Collegare piano induzione...aiutooo

#1
Ciao a tutti probabilmente se ne è giò parlato ma con troppi termini tecnici ( trifase,monofase ecc) da profano
chiedo:il PI è venduto con potenza 7,2 kw ma con regolatore anche a 3kw, quindi se collego i fili che escono
dal PI ( uno giallo/verde e gli altri due )ad una spina schuko con presa da 16A tutto dovrebbe
funzionare senza surriscaldare tenendo presente contatore da 4,5 kw...
Nell'ipotesi di usare una scatola esterna di derivazione cosa devo fare?
Far arrivare direttamente i cavi dell'impianto nella scatola fermandoli con pressacavi e collegarli all'interno
della scatola con i tre (uno giallo/verde e gli altri due)del PI ma come'? con un mammut....o campanelle
Ringrazio per le risposte, ho le idee un po confuse

Re: Collegare piano induzione...aiutooo

#2
Per sapere quanto potenza riesce a sopportare una presa di corrente devi moltiplicare gli ampere per la tensione di alimentazione:
presa 16A X 230V = 3680w cioè 3,7 Kw. A questo punto se userai sempre e solo il piano ad induzione con il limitatore attivo vai tranquillo tanto arriverai max a 3 kw altrimenti dovresti tirare una linea dedicata dal contatore inserendo un magnetotermico ad hoc. Nel caso di 7,2 kw dovresti fare 7200 / 230 = 31,3 Ampere. Quindi dovresti comprare un magnetotermico da oltre 32 Ampere.
Il magnetotermico è quel interruttore presente nella scatola vicino alla porta di ingresso dove è presente il salvavita ( anch'esso un magnetotermico)
In più dovresti usare fili da almeno 4 mm di sezione.
Per quanto riguarda trifase,monofase, i contratti a 220v per uso domestico sono solo monofase, quindi su questo non ci sono problemi.
Il filo giallo verde è la terra, gli altri due sono uno la fase ed uno il neutro. Nel caso di impianti monofase non ci sono problemi di confondere nulla

Re: Collegare piano induzione...aiutooo

#3
Per quanto riguarda trifase,monofase, i contratti a 220v per uso domestico sono solo monofase
No, i contratti fino a 10 kW possono essere trifase o monofase, a scelta dell'utente (senza alcuna differenza di costo a parità di potenza), oltre i 10 kW sono esclusivamente trifase. Questo vale sia per l'uso domestico che per altre tipologie di tariffe.
quindi se collego i fili che escono
dal PI ( uno giallo/verde e gli altri due )ad una spina schuko con presa da 16A tutto dovrebbe
funzionare senza surriscaldare tenendo presente contatore da 4,5 kw...
Premesso che l'impianto dovrebbe essere adeguato alla potenza nominale del piano cottura, se vuoi procedere comunque (a tuo rischio e pericolo) con un allacciamento del genere, il limitatore elettronico devi considerarlo inesistente perchè inaffidabile e anche disinseribile.
A monte della presa da 16 A deve esserci già una protezione con corrente nominale non superiore a 16 A, per maggiore scrupolo è consigliabile inserire nel punto di allacciamento un fusibile da 16 A o un magnetotermico sempre da 16 A. Sia il magnetotermico che il sezionatore portafusibili (bipolare oppure 1P+N) possono essere collocati in un contenitore modulare da parete.
"Oggi si vuole ricostituire l’unità politica dei cattolici, ma generalmente si dimentica che il liberalismo è il principale avversario della dottrina sociale della Chiesa." Don Ennio Innocenti

Re: Collegare piano induzione...aiutooo

#5
Ciao ragazzi la mia confusione aumenta,ma tutti quelli che hanno l'induzione hanno contatore 10 kw trifase??
ma quanto gli costa poi al kw la corrente?.quanto pagano di bolletta?..e il resto dell'impianto a trifase come va?
Credo che la soluzione (che penso usino tutti o quasi) sia:
contatore KW4,5 corrente monofase
linea dedicata ed esclusiva per quella presa ( 16A) con magnetotermico dedicato
a questo punto tenendo il limitatore a 2,8 kw non dovrebbe succedere nulla e nel malaugurato caso
salterebbe il magneto
cosa ne dite?
Grazie

Re: Collegare piano induzione...aiutooo

#6
Ciao ragazzi la mia confusione aumenta,ma tutti quelli che hanno l'induzione hanno contatore 10 kw trifase??
ma quanto gli costa poi al kw la corrente?.quanto pagano di bolletta?..e il resto dell'impianto a trifase come va?
In parole povere, per avere un impianto riconosciuto conforme alla regola d'arte (condizione richiesta dalla Legge), bisogna seguire le norme CEI, i criteri di dimensionamento stabiliti dalle Norme portano ad valore della potenza di dimensionamento che, in queste condizioni, non è mai inferiore a 10 kW (perchè il solo piano cottura ha potenza nominale di 7,2 kW).
Partendo da un impianto correttamente dimensionato, qualcuno preferisce richiedere un contratto per una potenza inferiore a quella prevista dal calcolo, il rischio che si corre è il distacco del contatore per supero potenza (in parte risolvibile con il limitatore del piano cottura), in trifase sorge il problema della ripartizione dei carichi se la potenza a disposizione è troppo bassa.
La tariffa per 10 kW è la stessa che paghi ora per 4,5 kW, la differenza sulla bolletta è data dalla quota potenza che aumenta al crescere della potenza impegnata.
Credo che la soluzione (che penso usino tutti o quasi) sia:
contatore KW4,5 corrente monofase
linea dedicata ed esclusiva per quella presa ( 16A) con magnetotermico dedicato
a questo punto tenendo il limitatore a 2,8 kw non dovrebbe succedere nulla e nel malaugurato caso
salterebbe il magneto
cosa ne dite?
Finchè funziona il magnetotermico, si evita il surriscaldamento della linea.. l'installazione resta non conforme e bisogna esserne consapevoli per le eventuali conseguenze (l'assicurazione non paga in caso di incidente, il produttore del piano cottura declina ogni responsabilità e si perde la garanzia, ecc).
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