Re: Arrivederci (prima o poi)

#76
Steve1973 ha scritto:
Cla' ha scritto:Grazie anche agli autori degli ultimi post!
Purtroppo Steve per almeno un paio di anni, fino a quando resterà il rischio giuridico, saremo costretti a muoverci soltanto in auto/treno e in territorio italiano. Una sorta di nuova versione del Terzani di "Un indovino mi disse" :roll:
Però ci siamo già promessi che appena sarà possibile festeggeremo volano in Canada a vedere orsi e balene :D
beh, mettila così... avresti comunque dovuto aspettare qualche anno anche "nell'altra situazione" per motivi diversi, per cui... :wink:

Magari ci si vede per le strade del Canada nell'estate del 2013... 8) :D
Anche se mi pare tu fossi più propensa per il West, mentre io farei Quebec & Ontario
facciamo un raduno in Canada? Chi si unisce? :lol: :lol:
The sisterhood of The Calf 40

Re: Arrivederci (prima o poi)

#77
bubu ha scritto:
Cla' ha scritto:
bubu ha scritto:Perche' rischio giuridico? In cosa consiste? :roll:
Il bambino orfano esiste nei cartoni giapponesi anni Ottanta.
In Italia i bambini in adozione hanno uno o due genitori, pur pessimi che siano. Ai quali per legge è concesso il sacrosanto diritto di contestare l'adottabilità ricorrendo in appello e poi in cassazione. Fino al termine dell'iter l'adozione non è definitiva e tale iter, con i tempi della giustizia italiana, dura mediamente un paio di anni.
Questa cosa proprio non la sapevo. Il pensavo che bimbi con genitori "difficili" potessero essere dati solo in affido, ma non addirittura in adozione :roll:
lo pensavo pure io :roll:
Simona

Re: Arrivederci (prima o poi)

#78
simo19691 ha scritto:
bubu ha scritto:
Cla' ha scritto:Il bambino orfano esiste nei cartoni giapponesi anni Ottanta.
In Italia i bambini in adozione hanno uno o due genitori, pur pessimi che siano. Ai quali per legge è concesso il sacrosanto diritto di contestare l'adottabilità ricorrendo in appello e poi in cassazione. Fino al termine dell'iter l'adozione non è definitiva e tale iter, con i tempi della giustizia italiana, dura mediamente un paio di anni.

Questa cosa proprio non la sapevo. Il pensavo che bimbi con genitori "difficili" potessero essere dati solo in affido, ma non addirittura in adozione :roll:
lo pensavo pure io :roll:
Giusto per evitare equivoci:
se un genitore ha difficoltà di qualsiasi tipo non gli vengono tolti i figli in quattro e quattr'otto.
Scritto così, parlando genericamente di "genitori difficili", sembra che se due genitori si drogano o finiscono in carcere o chissà che altro vengono tolti loro i figli: no, vengono seguiti dai servizi sociali e si fa di tutto perchè i bambini restino nella loro famiglia, fossero anche parenti di decimo grado.
L'adozione arriva in casi estremi, che però purtroppo sono tanti.
Ci sono i maltrattamenti. Gli abusi. I bambini lasciati in casa soli 20 ore al giorno con un pacco di merendine e una bottiglia di coca cola perchè nessuno si cura di loro. Se i genitori non rispondono ai programmi di sostegno dei servizi sociali, non mandano a scuola i figli, non li lavano, non li nutrono, e nessun famigliare vuole prendersi carico di loro, allora interviene l'adozione.
Perchè è il bene del bambino ad essere prioritario e non quello dei genitori, biologici o adottivi che siano.
- Aspettando Godot -

Re: Arrivederci (prima o poi)

#80
Cla' ha scritto: Perchè è il bene del bambino ad essere prioritario e non quello dei genitori, biologici o adottivi che siano.
Se cio' fosse vero, i genitori biologici non avrebbero il diritto di portar via un bambino alla famiglia adottiva in cui si e' ambientato per addirittura due anni (per un bimbo piccolo, una percentuale enorme della sua vita!).
Purtroppo nel nostro ordinamento i diritti dei genitori sono prioritari.
Ma non e' questa la sede per fare polemica.
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