Re: La crisi nel settore cucine

#376
Fabietty ha scritto:Mi han detto Bulthaup crollata da 44 milioni a 1,5...

mi sembra un calo troppo esagerato per essere vero: un marchio come bulthaup non sarebbe sostenibile con questi fatturati. Essendo crucco però ho poca conoscenza del merito.
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#377
A 6 anni riesumo questa discussione che ho appena letto e trovo davvero interessante.
Cosa è cambiato in tutto questo tempo?
Il settore è peggiorato/migliorato/rimasto uguale?

Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
Credo proprio che per il cliente sia questa una delle principali preoccupazioni, ciò che spaventa/fa riflettere.
Poi possiamo metterci dentro il fatto che non c'è più la disponibilità economica di una volta, che la maggior parte delle persone non "ci tiene più" o non "s'innamora più" della cucina, ma la vuole solo solida e funzionale, e dalla parte opposta c'è chi la vuole meramente estetica e pianta casini se la ghisa ha degli aloni e poi c'è ancora quella nicchia di persone che vuole la cucina bella/funzionale/robusta al giusto prezzo (vedi preoccupazione sopra) vs tutte le difficoltà, già descritte nel topic, del mobiliere.

Quando cercavo casa a Milano, al 99% gli appartamenti avevano cucine indecentemente minuscole, fatte per chi, palesemente, non cucina e mangia sempre fuori, ma ha bisogno ogni tanto di farsi una pasta. Francamente non so se è una necessità tutta milanese o anche di altre grandi città, ma il fatto che a partire dal costruttore, la cucina venga così sacrificata contribuisce a "sminuirne" l'importanza, secondo me. Aggiungendo a ciò tutto il discorso sociopolitcoeconomico (si tutto attaccato :roll: ) e tutto quello che voi avete scritto sui produttori/rivenditori, è palese che la cucina non sia praticamente più il punto focale della casa, con le dovute eccezioni, come una volta. Parallelamente mi sembra assurdo il continuo proliferare di corsi/libri/trasmissioni di cucina.

Personalmente ho un budget ridotto, ma sono anche una persona che da valore al lavoro degli altri, quindi preferirei di gran lunga pagare 1000€/1500€ di più ed avere davanti un mobiliere di cui ho stima e fiducia, che mi faccia un progetto tale da far sembrare la mia cucina dal budget modesto più di quel che è (nei limiti e con le dovute possibilità da parte di entrambi), che mi guidi nella scelta dei materiali, proponendomi la qualità massima che io possa permettermi, piuttosto che andare da Ikea/Leroy M./Mondo Convenienza e pagare tutto 3.000€ scarsi.

Se mi conoscete/avete letto, sapete perfettamente che sono una cliente Aiazzone anno 2010, che ho preso una cucina Iezzi a meno di 4000€, compresi endom Ariston, che dopo non aver ricevuto la camera da letto (persi 1.200€) mi sono rivolta ad Arredissima per essa e il soggiorno (trovandomi benissimo :roll: ). Si trattava di una situazione completamente diversa da quella che sto vivendo ora. Dovevo arredare un appartamento, in affitto, in 2 mesi, con un budget all'osso, sapendo che non sarebbe stata una situazione definitiva (si voleva comprare casa).
Dopo 6 anni di affitto, ci hanno fatto la grazia di concederci un mutuo (abbiamo provato fin da subito, ma non lo concedevano non ostante il lavoro a tempo indeterminato di mio marito, poi nel 2016 di colpo la cosa si è sbloccata e in letteralmente 4 mesi abbiamo cercato/trovato/rogitato casa) e abbiamo acquistato casa e fatto il trasloco.

Per la nostra casa definitiva abbiamo adottato la politica del "nessun tapullo" se lo facciamo, lo facciamo bene, altrimenti rimandiamo.
Per questo i nostri sforzi economici si sono focalizzati sul rifare i pavimenti, l'impianto elettrico e uno dei bagni.
Tutto l'arredamento dell'appartamento era riutilizzabile nella casa nuova, cucina compresa!
L'abbiamo riadattata e comprato solo un nuovo piano lavoro.
La nuova cucina è però più grande della vecchia e sentiamo la necessità di spazio in più, per questo ho iniziato a muovermi per capire qual'è il massimo che possa permettermi (non avrò mai un budget oltre i 15.000€), quali sono i brand da tenere d'occhio e quali da scartare.
Ad oggi, leggendo quasi tutto il forum, non ho ancora capito veramente su chi orientarmi.
Ho intuito che Stosa potrebbe essere un brand con il giusto rapporto qualità/prezzo per me, ma nulla di più. (parlo di Stosa perché mi piace moltissimo un loro modello)
Quindi, secondo me, c'è un intoppo di comunicazione da qualche parte.
Da un lato a leggervi sembra che, se non si abbia a disposizione un budget di almeno 20.000€, allora si può lasciare pure perdere.
Dall'altro "tutte le cucine sono uguali, conta solo l'arredatore" (n.b. cucine di stessa fascia).
Però le cucine "di stessa fascia" non si capisce ...di quale fascia siano!
Cioè è palese per i super brand che non ci sia storia, ma Scavolini (la versione economica)- Stosa etc etc da che prezzo partono?!?!?!??!
Solo questo mi piacerebbe capire! una cosa del tipo "Stosa con tutto basico da 3mt costa a partire da 4.000€", c'è poi da capire se con o senza endom.
Questo non avere un prezzo di partenza e un chiaro rapporto qualità/prezzo, su cui poter scremare i vari brand è per me molto frustrante.
Perché non voglio far perdere tempo a nessuno, facendomi fare preventivi da marche che non sono nel mio budget o viceversa, troppa scarsa qualità a fronte di una spesa molto bassa.
Vorrei poter andare mirata con al massimo 3 brand da valutare, da tre mobilieri differenti e fare il confronto, capendo qual'è la marca che massimizza il mio budget e valorizza al massimo il mio spazio e allo stesso tempo trovare un venditore capace e preparato che mi aiuti ad arrivare a questo obbiettivo. Se poi un mobiliere mi fa un prezzo più alto rispetto ad un altro, MA c'è più sintonia, è più preparato ed in generale sembra più in gamba, sceglierò sempre quest'ultimo.

Scusate il papiro, ho davvero scritto troppo, ma volevo dare un parere da consumatrice, che sta cercando d'informarsi il più possibile e che vorrebbe che ci fosse il massimo risultato per tutti.

Ritornando alla mia domanda iniziale: Cosa è cambiato in tutto questo tempo? Se è cambiato qualcosa?
C'è qualcosa che pensate dovrebbe cambiare o a come dovrebbe cambiare, ma non sta accadendo? Anche da un punto di vista del pensiero delle persone, che sempre di più svalorizzano il lavoro altrui cercando solo l'affare. Ci manca poco che qualcuno vada a comprare una cucina pagando in visibilità su Instagram...

Personalmente, da fuori e da non addetta ai lavori, totalmente ignorante rispetto al vostro lavoro, penso che potrebbe essere un punto di forza nuovo essere concorrenziali nel settore endom, adeguandosi al mercato on line, oppure con una maggiorazione minima che faccia desistere l'acquisto sul web. Come farlo? Di primo impatto mi verrebbe da dire, gemellatevi con uno shop online e trovate un accordo vantaggioso per entrambi. Posso aver detto la ca**ata dell'anno, scusatemi se è così.

Voi coraggiosi arrivati fin qui, se passate per Crema fate un fischio che vi offro un caffè :wink: 8) :mrgreen: :mrgreen:
Casa nuova, arredamento nuovo

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#378
Vexatissima quaestio sul forum, io mi ritrovo parola per parola in questo intervento di Q di 7 anni fa.
qsecofr ha scritto:
cla56 ha scritto:Una cosa interessente in queste richieste é comunque la volontà di non voler rinunciare ad un progetto,ad un'immagine del mobile che comunque possa essere gratificante.
Questo mi fà pensare che ci possono essere ancora buone opportunità per il rivenditore "tradizionale "nei confronti della Grande Distribuazione,l'importante però é che ciò si riesca a comunicare.
vero quello che dici ma cla tu hai un bel negozio, tieni marchi "alti" e sei un professionista serio... in pratica quando dici che non vogliono rinunciare al progetto e vogliono comunque essere gratificate eccetera vedi il tuo punto di vista e quando esprimi un "apprezzamento" verso il negozio tradizionale in realtà vedi IMHO solo una parte del mercato.... in realtà io vedo sempre più fette di popolazione che, contrariamente ad una volta, non gliene frega proprio nulla dell'arredamento, del gusto,del progetto... gli basta che costi poco così i soldi avanzati li usano per i-coso di turno e pertanto si buttano sulla GD senza neanche pensarci.
Penso sia di ieri o l'altro ieri un utente che chiedeva se qualcuno aveva mai sentito parlare di Veneta... cacchio sarà il 3° cuciniere italiano per fatturato e non scende sicuramente sotto il bronzo per rompimento pubblicitario e, evidentemente, nonostante tutto, tanti non lo conoscono....

Vedo inoltre una certa insofferenza verso il rivenditore tradizionale che troppo spesso non è trasparente e che troppo spesso è assolutamente impreparato ed a volte usa pure metodi di vendita aggressivi... purtroppo 1 rivenditore "mascalzone" rovina la faccia a mezza piazza e paradossalmente un Aiazzone che bidona migliaia di clienti fa più male al rivenditore tradizionale che alla GD tant'è che ultimamente nel semilavorato si parla sempre più spesso di MC, di LeroyMarlen, di Ikea come se fossero un po' le uniche realtà che vendono (... che poi non è vero tant'è che ci sono anche cali di fatturato pure li...) e sono visti dai consumatori come "porti sicuri" ai quali affidare le proprie caparre... mentre immagino che da qualsiasi rivenditore scucire un anticipo sia una impresa terrificante...
1) meno soldi e disinteresse della mia generazione per cose che invece interessavano quella prima
2) una pecora nera fa danni devastanti

Aggiunta: per come è strutturato il mercato della cucine, per come materialmente si crea una cucina, è difficile indicare un prezzo di massima e quindi è difficile che qualcuno immagini quanto può costare. Lo puoi fare con un auto, una casa, di avere un'idea di massima. Scoprire il costo di una cucina è, per la mia esperienza, un piccolo shock. A posteriori è anche ovvio che debba avere un certo prezzo, a priori per niente.

Poi io fatico sempre a generalizzare e penso alla mia situazione (quindi chiaramente ci saranno 10000 persone che non si ritrovano in quanto dico). Tra i nostri amici, io e la mia compagnia siamo tra i pochi che stanno riuscendo a costruirsi una carriera decente qua in Italia. Ma anche noi abbiamo in mente che se si presenta una buona opportunità all'estero, perché no. "Chi più spende meno spende, questa vi dura 20 anni" sono frasi che scivolano addosso: non sono sicuro di essere qui tra 5, che mi importa se il frigo/cucina/ecc ne dura altri quindici. E a maggior ragione, perché mai spendere cifre importanti.

Sulle cucine milanesi :lol: : è curioso perché la mia esperienza è un po' diversa. Molti cucinini (roba da 1,50 per 2,5) nei bilocali, ma già se si guarda ai trilocali io ho in mente stanze perlopiù vivibili.

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#379
Piscinin ha scritto:
Aggiunta: per come è strutturato il mercato della cucine, per come materialmente si crea una cucina, è difficile indicare un prezzo di massima e quindi è difficile che qualcuno immagini quanto può costare. Lo puoi fare con un auto, una casa, di avere un'idea di massima. Scoprire il costo di una cucina è, per la mia esperienza, un piccolo shock. A posteriori è anche ovvio che debba avere un certo prezzo, a priori per niente.
Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.
Piscinin ha scritto:
Sulle cucine milanesi :lol: : è curioso perché la mia esperienza è un po' diversa. Molti cucinini (roba da 1,50 per 2,5) nei bilocali, ma già se si guarda ai trilocali io ho in mente stanze perlopiù vivibili.
Sui trilocali ho trovato cmq cucine piccole, anche rispetto alla mia di Genova che è enorme e quindi avevo un metro di giudizio sfalsato, ma per lo più ho visto cucine non abitabili.
Casa nuova, arredamento nuovo

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#380
Dap ha scritto: Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.
Quello si scopre solo girando un po' su internet o chiedendo. Alla fine si può intuire che Bulthaup o Valcucine sono poco alla portata, Scavolini, Veneta e Arretro3 invece più "umane".
Dap ha scritto:Sui trilocali ho trovato cmq cucine piccole, anche rispetto alla mia di Genova che è enorme e quindi avevo un metro di giudizio sfalsato, ma per lo più ho visto cucine non abitabili.
C'è anche da dire che è vero che esistono case grandi che hanno, in proporzione, una cucina piccola. Ho conoscenti che avevano un salone da 50 mq e una cucina più piccola di 10 mq. Quelle però erano case "vecchie" e abbastanza signorili, dove la cucina era pensata come spazio per i domestici. Che chiaramente non è dovessero stare troppo comodi :lol:

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#381
Dap ha scritto: Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.
se ne è parlato proprio pochi giorni fa.
ai produttori e ai venditori non conviene evidentemente avere questo tipo di comunicazione, fermo restando che ogni venditore è libero di ricaricare quanto crede, per cui alla fine il produttore non ha nessuna (o limitata) capacità di intervenire sul prezzo finale
una delle poche aziende che pubblicizzano il costo al metro lineare è mc, ma poi quando vai a farti fare un preventivo il prezzo è talmente diverso, con tutte le variabili che ci sono, che non capisco proprio al consumatore finale quanto possa essere utile avere a priori una informazione del genere

a mio avviso una cucina va vista dal vivo, toccata e spiegata, non esiste un 'meglio per tutti', te ne accorgi vedendola se è roba raffazzonata o meno, non certo dalle foto su un sito che fanno miracoli;
oltretutto quanto ti può avantaggiare sapere che con il tuo budget puoi permetterti venti diverse marche di cucina, senza averle viste e toccate?
Oltretutto la qualità è anche soggettiva, nel senso che a parità di prezzo certe finiture a me possono sembrare bellissime e a te una cinesata pazzesca

Re: La crisi nel settore cucine

#382
Gina, hai ragione, ma quando sono approdata qui ho scoperto molte cose e letto tanto sulle cucine.
Sicuramente farò un acquisto ben più consapevole rispetto a quello fatto con Aiazzone e conoscendo le marche che sono nel mio budget, qui posso scoprire i pro e i contro di ognuna. Per questo ho bisogno di conoscere cosa è nel mio target e poi andare a toccare con mano. Anche perché oltre a sapere che X non posso permettermela, una volta individuato Y-T-D che invece sono nella mia fascia, posso fare un ulteriore scrematura guardando se i design mi piacciono o meno e arrivo magari a Y e T e vado mirata, se poi dal vivo non mi piacessero, allora passerei alle altre su cui mi sono informata. Tutto qui.

Al di là del mio caso specifico, secondo voi in questi 6 anni, da quando è partita questa discussione, è cambiato qualcosa?
Casa nuova, arredamento nuovo

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#384
Piscinin ha scritto: Poi io fatico sempre a generalizzare e penso alla mia situazione (quindi chiaramente ci saranno 10000 persone che non si ritrovano in quanto dico). Tra i nostri amici, io e la mia compagnia siamo tra i pochi che stanno riuscendo a costruirsi una carriera decente qua in Italia. Ma anche noi abbiamo in mente che se si presenta una buona opportunità all'estero, perché no. "Chi più spende meno spende, questa vi dura 20 anni" sono frasi che scivolano addosso: non sono sicuro di essere qui tra 5, che mi importa se il frigo/cucina/ecc ne dura altri quindici. E a maggior ragione, perché mai spendere cifre importanti.
questo è un tipico profilo da utente di alloggio in affitto ammobiliato. Si tratta di una impostazione che, almeno in Italia, è abbastanza frequente solo in situazioni temporanee... All'italiano medio piace ancora metter radici.
Anche la costruzione di abitazioni "chiavi in mano" stile project (o "contract" come lo chiamano in Italia) non ha ancora molto successo da noi.
You can tell the ideals of a nation by its advertisements

Re: La crisi nel settore cucine

#385
Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.
Esisteva ed esiste ancora invece che un produttore di fascia media vada a fare cucine anche da 30.000 euro e cucine magari bloccate di primissimo prezzo per magari il mercato dell'affitto: ci sta. perfettamente normale. Cucine completamente differenti. Questo aspetto unito alla variabilità estrema della composizione, degli eldom e del top rendono perfettamente inutile classifiche tipo "Arredo3 fascia 2000-8000 Valcucine fascia 10.000 100.000 ... è na cazzata. Danneggia Arredo3 e valcucine, svilisce la figura del rivenditore e PRIMARIAMENTE danneggia fortemente il consumatore che magari esclude a priori un produttore pensandolo carissimo o porcheria ed ignorando che magari per la sua composizione è il più adatto.

Mercato. Numerosissime chiusure di rivenditori e produttori. Abbiamo attraversato crisi enormi anche di catene della gdo oltre alla scomparsa di numerosi produttori.
Il mercato si è stabilizzato con una crescita dei produttori rimasti e con una crescita della gdo rimanente ed anche dei piccoli negozi rimanenti ma non a coprire i livelli precrisi.
A tutt'oggi ci sono importanti crisi nella distribuzione (vedi chateaux d'axe) e taluni nodi in produzione e nel negozio tradizionale che devono venire al pettine
Detto questo al consumatore è sempre importato poco o niente della salute del proprio rivenditore, sia esso ikea o aiazzone ed a tutt'oggi c'è sempre quello che si fa attrarre dal prezzaccio salvo poi portare a casa na m3rda o perdere addirittura l'acconto.

Ecco, l'impressione che ricevo da questo sviluppo di thread è che ci si stia chiedendo se è il momento più o meno opportuno di comprare e qualche "titolo" comprare... un po' come se si chiedesse se è bene comprare Bot o azioni della Fiat in intraday. No: l'arredo non è il Nasdaq... va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita. Questo si deve puntare a fare. Tutto il resto sono cazz@te
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#386
mamma santina ha scritto:Sì, la crisi si è un po' sgonfiata.
No, c'è sempre un bel po' di gente in giro che vende cucine come se fossero peperoni.
Si, e assieme ai venditori di peperoni e patate ci sono sempre più bidonari, gente che non paga la fornitura con la scusa di una vite fuori posto, gente che trova difetti dove non ce ne sono, gente che gira come una trottola facendosi fare pacchi interi di preventivi senza capir nulla di ciò che è stato loro proposto, gente che sa solo guardare al prezzo salvo poi trovarsi cucine montate a metà e poi lasciate lì ...

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Re: La crisi nel settore cucine

#387
qsecofr ha scritto:
Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.
Esisteva ed esiste ancora invece che un produttore di fascia media vada a fare cucine anche da 30.000 euro e cucine magari bloccate di primissimo prezzo per magari il mercato dell'affitto: ci sta. perfettamente normale. Cucine completamente differenti. Questo aspetto unito alla variabilità estrema della composizione, degli eldom e del top rendono perfettamente inutile classifiche tipo "Arredo3 fascia 2000-8000 Valcucine fascia 10.000 100.000 ... è na cazzata. Danneggia Arredo3 e valcucine, svilisce la figura del rivenditore e PRIMARIAMENTE danneggia fortemente il consumatore che magari esclude a priori un produttore pensandolo carissimo o porcheria ed ignorando che magari per la sua composizione è il più adatto.

Mercato. Numerosissime chiusure di rivenditori e produttori. Abbiamo attraversato crisi enormi anche di catene della gdo oltre alla scomparsa di numerosi produttori.
Il mercato si è stabilizzato con una crescita dei produttori rimasti e con una crescita della gdo rimanente ed anche dei piccoli negozi rimanenti ma non a coprire i livelli precrisi.
A tutt'oggi ci sono importanti crisi nella distribuzione (vedi chateaux d'axe) e taluni nodi in produzione e nel negozio tradizionale che devono venire al pettine
Detto questo al consumatore è sempre importato poco o niente della salute del proprio rivenditore, sia esso ikea o aiazzone ed a tutt'oggi c'è sempre quello che si fa attrarre dal prezzaccio salvo poi portare a casa na m3rda o perdere addirittura l'acconto.

Ecco, l'impressione che ricevo da questo sviluppo di thread è che ci si stia chiedendo se è il momento più o meno opportuno di comprare e qualche "titolo" comprare... un po' come se si chiedesse se è bene comprare Bot o azioni della Fiat in intraday. No: l'arredo non è il Nasdaq... va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita. Questo si deve puntare a fare. Tutto il resto sono cazz@te

Solo --> https://youtu.be/xDr7fi1gFco
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

Re: La crisi nel settore cucine

#388
specifico che "due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti. " non l'ho scritto io, ma solo riportato. Lo ha scritto un altro utente in questo topic.
Casa nuova, arredamento nuovo

Re: La crisi nel settore cucine

#389
qsecofr ha scritto:
Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.
Esisteva ed esiste ancora invece che un produttore di fascia media vada a fare cucine anche da 30.000 euro e cucine magari bloccate di primissimo prezzo per magari il mercato dell'affitto: ci sta. perfettamente normale. Cucine completamente differenti. Questo aspetto unito alla variabilità estrema della composizione, degli eldom e del top rendono perfettamente inutile classifiche tipo "Arredo3 fascia 2000-8000 Valcucine fascia 10.000 100.000 ... è na cazzata. Danneggia Arredo3 e valcucine, svilisce la figura del rivenditore e PRIMARIAMENTE danneggia fortemente il consumatore che magari esclude a priori un produttore pensandolo carissimo o porcheria ed ignorando che magari per la sua composizione è il più adatto.

Mercato. Numerosissime chiusure di rivenditori e produttori. Abbiamo attraversato crisi enormi anche di catene della gdo oltre alla scomparsa di numerosi produttori.
Il mercato si è stabilizzato con una crescita dei produttori rimasti e con una crescita della gdo rimanente ed anche dei piccoli negozi rimanenti ma non a coprire i livelli precrisi.
A tutt'oggi ci sono importanti crisi nella distribuzione (vedi chateaux d'axe) e taluni nodi in produzione e nel negozio tradizionale che devono venire al pettine
Detto questo al consumatore è sempre importato poco o niente della salute del proprio rivenditore, sia esso ikea o aiazzone ed a tutt'oggi c'è sempre quello che si fa attrarre dal prezzaccio salvo poi portare a casa na m3rda o perdere addirittura l'acconto.

Ecco, l'impressione che ricevo da questo sviluppo di thread è che ci si stia chiedendo se è il momento più o meno opportuno di comprare e qualche "titolo" comprare... un po' come se si chiedesse se è bene comprare Bot o azioni della Fiat in intraday. No: l'arredo non è il Nasdaq... va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita. Questo si deve puntare a fare. Tutto il resto sono cazz@te
Come ho scritto "due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti. " è una cosa riportata da un altro utente che lo ha scritto in questo topic.
Avendo letto tutto il thread e trovandolo interessante ed essendo fermo a 6 anni fa, mi è semplicemente venuta voglia di capire/sapere se ci sono stati sviluppi in un senso o in un altro. Parallelamente ho spiegato, in poche parole, da cliente, come percepisco la questione "acquisto cucine".
Sono completamente d'accordo con te su questo "va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita" ed è quello che sto cercando di fare.
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