fso ha scritto:Lot, non sono assolutamente d'accordo, ma non continuerò, non lavoro alla Vitra nè in nessun altro negozio di arredo serio, quindi è solo un mio modo di vedere. Poi con te sono in debito per tanti consigli e non ti voglio dare contro

Però credo che non tutti possano avere la Ferrari e che camuffarne una 500 non sia la stessa cosa, anche se magari te la fai su misura. E gli esempi sarebbero migliaia.
Concludo solo dicendo che il famoso post sulle sedie Vitra originali con difetto si era evoluto (o almeno io non credo di aver letto oltre) con la sostituzione delle sedie con altre a posto.
Io le ho viste in negozio e segni strani non ne avevano. Continuare a dire che anche le originali non sono perfette, mi sembra di voler autoconvincersi che tarocco è meglio. Una volpe con l'uva acerba. Uno ha la stessa cosa a metà prezzo o meno, mentre gli altri polli si fanno fregare...mah
Intanto grazie Bay e Gigetta per i feedback Vertigo, per tornare al senso del topic.
Fso, intanto non mi devi niente per cui possiamo tranquillamente sostenere opinioni differenti - l'importante è che nel confronto si resti nei termini del rispetto e della buona educazione reciproci.
Non devo convincere nessuno ed ognuno qui può decidere di fare quello che crede meglio con i propri soldi, chiaramente.
La mia.
Caso per caso, gli oggetti di design non sono tutti uguali.
Fermo restando la genialità degli autori, gli Eames, a cui va il grande merito per l'epoca, di aver ideato un tipo di furniture di grande ergonomia, facilità costruttiva ed economica.
Ma la loro icona/sedia, resta pur sempre un prodotto totalmente industriale, i cui componenti assemblati sono realizzati da stampi e presse.
Non stiamo quindi parlando di un oggetto realizzato (anche solo in parte) artigianalmente. Non c'è nessuna parte rifinita da mano umana, e non ci sono componenti in qualche materiale 'prezioso' (che so, marmo, legno, marmo) ne un procedimento produttivo tecnologicamente avanzato (a parte la scocca in fibra di vetro, il cui utilizzo, all'epoca fu una novità, oggi fatto assolutamente comune).
Assoluta semplicità, proprio come la volevano gli Eames, secondo lo spirito e le necessità del tempo.
Per cui, acquistare oggi un oggetto voluto e realizzato quale modello di furniture low-cost, con dei costi 'eccessivi', in qualche modo significa travisare il messaggio e lo spirito delle
Plastic chairs.
Tra l'altro, e la finisco qui, trovo il paragone tra una 500 ed una Ferrari, inappropriato: cioè, è come paragonare la
Carbon chair o la
699 - realizzati in materiali costosi e comunque dopo una laboriosa lavorazione ad un modello più basic, che so, ad una seduta in polipropilene (rispettando sempre e comunque la validità di questi prodotti di grande diffusione e praticità). Tutto qui.