simo19691 ha scritto:onestamente da madre capisco come possa sentirsi un genitore

bhè, ma dipenden anche dalla storia familiare..... io non vivo più con i miei da quando avevo 16 anni che me ne sono partito da solo per l'America... dovrebbero esserci abituati
comunque, mi sento francamente in imbarazzo... dal mi punto di vista, ovviamente, vorrei essere accettato anche per le mie scelte. Da un altro punto di vista, però, mi rendo conto che la vita ruota intorno all'istinto di conservazione e quindi capisco chi ha paura e reagisce in modo brusco.
Però, diamine, è possibile che non ci si renda conto che dietro alla scelta c'è una persona? Non è mica facile organizzare una vita nuova nei ritagli di tempo... e se questi ritagli diventano insopportabili, è veramente logorante, sia fisicamente che psicologicamente... com'è possibile che non lo si capisca e non si scelga di fare buon viso a cattivo gioco?
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