jnicola ha scritto:
Q, diciamo che possiamo quasi considerare anassorbente il quarzo se escludiamo casi eccezionali quali liquidi potenti lasciati li una giornata. Cosa che forse potrebbe anche intaccare il laminato giusto? Possiamo dire che a livello di assorbenza per l'uso comune, ovvero escludendo condizioni anomale, sono a pareggio?
circa... ni... dobbiamo distinguere assorbimento da corrosione...
Il vino rosso o l'aceto rosso macchia il quarzo e le pietre naturali (in misura ancora maggiore) perchè si assorbe fisicamente nel materiale. Nei laminati questo non accade: puoi lasciare il vino rosso quanto vuoi che non succede nulla. Di contro se metti soda caustica o acido cloridrico su una superficie in laminato te la fa fuori nel giro di poche ore perchè di fatto "saponifica" le resine del laminato.
Sia il vino che gli acidi/basi forti sono in teoria condizioni anomale tuttavia non sono estremamente improbabili... si pensi a quante volte una bottiglia di vino semipiena risulta sporca di vino e viene posta dopo il pranzo sul top (... be in Veneto non succede perchè dopo il pranzo la bottiglia la buttiamo sul vetro tanto è vuota). Stessa cosa succede nel mobiletto del bagno con il wcnet o in lavanderia con l'idraulico liquido o il fornet in cucina e purtroppo in questi casi la bottiglia impedisce al liquido di evaporare lasciandolo di fatto agire per tempi che sono tranquillamente superiori alle 12 ore.
Spesso però le macchie che vengono lamentate sui top sia di quarzo che di laminato sono imputabili al semplice calcare... il consumatore presume che il materiale assorba o che si rovini ma in verità il calcare semplicemente si deposita quasi fosse una vernice sulla superficie. Sfiga vuole che non venga via con i normali detergenti ma solo con acidi più o meno blandi e che spesse volte risulti profondamente penetrato nel materiale e quindi bisogna far agire (aceto o acido citrico usato come decalcificante per macchinette per caffè). Il consumatore poi estremamente svilito da queste macchie finisce spesse volte con l'insistere sulla superficie con sostanze abrasive (creme e spugne) finendo lui stesso con il rovinare questa volta per sempre la superficie o quantomeno alterarne la lucentezza. Per quest'ultimo fenomeno una superficie liscia chiaramente si pulisce meglio di una superficie ruvida, una superficie "disegnata" si nota meno di una tinta unita ed una tinta beige maschera il fenomeno meglio di un nero però di fatto sarebbe un fenomeno trasversale a tutti i materiali in tutte le finiture.