Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#151
Grazie @q e @nicolettaematte per aver riportato la discussione sui binari della correttezza. Grazie @giramondo75 per aver iniziato questo thread.
Non se ne può più di presuntuosi che offendono gratuitamente gli altri utenti. Il forum è un luogo di discussione e di confronto. Per essere costruttivo, il confronto necessita del contributo sia degli addetti ai lavori (produttori, rivenditori, architetti, arredatori, montatori, etc.) sia di quello dei privati, potenziali acquirenti e non. In questo periodo di crisi è più che mai necessario che gli uni capiscano (o ci provino) le esigenze degli altri e viceversa. In fondo, siamo tutti nella stessa barca...
Altrimenti, è inutile lamentarsi dei politici nostrani che buttano tutto in rissa e in Parlamento parlano, parlano, parlano e non concludono mai un BIP :wink:

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#152
Esempio emblematico di qualche giorno fa sulla totale inutilità di prezzi imposti, listini "trasparenti", listini online, configuratori e menate varie.
Mi chiedono 4 sedie del più grosso fornitore di cui parlava Q. La sedie costa di listino 134,5€. Su internet tale fornitore la vende 115€ con tanto di configuratore e listino pubblico, il prezzo proposto è abbastanza onesto, anzi direi troppo onesto se poi ti capita una consegna difficoltosa e comunque è il prezzo minimo IMPOSTO da quella azienda. Visto che il cliente lo conoscevo già, propongo 110€ a sedia a titolo di "conoscenza". Alla smorfia del cliente, capisco che qualcuno ha fatto ancora meno, nello specifico 100€ a sedia, con tanto di consegna a domicilio. Inutile spiegare che a quel prezzo si realizza una perfetta perdita e inutile dire come è andata a finire. Ho perso un cliente per 40€, nonostante la sedie fosse in pronta consegna, nonostante il prezzo online e nonostante la conoscenza, anche perchè non calo le braghe al disperato di turno.
La sintesi è che certe teorie da sogno, rimangono teorie inapplicabili e direi nel caso delle cucine, anche teorie dannose.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#153
qsecofr ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
Ma io sono completamente d' accordo con voi sulla massima trasparenza possibile sui prezzi. Sul fatto che i produttori vogliono che siano i rivenditori a giocare sul prezzo mi pare piuttosto chiaro. Nel frattempo aggiungo: no sinceramente ai produttori non importa che la propria rete di vendita sopravviva, o meglio probabilmente pensano che tutto ritorni come prima della crisi. Probabilmente quando troveranno un ikea che arriva e gli impone i processi produttivi per arrivare a risparmiare 2 centesimi sul costo di un base, dal momento in cui la rete vendita sarà completamente sparita allora si arriverà al punto di svolta. O investono i produttori direttamente sulla rete di vendita oppure andranno in bocca alla multinazionale di turno. Ci si doveva arrivare prima della crisi con lungimiranza ora è già troppo tardi. Vedi q, essere pratici come il vecchio senza dita che ha tirato su l' azienda, significa avere un minimo di lungimiranza: Questo sistema può funzionare? Secondo me alla lunga no.
vorrei farti leggere un interessante documento che ho avuto a suo tempo dal presidente del SantaLucia (in tempi veramente non sospetti)... l'esatto contrario di quello che sostieni... e l'esatta visione che abbiamo "noi" produttori che siamo stati incapaci di crearci una nostra rete di distribuzione del mobile affidandoci a dei rivenditori sul territorio che quando non ci hanno bidonato (vedi aiazzone) ci hanno imposto condizioni allucinanti che alla fine spesso abbiamo pure dovuto accettare con le conseguenze (...europeo, florida...) che ben sappiamo.
Io non ho mai visto la tua attività ma da come parli mi immagino che tu abbia una mostra medio piccola con i problemi di tutti quindi probabilmente non hai mai ottenuto le "condizioni allucinanti" ma certo puoi immaginare quali siano le condizioni per operare con certe catene (...che molte volte mancano anche di solidità finanziaria...)

Ma probabilmente diciamo la stessa. Le alternative quali possono essere:
- usate la rete di vendita esistente, e cercate tutelarla, perchè di conseguenza tutelate il vostro prodotto e il vostro margine, non certo lo fate per beneficienza;
- lasciate perdere la rete di vendita attuale e ve la create con investimenti che sappiamo;
- lasciate tutto come si trova finendo per lavorare per le multinazionali, o comquneu per i grossi che restano e dettano le condizioni al mercato;

Utopistico? può darsi, ma fare qualcosa è necessario.
Il mercato è frazionato in molti settori, l' arredo è emblematico. Uno dei miei modi per salvarmi? Cercare di fare quasi l' impossibile. Se una base temrinale non la ho me la costruisco. Non sono rintracciabile come prezzo e accontento il cliente cercando di non farmi dettare le condizioni. Gli stessi produttori, alcuni non tutti, con molta fatica stano cercando di dare flessibilità alla produzione. Il problema dove sta? che pensano che fare una cosa su misura significhi marginare quello che si vuole, e il mercato ti punisce.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#154
@peppezi mi dite che le soluzioni da me proposte (prezzi imposti e strumenti web per il cliente finale) sono inapplicabili causa infinita complessità e variabili del mondo cucine, anche dal punto di vista composizioni e listini, e per argomentare porti come esempio:
.
1) una sedia
2) un caso dove coesistono due canali di vendita evidentemente incompatibili tra di loro e una situazione evidentemente particolare (es. ha venduto sotto costo perché sta per chiudere, quindi piuttosto che niente meglio piuttosto). o c'è il prezzo imposto del produttore o c'è il listino con sconto a discrezione del rivenditore. oppure possono esserci entrambi con un modello misto, ma su prodotti o configurazioni diverse. IMHO

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#155
Peppezi ha scritto:Esempio emblematico di qualche giorno fa sulla totale inutilità di prezzi imposti, listini "trasparenti", listini online, configuratori e menate varie.
Mi chiedono 4 sedie del più grosso fornitore di cui parlava Q. La sedie costa di listino 134,5€. Su internet tale fornitore la vende 115€ con tanto di configuratore e listino pubblico, il prezzo proposto è abbastanza onesto, anzi direi troppo onesto se poi ti capita una consegna difficoltosa e comunque è il prezzo minimo IMPOSTO da quella azienda. Visto che il cliente lo conoscevo già, propongo 110€ a sedia a titolo di "conoscenza". Alla smorfia del cliente, capisco che qualcuno ha fatto ancora meno, nello specifico 100€ a sedia, con tanto di consegna a domicilio. Inutile spiegare che a quel prezzo si realizza una perfetta perdita e inutile dire come è andata a finire. Ho perso un cliente per 40€, nonostante la sedie fosse in pronta consegna, nonostante il prezzo online e nonostante la conoscenza, anche perchè non calo le braghe al disperato di turno.
La sintesi è che certe teorie da sogno, rimangono teorie inapplicabili e direi nel caso delle cucine, anche teorie dannose.

Vedi Peppe, e credimi che non lo dico in polemica, se, alla vista di un prezzo imposto da caligaris molti smettessero di vendere caligaris riducendo gli acquisti caligaris si porrebbe dei quesiti.
Motivo per cui io non ho mai venduto caligaris, mi è successo spesso che mi chiedessero caligaris e ho il listino in bella vista dal 2010 (mai toccato) e rispondessi: non la vendo. Ho il listino ma non la tratto, ha una politica che non condivido. Faccio voelentieri a meno di guadagnare 30 € per 4 sedie e un tavolo.
Mi raccontava un amico traslocatore (a cui ho riparato un letto) che venerdì ha dovuto dare un occhiata a un tavolo di caligaris in cristallo che il cliente ha comprato on line, perchè non si apriva a dovere.
Bene il tavolo è rimasto con dei difetti di meccanismo e io non ci penso nemmeno ad andarlo a sistemare. Che caligaris cerchi qualcuno per sistemarlo e lo paghi il giusto. Diversamente la smetta di vendere on line. E parliamo di un tavolo.
Ripeto te lo dico con stima.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#156
vespino ha scritto:Grazie @q e @nicolettaematte per aver riportato la discussione sui binari della correttezza. Grazie @giramondo75 per aver iniziato questo thread.
Non se ne può più di presuntuosi che offendono gratuitamente gli altri utenti. Il forum è un luogo di discussione e di confronto. Per essere costruttivo, il confronto necessita del contributo sia degli addetti ai lavori (produttori, rivenditori, architetti, arredatori, montatori, etc.) sia di quello dei privati, potenziali acquirenti e non. In questo periodo di crisi è più che mai necessario che gli uni capiscano (o ci provino) le esigenze degli altri e viceversa. In fondo, siamo tutti nella stessa barca...
Altrimenti, è inutile lamentarsi dei politici nostrani che buttano tutto in rissa e in Parlamento parlano, parlano, parlano e non concludono mai un BIP :wink:
VESPINO FOR PRESIDENT! (si, urlato!) :mrgreen:

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#157
vespino ha scritto:Non se ne può più di presuntuosi che offendono gratuitamente gli altri utenti.
Io invece dico che non se ne può piu' di utenti che NON conoscendo nemmeno una briciola di un settore, si arrogano la conoscenza del funzionamento dello stesso dispensando teorie di miglioramento che NON hanno in nessun modo possibilità realizzative (mi riferisco a software on line di costruzione di prezzi su un db con miliardi di varianti che cambiano giornalmente).

Discorso diverso è la pubblicazione di listini on line completo di schede tecniche su cui posso esser d'accordo.

Mi fà un pò specie comunque un utente che con nemmeno 10 interventi possa esprimere cosi facilmente giudizi su persone/tecnici che hanno qualche migliaio di interventi (in diversi anni) di cui il 90% di aiuto agli altri utenti.

Un comportamento simile assomiglia molto al nuovo arrivato "malato" in ospedale che critica il volontario medico vecchio del mestiere però attento alle nuove tecnologie che da anni svolge un servizio di aiuto agli altri AGGRATIS avendo dimostrato in mille occasioni la sua competenza e professionalità.

vespino ha scritto:Il forum è un luogo di discussione e di confronto. Per essere costruttivo, il confronto necessita del contributo sia degli addetti ai lavori (produttori, rivenditori, architetti, arredatori, montatori, etc.) sia di quello dei privati, potenziali acquirenti e non. In questo periodo di crisi è più che mai necessario che gli uni capiscano (o ci provino) le esigenze degli altri e viceversa. In fondo, siamo tutti nella stessa barca...

Anche su questo son d'accordo, siccome esiste un confronto e siccome so di che cosa sto parlando, tu privato consumatore (seppur specialista in automotive e in parte conoscitore di IT) devi accettare il fatto che siccome NEMMENO Opel, Wolkswagen, Audi, Mercedes (aziende che mediamente sono 1000 volte la Scavolini, ovvero il piu' grosso produttore di cucine italiano) hanno un configuratore 3D che permetta di costruire una macchina per ricostruirsi a casa propria l'ipotetica propria auto con gli accessori voluti, allora forse stai dicendo una cosa fantasiosa di difficile realizzazione.

vespino ha scritto:Altrimenti, è inutile lamentarsi dei politici nostrani che buttano tutto in rissa e in Parlamento parlano, parlano, parlano e non concludono mai un BIP :wink:
Anche su questo hai ragione, abbiamo una politica che è lo specchio della gente comune, uguale al malato nuovo arrivato in ospedale di cui sopra, un pò, permettimi, presuntuosetto soprattutto per il fatto che il medico volontario in questione ha dimostrato migliaia di volte di NON esser fermo a logiche vecchie e datate.
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#158
@giramondo
Cosa ci trovi di così particolarmente incongruente?
Guarda al succo del discorso, un'azienda realizza di fatto quello che tu auspichi.
Mi spieghi alla fine cosa c'è di diverso in quello che accade per altre aziende?
Il cliente continuerà a guardare il prezzo (e concordo che su una sedia ci può stare, mentre trovo ridicolo farne una bandiera per 40€, soprattutto quando vai a portare i tuoi soldi dove sicuramente non ritorneranno, ma questo è un altro discorso), fregandosene del servizio (nel mio caso il servizio, l'unico possibile, era "vattene a casa e fra 5 minuti te le porto") e magari aspetta 1 mese. Applica questo modello a N variabili e a N+1 costi annessi e vedrai che il prezzo imposto è una utopia di stampo marxista che nella vita reale, quella che NOI viviamo quotidianamente non da nessun beneficio pratico. Esisteranno sempre i rivenditori furbi e i clienti volpe. Non mi stancherò mai di ripeterlo, alla base di un buon rapporto commerciale deve esserci soltanto buon senso da ambo le parti, fiducia reciproca, trasparenza e competenza, pensare di risolvere i problemi (che ci sono) del settore semplicemente imponendo il costo, consentimelo, è una utopia irrealizzabile e dannosa per entrambe le parti. E vorrei anche sottolineare che il canale scelto da quel produttore è esattamente quello che vorresti tu, soltanto che la transazione avviene a livello centrale e non a livello periferico. Spiegami tu, adesso, quali vantaggi ho ottenuto dal tuo modello, se non quello di aver perso una vendita onesta.

@nicolettaalematte
Io onestamente sto ancora valutando se hai ragione tu o io a tener duro, sembra che qualcosa stia cambiando, sperando non cambi in peggio.
Ultima modifica di Peppezi il 16/09/13 12:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#159
coolors ha scritto:
vespino ha scritto:Non se ne può più di presuntuosi che offendono gratuitamente gli altri utenti.


Mi fà un pò specie comunque un utente che con nemmeno 10 interventi possa esprimere cosi facilmente giudizi su persone/tecnici che hanno qualche migliaio di interventi (in diversi anni) di cui il 90% di aiuto agli altri utenti.
ori, etc.) sia di quello dei privati, potenziali acquirenti e non. In questo periodo di crisi è più che mai necessario che gli uni capiscano (o ci provino) le esigenze degli altri e viceversa. In fondo, siamo tutti nella stessa barca...



Lascia perdere Francè, anche se basterebbe scorrere lo storico dei messaggi di qualcuno per capire che spesso la predica viene dal pulpito più sbagliato possibile, questa cosa inizialmente fa incazzare, poi fa solo sorridere. :wink:
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#160
edit: sto cancellando la prima frase di questo post non perché non la pensi, ma perche ho deciso che mi sono stancato di rispondere alle provocazioni sterili e vogio confrontarmi con approcci più sensati e costruttivi di altri utenti.

@coolors comunque nom ho voglia di risponderti. l'unica cosa che preciso é che su la maggior parte dei siti dei costruttori di marchi premium, i configuratori ti cosentono di configurare tutta l'auto e di stampare un pdf che può diventare ordine nel ns caso.
Ultima modifica di giramondo75 il 16/09/13 12:37, modificato 3 volte in totale.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#161
Peppezi ha scritto: @nicolettaalematte
Io onestamente sto ancora valutando se hai ragione tu o io a tener duro, sembra che qualcosa stia cambiando, sperando non cambi in peggio.

Siamo tropo piccoli e slegati uno all' altro. E la federlegno attuale non funziona come non funionano tutti le associazioni di categoria determinate a mantenere uno status non più attuabile. Ne va non tanto del nostro stipendio (pensiamo di essere persone che si arrangiano a far un pò di tutto con umiltà) ma della nostra professionalità e competenza.
Noi forse siamo sempre stati troppo oltranzisti ma ti faccio un esmepio emblematico:

- a Genova ormai molti mobilieri lavorano con un unico marmista perchè è quello che fornisce, non il prezzo milgiore, ma un servizio degno di questo nome. Genova è una zona "bastarda". Bene okite dopo anni che di collaborazione con operatori di scarso livello (se ne salvava solo uno di 4) cerca di entrare da questo marmista con cui collaboriamo tutti (per farmi bello vi dico, ma ogni tanto ci vuole, che io questo marmista lo conosco da quando aveva la bottega con 2 dipendenti tra cui mio cugino che è ancora lì). Bene questo marmista gli ha detto che alle condizioni di okite lui non lavora. Okite è ancora li alla porta che aspetta perchè figuriamoci se una multinazionale si fa dettare le condizioni da un artigianello del piffero, ma intanto a Genova non credo che faccia sto gran lavoro.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#162
tornando all'esempio portato da peppezi vorrei ricordare che simili casi non sono sempre dovuti alla disperazione ma da logiche assolutamente condivisibili di mercato: ho 4 sedie in expo da liquidare, mi hai comprato un tavolo da 3000 euro, mi compri la cucina... mettiamo per assurdo che questo debba comprarsi anche una cucina: sulla cucina uno fa fatica a "capirsi": questo con uno sconto reale di 40 euro ha fatto credere al cliente di essere "fin troppo onesto"... poi sulla cucina recupera i 40 euro con gli interessi...
Comunque il succo è che il prezzo online sarebbe stato per il cliente
- una trombata galattica nel caso di acquisto
- un riferimento del tutto sbagliato per chi, magari spaventato di non arrivarci con i soldi ha alla fine preso un'altra sedia magari cinese....

...e parliamo di una sedia: difficile trovare un articolo più "standalone" di questo...
quali gli aspetti positivi a questo punto? :roll:
Pax tibi Marce

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#163
io sull'esempio di peppezi ho già risposto....per me i due canali di vendita non possono coesistere sullo stesso prodotto, é il prerequisito minimo e basilare, non ha alcun senso altrimenti, lo shop on line é solo marketing cosi, perché non c'è alcuna innovazione nel processo e alcun vantaggio sostanziale per nessuno dei tre attori (produttore, rivenditore, cliente).

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#165
giramondo75 ha scritto:io sull'esempio di peppezi ho già risposto....per me i due canali di vendita non possono coesistere sullo stesso prodotto, é il prerequisito minimo e basilare, non ha alcun senso altrimenti, lo shop on line é solo marketing cosi, perché non c'è alcuna innovazione nel processo e alcun vantaggio sostanziale per nessuno dei tre attori (produttore, rivenditore, cliente).

lascia perdere il fatto che puoi acqusitare direttamente da calligaris: non centra nulla. Fa finta che calligaris abbia messo il tuo famoso prezzo di listino.... non è stato rispettato per nulla... e ti abbiamo anche detto perchè non viene rispettato.

Mettiamo il caso contrario: calligaris impone un prezzo fisso sulle sedie, chi vende sotto i 130 euro non gli si consegna: appparte che da consumatore non vedo il vantaggio ma solo l'inculata io penso che quando ho comprato una sedia sono libero di buttarla sul caminetto, rivenderla a 1000 euro a pezzo, esportarla in kazakistan, farne stuzzicadenti in faggio e rivenderli... non è che compro una licenza d'uso: compro un oggetto è mio faccio che c4zzo voglio... inoltre il calligaris della situazione come potrebbe controllare che effettivamente nessuno venda sotto i 130 euro? mica può mandare l'agente a spulciare sulla contabilità del cliente... non so se mi spegazzo.
Pax tibi Marce