Fabietty ha scritto:Mi han detto Bulthaup crollata da 44 milioni a 1,5...
mi sembra un calo troppo esagerato per essere vero: un marchio come bulthaup non sarebbe sostenibile con questi fatturati. Essendo crucco però ho poca conoscenza del merito.
Moderatore: Steve1973
Fabietty ha scritto:Mi han detto Bulthaup crollata da 44 milioni a 1,5...
1) meno soldi e disinteresse della mia generazione per cose che invece interessavano quella primaqsecofr ha scritto:vero quello che dici ma cla tu hai un bel negozio, tieni marchi "alti" e sei un professionista serio... in pratica quando dici che non vogliono rinunciare al progetto e vogliono comunque essere gratificate eccetera vedi il tuo punto di vista e quando esprimi un "apprezzamento" verso il negozio tradizionale in realtà vedi IMHO solo una parte del mercato.... in realtà io vedo sempre più fette di popolazione che, contrariamente ad una volta, non gliene frega proprio nulla dell'arredamento, del gusto,del progetto... gli basta che costi poco così i soldi avanzati li usano per i-coso di turno e pertanto si buttano sulla GD senza neanche pensarci.cla56 ha scritto:Una cosa interessente in queste richieste é comunque la volontà di non voler rinunciare ad un progetto,ad un'immagine del mobile che comunque possa essere gratificante.
Questo mi fà pensare che ci possono essere ancora buone opportunità per il rivenditore "tradizionale "nei confronti della Grande Distribuazione,l'importante però é che ciò si riesca a comunicare.
Penso sia di ieri o l'altro ieri un utente che chiedeva se qualcuno aveva mai sentito parlare di Veneta... cacchio sarà il 3° cuciniere italiano per fatturato e non scende sicuramente sotto il bronzo per rompimento pubblicitario e, evidentemente, nonostante tutto, tanti non lo conoscono....
Vedo inoltre una certa insofferenza verso il rivenditore tradizionale che troppo spesso non è trasparente e che troppo spesso è assolutamente impreparato ed a volte usa pure metodi di vendita aggressivi... purtroppo 1 rivenditore "mascalzone" rovina la faccia a mezza piazza e paradossalmente un Aiazzone che bidona migliaia di clienti fa più male al rivenditore tradizionale che alla GD tant'è che ultimamente nel semilavorato si parla sempre più spesso di MC, di LeroyMarlen, di Ikea come se fossero un po' le uniche realtà che vendono (... che poi non è vero tant'è che ci sono anche cali di fatturato pure li...) e sono visti dai consumatori come "porti sicuri" ai quali affidare le proprie caparre... mentre immagino che da qualsiasi rivenditore scucire un anticipo sia una impresa terrificante...
Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.Piscinin ha scritto:
Aggiunta: per come è strutturato il mercato della cucine, per come materialmente si crea una cucina, è difficile indicare un prezzo di massima e quindi è difficile che qualcuno immagini quanto può costare. Lo puoi fare con un auto, una casa, di avere un'idea di massima. Scoprire il costo di una cucina è, per la mia esperienza, un piccolo shock. A posteriori è anche ovvio che debba avere un certo prezzo, a priori per niente.
Sui trilocali ho trovato cmq cucine piccole, anche rispetto alla mia di Genova che è enorme e quindi avevo un metro di giudizio sfalsato, ma per lo più ho visto cucine non abitabili.Piscinin ha scritto:
Sulle cucine milanesi: è curioso perché la mia esperienza è un po' diversa. Molti cucinini (roba da 1,50 per 2,5) nei bilocali, ma già se si guarda ai trilocali io ho in mente stanze perlopiù vivibili.
Quello si scopre solo girando un po' su internet o chiedendo. Alla fine si può intuire che Bulthaup o Valcucine sono poco alla portata, Scavolini, Veneta e Arretro3 invece più "umane".Dap ha scritto: Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.
C'è anche da dire che è vero che esistono case grandi che hanno, in proporzione, una cucina piccola. Ho conoscenti che avevano un salone da 50 mq e una cucina più piccola di 10 mq. Quelle però erano case "vecchie" e abbastanza signorili, dove la cucina era pensata come spazio per i domestici. Che chiaramente non è dovessero stare troppo comodiDap ha scritto:Sui trilocali ho trovato cmq cucine piccole, anche rispetto alla mia di Genova che è enorme e quindi avevo un metro di giudizio sfalsato, ma per lo più ho visto cucine non abitabili.
se ne è parlato proprio pochi giorni fa.Dap ha scritto: Lo capisco, per puntualizzare io sto chiedendo il contrario, ovvero il prezzo minimo, di partenza. Tipo X non fa cucine al di sotto dei 10k per 3mt lineari - Y parte da 2000k per 3mt lineare.
questo è un tipico profilo da utente di alloggio in affitto ammobiliato. Si tratta di una impostazione che, almeno in Italia, è abbastanza frequente solo in situazioni temporanee... All'italiano medio piace ancora metter radici.Piscinin ha scritto: Poi io fatico sempre a generalizzare e penso alla mia situazione (quindi chiaramente ci saranno 10000 persone che non si ritrovano in quanto dico). Tra i nostri amici, io e la mia compagnia siamo tra i pochi che stanno riuscendo a costruirsi una carriera decente qua in Italia. Ma anche noi abbiamo in mente che se si presenta una buona opportunità all'estero, perché no. "Chi più spende meno spende, questa vi dura 20 anni" sono frasi che scivolano addosso: non sono sicuro di essere qui tra 5, che mi importa se il frigo/cucina/ecc ne dura altri quindici. E a maggior ragione, perché mai spendere cifre importanti.
...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
Si, e assieme ai venditori di peperoni e patate ci sono sempre più bidonari, gente che non paga la fornitura con la scusa di una vite fuori posto, gente che trova difetti dove non ce ne sono, gente che gira come una trottola facendosi fare pacchi interi di preventivi senza capir nulla di ciò che è stato loro proposto, gente che sa solo guardare al prezzo salvo poi trovarsi cucine montate a metà e poi lasciate lì ...mamma santina ha scritto:Sì, la crisi si è un po' sgonfiata.
No, c'è sempre un bel po' di gente in giro che vende cucine come se fossero peperoni.
qsecofr ha scritto:...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
Esisteva ed esiste ancora invece che un produttore di fascia media vada a fare cucine anche da 30.000 euro e cucine magari bloccate di primissimo prezzo per magari il mercato dell'affitto: ci sta. perfettamente normale. Cucine completamente differenti. Questo aspetto unito alla variabilità estrema della composizione, degli eldom e del top rendono perfettamente inutile classifiche tipo "Arredo3 fascia 2000-8000 Valcucine fascia 10.000 100.000 ... è na cazzata. Danneggia Arredo3 e valcucine, svilisce la figura del rivenditore e PRIMARIAMENTE danneggia fortemente il consumatore che magari esclude a priori un produttore pensandolo carissimo o porcheria ed ignorando che magari per la sua composizione è il più adatto.
Mercato. Numerosissime chiusure di rivenditori e produttori. Abbiamo attraversato crisi enormi anche di catene della gdo oltre alla scomparsa di numerosi produttori.
Il mercato si è stabilizzato con una crescita dei produttori rimasti e con una crescita della gdo rimanente ed anche dei piccoli negozi rimanenti ma non a coprire i livelli precrisi.
A tutt'oggi ci sono importanti crisi nella distribuzione (vedi chateaux d'axe) e taluni nodi in produzione e nel negozio tradizionale che devono venire al pettine
Detto questo al consumatore è sempre importato poco o niente della salute del proprio rivenditore, sia esso ikea o aiazzone ed a tutt'oggi c'è sempre quello che si fa attrarre dal prezzaccio salvo poi portare a casa na m3rda o perdere addirittura l'acconto.
Ecco, l'impressione che ricevo da questo sviluppo di thread è che ci si stia chiedendo se è il momento più o meno opportuno di comprare e qualche "titolo" comprare... un po' come se si chiedesse se è bene comprare Bot o azioni della Fiat in intraday. No: l'arredo non è il Nasdaq... va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita. Questo si deve puntare a fare. Tutto il resto sono cazz@te
Come ho scritto "due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti. " è una cosa riportata da un altro utente che lo ha scritto in questo topic.qsecofr ha scritto:...cominciamo col dire che questo non può essere assolutamente vero. Ci possono essere differenze magari di un 10% ma qua stiamo parlando di 2 cucine palesemente assolutamente diverse.Dap ha scritto:
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic: due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
Esisteva ed esiste ancora invece che un produttore di fascia media vada a fare cucine anche da 30.000 euro e cucine magari bloccate di primissimo prezzo per magari il mercato dell'affitto: ci sta. perfettamente normale. Cucine completamente differenti. Questo aspetto unito alla variabilità estrema della composizione, degli eldom e del top rendono perfettamente inutile classifiche tipo "Arredo3 fascia 2000-8000 Valcucine fascia 10.000 100.000 ... è na cazzata. Danneggia Arredo3 e valcucine, svilisce la figura del rivenditore e PRIMARIAMENTE danneggia fortemente il consumatore che magari esclude a priori un produttore pensandolo carissimo o porcheria ed ignorando che magari per la sua composizione è il più adatto.
Mercato. Numerosissime chiusure di rivenditori e produttori. Abbiamo attraversato crisi enormi anche di catene della gdo oltre alla scomparsa di numerosi produttori.
Il mercato si è stabilizzato con una crescita dei produttori rimasti e con una crescita della gdo rimanente ed anche dei piccoli negozi rimanenti ma non a coprire i livelli precrisi.
A tutt'oggi ci sono importanti crisi nella distribuzione (vedi chateaux d'axe) e taluni nodi in produzione e nel negozio tradizionale che devono venire al pettine
Detto questo al consumatore è sempre importato poco o niente della salute del proprio rivenditore, sia esso ikea o aiazzone ed a tutt'oggi c'è sempre quello che si fa attrarre dal prezzaccio salvo poi portare a casa na m3rda o perdere addirittura l'acconto.
Ecco, l'impressione che ricevo da questo sviluppo di thread è che ci si stia chiedendo se è il momento più o meno opportuno di comprare e qualche "titolo" comprare... un po' come se si chiedesse se è bene comprare Bot o azioni della Fiat in intraday. No: l'arredo non è il Nasdaq... va comprato un arredo appagante, spiegato bene, montato bene e deve durarci il più possibile e festa finita. Questo si deve puntare a fare. Tutto il resto sono cazz@te