Quando il produttore c'è e non c'è...

#1
Buongiorno.

Desidero porre, a Voi che siete più esperti 8) , un quesito di carattere generale, che però parte da un presupposto reale di cui andrò ad accennare.

La mia domanda si riferisce al ricambio di parti di mobile che, dopo anni dall'acquisto, possono rovinarsi (anche per azioni ascrivibili dell'acquirente, non necessariamente per vizi originari).
Cosa succede se il produttore, che eventualmente potrebbe sostituire parte del mobile, non è più attivo nella produzione?

Quello che mi è successo può riassumersi come segue.
Inavvertitamente ho graffiato una superficie di un mio mobile, di color nero.
Intenzionata a sostituire questa parte, ho preso alcune informazioni dal mobiliere presso cui avevo comperato il mobile. Il mobiliere, non tanto velatamente, mi ha lasciato intendere che il produttore naviga oggi in cattive acque, facendomi il nome, se non ricordo male, di qualche procedura per la gestione della crisi aziendale.
Il sito del produttore, invece, non dà questa parvenza, ed anzi sembrerebbe avere anche delle "novità".
Ho scritto così una mail al contatto indicato su questo sito, ma, ad oggi, senza ricevere nessuna risposta. Il che mi fa presumere come realistica l'affermazione del mobiliere.
Non entro maggiormente nei particolari, ma, fatte nel seguito alcune ricerche con Google, oramai mi pare di non poter dubitare del fermo della produzione.

Che fare, dunque :roll: ?
Ho pensato a due ipotesi: ipotesi 1, la parte da sostituire magari era stata materialmente prodotta da un subfornitore, ed in questo caso potrei andare a rintracciarlo (?), oppure, ipotesi 2, prendere tutte le misure del caso e rivolgermi ad impresa omologa.
Mi sembra di essermi data già la risposta (giusta? sbagliata?), ma mi piacerebbe sentire qualche parere esperto...

Mi interesserebbe anche il confronto con una potenziale risposta "Lascia il graffio, non fare nulla", in quanto non è detto che ad esempio un diverso produttore possa sopperire nello stesso modo in cui avrebbe sopperito il produttore autentico.

Preciso che propongo la domanda in questa sezione in quanto nel mio caso il produttore è/era un produttore di cucine.

Grazie.
Ultima modifica di Cinziaglam il 03/02/16 16:23, modificato 1 volta in totale.

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#3
E' un ripiano, che non è però il top della cucina.
Credo comunque che il materiale sia lo stesso dell'anta.

Riallacciandomi al precedente post, si tratta di un mobiletto ad ante che ho ordinato, tramite il locale negozio, dal produttore della mia cucina, allo scopo di arredare uno spazio confinante con la cucina mantenendo gli stessi toni.

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#5
Peppezi, ti so dire :roll: che è un materiale laccato :roll: .
Non è vetro e non è cartapesta.
A vista è lo stesso di cui è fatto il mobilio della cucina.
Potrebbe essere un laminato.
Si è rovinato in un nulla, davvero.
Non ho fatto in tempo a pulirlo la prima volta, anni fa, che già nascevano le prime righe, i primi graffi.
L'ultimo atto di sfregio l'ho compiuto da poco, sempre con l'intento di pulire, ma avendo invece per risultato un danno.

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#7
Cinzia, ricordo la tua bella cucina :D la tua passione per il rosso e il nero

nonche' il tuo conversare molto forbito :lol:

Mi interesserebbe anche il confronto con una potenziale risposta "Lascia il graffio, non fare nulla",
potresti magari postare foto del graffio
"Dietro un miraggio c'e' sempre un miraggio da desiderare"

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#8
Cinziaglam ha scritto:Provo a rendere l'idea con qualche "immagine di repertorio"...
Immagine
Immagine
Al tempo avevo anche pubblicato delle foto, in una discussione incentrata proprio sulla cucina.

Questo è un top da 58 ossido grigio finitura climb (laminato prodotto da abet). E' ancora ampiamente presente in numerosi cataloghi (talvolta sotto l'ambiguo nome di "cesar brown" quindi lo puoi sostituire con numerosi prodotti analoghi.
Per stare più sul generale ovviamente negli anni di crisi numerosi produttori e numerosi rivenditori hanno chiuso i battenti. Spesse volte ora non si "fallisce" più direttamente ma si passa attraverso un cosidetto affitto d'azienda e/o attraverso un concordato preventivo. In ogni caso a prescindere dallo stato di crisi un produttore anche sano non è tenuto a mantenere un colore per 20 anni (anzi oramai le mode sono talmente rapide che non è anomalo che un colore abbia una vita di 1 anno).
Se il pezzo si danneggia che succede: è lo si cambia con qualcos'altro... semplice... Se questa sostituzione è imputabile al prodottore rispnderà il produttore anche sostituendo altre parti per ricreare l'abbinamento, se è passato il periodo di garanzia o non ci sono responsabilità il rivenditore presenterà un preventivo con cambio globale dell'essenza oppure con soluzione "taccone" ed il cliente finale deciderà secondo portafoglio e proposta.
Pax tibi Marce

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#9
volevo precisare una cosa: non voglio fare di tutta un'erba un fascio ma taluni, rari, negozianti talvolta hanno la "coda di paglia". Nel senso che magari gli insolventi sono loro ed i rapporti di fornitura si sono interrotti per problemi riconducibili a rapporti interni negozio/fornitore.

Si può sapre il fantomatico produttore della cucina?

PS: quasi ogni provincia ha un portale http://www.fallimentiprovincia.com.." onclick="window.open(this.href);return false;. con una ricerca si può vedere se c'è stata una procedura di concordato o fallimento.
Pax tibi Marce

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#10
13 febbraio ha scritto:Cinzia, ricordo la tua bella cucina :D la tua passione per il rosso e il nero

nonche' il tuo conversare molto forbito :lol:

Mi interesserebbe anche il confronto con una potenziale risposta "Lascia il graffio, non fare nulla",
potresti magari postare foto del graffio
Grazie :-) .
Effettivamente al tempo dell'arredo ero una fervente partecipante :roll: , dopo di che mi sono eclissata...
Ritrovo con piacere te e altri nomi familiari :) .
Appena riesco Vi illustro il guaio...

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#11
qsecofr ha scritto:
Cinziaglam ha scritto:Provo a rendere l'idea con qualche "immagine di repertorio"...
Immagine
Immagine
Al tempo avevo anche pubblicato delle foto, in una discussione incentrata proprio sulla cucina.

Questo è un top da 58 ossido grigio finitura climb (laminato prodotto da abet). E' ancora ampiamente presente in numerosi cataloghi (talvolta sotto l'ambiguo nome di "cesar brown" quindi lo puoi sostituire con numerosi prodotti analoghi.
Scusami, le immagini hanno fuorviato, come temevo...
Il top della cucina è ancora in salute. Il ferito è un altro mobile (del medesimo produttore) che riprende a mio avviso, in tutto, il materiale delle ante della cucina (ed è per questo che le ho ripubblicate). Si tratta di un mobile che ho voluto appositamente in linea con la cucina, perché posto in un ambiente comunicante. Dunque il materiale di riferimento, di cui al post, ritengo sia quello dell'anta della cucina.

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#12
qsecofr ha scritto: Per stare più sul generale ovviamente negli anni di crisi numerosi produttori e numerosi rivenditori hanno chiuso i battenti. Spesse volte ora non si "fallisce" più direttamente ma si passa attraverso un cosidetto affitto d'azienda e/o attraverso un concordato preventivo. In ogni caso a prescindere dallo stato di crisi un produttore anche sano non è tenuto a mantenere un colore per 20 anni (anzi oramai le mode sono talmente rapide che non è anomalo che un colore abbia una vita di 1 anno).
Se il pezzo si danneggia che succede: è lo si cambia con qualcos'altro... semplice... Se questa sostituzione è imputabile al prodottore rispnderà il produttore anche sostituendo altre parti per ricreare l'abbinamento, se è passato il periodo di garanzia o non ci sono responsabilità il rivenditore presenterà un preventivo con cambio globale dell'essenza oppure con soluzione "taccone" ed il cliente finale deciderà secondo portafoglio e proposta.
E' vero, quello che tu osservi. Mi riferisco in particolare al concordato, praticato suppongo anche per i risvolti non sempre limpidi che si mascherano nella procedura (hp. concordato con assuntore). Quest'ultimo non è un riferimento al produttore del titolo, ma è un commento che astrae dal caso.
Ovviamente quando il produttore cessa la sua attività (vuoi per un motivo o per l'altro) o semplicemente delle linee di produzione, i problemi di sostituzione sono direi lampanti. Nel mio caso ad esempio si tratta di un mobile coordinato non solo con la cucina ma anche con il soggiorno, e quindi la soluzione tampone non va, e non va neache la soluzione di cambio globale (dopo 3 anni di vita?).
In realtà, il mio asso della manica sta nel coprire il ripiano con oggetti d'arredo. Tutto qua. In questo momento da un certo versante sento di avere già la soluzione, ma, ampliando il ragionamento, so bene che preferirei spendere (il giusto) e riavere un piano immacolato.

Re: Quando il produttore c'è e non c'è...

#13
qsecofr ha scritto:Si può sapre il fantomatico produttore della cucina?

PS: quasi ogni provincia ha un portale http://www.fallimentiprovincia.com.." onclick="window.open(this.href);return false;. con una ricerca si può vedere se c'è stata una procedura di concordato o fallimento.
Il produttore Effequattro.
Sì sì, avevo visto il Portale dei Fallimenti di Padova, dato che Google mi "suggeriva" le seguenti ricorrenze: "Effequattro Cucine concordato / crisi / chiude" (che sono quelle che suggerisce ora). Ma prima ancora, appunto, era stato il venditore a ventilarmi l'ipotesi.
Anche se si tratta di dati in mano a chiunque, come dimostrano le evidenze, non l'ho nominato prima volendomi astenere da qualsiasi intromissione nella cronaca giudiziaria...
Il mio discorso peraltro è partito in termini abbastanza generali, posto che il problema di dover sostituire una parte dell'arredo/degli elettrodomestici può capitare in molteplici circostanze. Come tu hai indicato, il problema può semplicemente nascere da una produzione dismessa, non occorre che ci sia un dissesto del produttore.