’altra scelta possibile può essere quella di acquistare prodotti realizzati con materiali riciclati, in linea con l’eco design e il rispetto ambientale. Nel campo illuminotecnico vi sono in commercio lampadine a basso consumo, confezionate proprio a partire da materiali riciclati. Esse riutilizzano il mercurio, appositamente rigenerato, delle vecchie lampadine, e offrono una durata sette volte maggiore rispetto a quelle tradizionali.    

Risparmio energetico

Un atteggiamento consapevole non si declina però solo nella capacità di contenere le spese al momento dell’acquisto dei pezzi di arredo, ma riguarda anche la gestione quotidiana di attività e oggetti domestici. Una scelta orientata al risparmio energetico riguarda gli infissi: le finestre a isolamento termico sono particolarmente indicate a tale scopo, permettendo di mantenere invariata la temperatura interna della casa e di abbassare così i costi di termoregolazione. Basti pensare che, nell’economia domestica, un solo grado di differenza nella temperatura, in più o in meno, influenza fino al 5% i consumi totali, in percentuale variabile. L’eco design di ultima generazione, poi, viene in aiuto anche quando si parla di riduzione degli sprechi. Troppe volte le bollette di gas e corrente elettrica si fanno salate per colpa di banali errori come rubinetti dimenticati aperti o luci lasciate accese. “Per ovviare a questo inconveniente –suggerisce Roberto Paoli- consiglio l’adozione di interruttori intelligenti e riduttori del flusso d’acqua, nati dalla commistione di creatività e tecnologia per ovviare alle nostre costose dimenticanze. Alcune delle creazioni più riuscite in tal senso, ad esempio, sono state applicate alle docce, realizzate in modo tale da poter utilizzare un solo litro d’acqua al minuto, alternandone il getto ad una sua nebulizzazione, così da ridurre i consumi del 56%”.

Bioedilizia

La bioedilizia costituisce un tassello di grande rilevanza all’interno di quella che Roberto Paoli chiama Design Spending Review. La bioedilizia vuole garantire il benessere e la qualità della vita attraverso particolari accorgimenti che riducono l’inquinamento e i consumi, preservando però le comodità del vivere moderno.   Esempio principe è lo sfruttamento dell’illuminazione naturale in luogo di quella artificiale o l’installazione di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia. Tra i tentativi e gli approcci più arditi, invece, figura quello che è stato definito il “tetto verde”: la creazione di un vero e proprio orto/giardino sopra i tetti dei palazzi.Moda in voga soprattutto in territorio statunitense, ma in rapida espansione in tutto il mondo, questo escamotage, oltre ad essere piacevole alla vista, assicura vantaggi concreti: la riduzione delle infiltrazioni di acqua e un ottimo risparmio energetico annuale.

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