


LA SPOSA
In Italia, è da poco che c'è la superstizione che la sposa debba portare "qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio" ("Something old, something new, something borrowed, something blue" viene dall'Inghilterra).
L'oggetto nuovo (ad. es. qualche capo di biancheria intima) e quello vecchio (ad. es. un bel fazzoletto ricamato) simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa. Chiedere in prestito qualcosa (un accessorio) significa far partecipare strettamente alla cerimonia una persona cara; l'oggetto blu (una giarrettiera arricchita con un fiocchettino blu) ricorda l'uso ebraico di ornare le spose con un nastro di questo colore, segno di purezza, amore e fedeltà. La moneta da sei pence dovrebbe assicurare la ricchezza: in Italia, vista la difficoltà di procurarsene una, questa voce dell'elenco è stata sostituita da "qualcosa di regalato".
Una novità è invece rappresentata dall'uso nostrano di indossare un capo di biancheria rosso sotto il bianco dell'abito: si tratta di una tradizione riportata dal Capodanno, per simboleggiare un gaio augurio di gioiosa trasgressione.
E' considerato sfortunato se la sposa stessa realizza il suo vestito; anche i sarti professionali non fanno quasi mai il loro, ed è considerato sfortunato provare il tutto (vestito, le scarpe ecc.) prima del matrimonio, o di guardarsi completamente vestita da sposa in uno specchio lungo. Volendo, la sposa potrebbe, per evitare questo, non mettere uno dei guanti o le scarpe mentre si guarda nello specchio...
Vietatissimo è vedere lo sposo dopo la mezzanotte.
Un velo vecchio è considerato più fortunato di uno nuovo; è particolarmente vero se è preso in prestito da una donna felicemente sposata. Dicono che la felicità ed/o la fertilità dell'altra donna passa insieme al velo alla nuova sposa.
La processione matrimoniale è anche molto importante. La sposa deve uscire da casa sua mettendo davanti per prima il piede destro. E' considerato fortunato se il sole splende, o se la sposa vede un arcobaleno sulla strada per il matrimonio.
"Sposa bagnata, sposa fortunata.."
LA TORTA NUZIALE
La tradizione di inviare un pezzo della torta nuziale agli invitati non presenti al matrimonio viene dalla voglia di condividere la fortuna che la torta porta. Un'altra superstizione consiglia la sposa di tenere un pezzo della torta; se lo fa, suo marito sarà sempre fedele.
GENERALE
E' un buon segno se la sposa si sveglia il mattino del matrimonio al canto degli uccelli; e anche se scopre un ragno nascosto dentro le pieghe del vestito!
Con ogni occhiata nello specchio, la sposa dovrebbe sempre aggiungere qualcos'altro a quello che ha addosso... un' altro guanto, un po' di trucco in più...
Porta sfortuna se gli sposi si vedono prima dell'entrata in chiesa/comune, ma porta fortuna se quando si vedono dentro si sorridono uno all'altra.
La sposa non dovrebbe piangere prima del matrimonio, ma può farlo quanto vuole dopo; questa prova che non sia una strega (?! vecchia superstizione), che in teoria riusciva a far uscire solo tre lacrime dall'occhio sinistro.
Sposa bagnata sposa fortunata. Certo può sembrare un modo gentile per consolare gli sposi per non aver scelto una giornata di sole, ma anche in questo caso c'è una spiegazione. La pioggia simboleggia la fortuna e l 'abbondanza che cade generosa sugli sposi.
Un'usanza popolare seguitissima è quella che vieta di mostrare l'abito da sposa al futuro marito.
Uno degli amuleti più adatti al giorno del sì è l'acquamarina che assicura fedeltà ed un felice Matrimonio.
Il diamante, se portato all'anulare o al polso sinistro, conserva l'affetto coniugale, l'importante è che sia stato un regalo.
In chiesa attenzione alle fedi!!! Non fatele cadere, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito. Peggio sarebbe smarrirle o dimenticarle, trascuratezze che indicano poca voglia di compiere il grande passo.
La maggior parte di noi pensa che l'usanza di suonare il clacson delle auto del "corteo nuziale" serva ad attrarre l'attenzione del passaggio degli sposi, ma non è cosi infatti, il suono del clacson deriva dalla convinzione che cosi facendo si mettono in fuga gli spiriti cattivi.
Il lancio del riso all'uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete e confetti.
Il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza.
Infine il classico lancio del bouquet a fine cerimonia. La sposa con le spalle rivolte verso un gruppo di amiche presenti alla cerimonia lancia il suo bouquet. Per la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta di matrimonio. Infatti in antichità i fiori usati erano fiori d'arancio che oltre a significare abbondanza, felicità e prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio.
Dall'antica Roma deriva l'usanza di prendere tra le braccia la sposa quando entra per la prima volta nella casa coniugale. Si ricorreva a questo per evitare che, nell'emozione del momento, la sposa potesse inciampare sulla soglia: un presagio infausto perché significava che le divinità della casa non la volevano accogliere.
Lo sposo che è uscito di casa per recarsi in chiesa per nessun motivo deve tornare sui propri passi: ecco perché è bene che in questi frenetici momenti sia seguito passo passo da un amico o da un testimone.
Porta sfortuna acquistare nello stesso momento l'anello di fidanzamento e le fedi nuziali. E' di cattivo augurio mettersi al dito la fede prima della celebrazione del matrimonio.
E' fondamentale scegliere bene anche il giorno della settimana in cui sposarsi:
una tradizione indica che:
il lunedì reca buona salute, dato the questo giorno è dedicato alla luna, astro e dea delle spose
il martedì porta ricchezza sicura (contraddetta dal proverbio "né di venere né di marte ci si sposa né si parte)
il mercoledì è assai propizio
il giovedì reca alla sposa dispiaceri
il venerdì, lo si dà per certo, porta disgrazia
il sabato è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi, per ovvie ragioni. La superstizione popolare lo indica invece come il giorno più sfortunato
Anche per la scelta dei mesi c'è tutta una tradizione:
gennaio è mese che porta affetto, gentilezza a fedeltà
febbraio, epoca degli amori a degli accoppiamenti è il mese migliore per prendere la fatale decisione
marzo promette sia gioia che pene
aprile invece soltanto gioia
maggio non va scelto per nessuna ragione ("la sposa maiulina nun si godi la curtina")
giugno: gli sposi avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra a per mare ed è anche il mese dedicato a Giunone la dea che protegge l’amore e le nozze
luglio annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita
agosto assicura che la vita sarà ricca di cambiamenti
settembre coprirà gli sposi di ricchezze e allegria
ottobre vuol dire molto amore, ma il denaro stenterà ad arrivare
novembre porta felicità
la neve di dicembre assicura alla coppia amore eterno.
Un gesto bene augurante è offrire alla sposa alla fine del rito, da parte dello sposo, una spiga di grano. La terra e la donna sono unite da una fortissima analogia: come la terra arata germoglia dopo aver ricevuto i chicchi di grano, così alla donna viene affidato con il matrimonio il grande compito di perpetuare la vita.
ecco... io mi sposo di giovedì

e a marzo!


