Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#16
diciamo la verità su... la cappa senza il tubo non serve a un tubo! :P e anzi anche nel caso delle cappe con il tubo spesso e volentieri per vari motivi è sempre un "carnevale"!
ben vengano quando non c'è altra soluzione... ma altrimenti... :?
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#17
myfriend ha scritto:Coolors ...... :roll:
Dai, su. :)
Penso che Elise volesse solo fare una battuta. :wink:
Grazie per il link, poi me lo guardo con più calma, qui in zona ci sono alcune Casaclima in costruzione e non sapevo non si potesse prevedere la cappa aspirante. Quindi i costruttori non potranno consegnare la casa con il foro-cappa, è corretto? Altrimenti non sarebbe in classe A.

Guarda My, se c'è una cosa che mi fà profondamente incazz@re è proprio che si permette di costruire dietrologia (anche scherzando) su quanto scrivo perchè insinuando interessi particolari di parte, mi offende.

Per me può andare anche a quel paese (mi trattengo, visto che mi ritengo un signore e evidentemente il soggetto in questione è una signora).

Per il resto anche la ruota era uno strumento conosciuto, l'han scoperto i sumeri e al tempo era piu' o meno cosi

Immagine


Nel frattempo si è un pò evoluta come invenzione, o sbaglio?

Piccolo inciso. La Falmec non è un pinco pallo qualsiasi, nella sua storia ha già prodotto migliorie importanti che sono state toccate con mano dagli utenti, tutte ampiamente dimostrate prima di metterle sul mercato.

Mi dà anche fastidio dover far l'avvocato di un'azienda che non mi è mai stata particolarmente simpatica (piu' che altro per motivi di rapporti commerciali che tecnici) ma che è stata:

- fra le prime a produrre cappe in acciaio antimpronta (Fasteel)
- fra le prime a produrre cappe con sistemi a basso inquinamento di rumore (progetto NRS® Noise Reduction System realizzato in collaborazione con un docente di Ingegneria Aereospaziale all’Università di Padova)
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#20
ripeto, quella sulla sponsorizzazione da parte di Falmec era una battuta... con tanto di faccina. Mi spiace sia stata presa sul serio, non era mia intenzione.
vorrei però far notare che tanto scaldarsi potrebbe (erroneamente) far pensare ad una coda di paglia, ma ognuno reagisce come crede.

comunque resta il fatto che anche una cappa con una portata di soli 180 m3 /ora processa 50 litri di aria al secondo. Quantità simili non sono gestibili efficacemente da un sistema di ionizzazione domestico. Per efficacia intendo una capacità di eliminare/intrappolare almeno la metà delle particelle attive in transito (una buona cappa con filtri arriva oltre il 90%).
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#21
elise ha scritto:Ricordo infine che gli ionizzatori hanno il brutto vizio di rilasciare ozono, gas estremamente aggressivo e tossico per l'uomo.
Alla faccia della vita più salutare :mrgreen:

Penso che nella vita sia utile aggiornarsi perchè altrimenti si rischia di rimanere "indietro" e di divulgare notizie fasulle.

Il problema del rilascio di ozono degli ionizzatori è un problema obsoleto.

Una delle qualità degli ionizzatori di ultima generazione consiste nel riuscire a generare efficacemente ionizzazione emettendo bassissime quantità di ozono in maniera controllata per la tutela assoluta delle persone a tal punto che le unità di ionizzazione sono presenti all'interno dei piu' importanti presidi ospedalieri http://www.periso.ch/files/brochures/it ... _small.pdf.

Ah, la società produttrice del sistema a ionizzazione "pulito" del link che ho postato è Svizzera, collabora con i piu' importanti Istituti Universitari europei, è certificata ISO 9001:2008 e vende già da tempo i propri sistemi a ionizzazione a presidi ospedalieri.

elise ha scritto:comunque resta il fatto che anche una cappa con una portata di soli 180 m3 /ora processa 50 litri di aria al secondo. Quantità simili non sono gestibili efficacemente da un sistema di ionizzazione domestico. Per efficacia intendo una capacità di eliminare/intrappolare almeno la metà delle particelle attive in transito (una buona cappa con filtri arriva oltre il 90%).
Ho l'impressione che, anche in questo caso, le tue conoscenze dei sistemi a ionizzazione di nuova generazione siano obsolete se non nulle.
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#22
a parte che argomentare con una brochure pubblicitaria svizzera non è il massimo della scientificità, ma pure loro nello schema proposto integrano la ionizzazione ad un sistema di filtraggio meccanico per il particolato, lasciando agli ionizzatori il compito di aggredire virus e batteri con i radicali liberi generati (roba comunque molto salutare....).
in quel sistema poi c'è un controllo di tipo lambda per l'ozono (gli ionizzatori si stabilizzano nell'attività al livello di ozono ritenuto tollerabile), cosa difficilmente gestibile in una cappa, oltre che inutile (le cappe devono togliere l'odore di cavolo lesso, mica debellare la SARS).
un altro particolare interessante della ionizzazione è che le particelle che vengono ionizzate tendono ad attaccarsi a ciò che trovano, tipo pareti, tendaggi, mucose, polmoni, ecc., quindi le particelle ionizzate che escono dalla cappa non sono per niente simpatiche.

Personalmente, pur con i suoi limiti, preferisco un bel sistema filtrante meccanico con in più i carboni attivi; però sono ignorante, poco aggiornato e sicuramente mi sfugge qualcosa... :D
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#23
Che strano, d'un colpo sento rumore di unghie che cercano di aggrapparsi sugli specchi...

Ho proprio paura che a pinco pallo elise manchi qualcosa visto che dietro a quella brochure ci sono le certificazioni europee (non pinco pallo) dei più importanti istituti scentifici e universitari europei fra cui, ho scoperto, anche quello di Padova.

Non si posiziona una tecnologia del genere in ospedale a caso, ricordando che ospedale vuol dire non solo corsie ma laboratori di analisi e altri reparti dove ho paura che odore e batteri siano peggiori che in cucina.

Ps1: devo approfondire la cosa ma al 99% e' proprio l'azienda della brochure a fornire la tecnologia a Falmec

Ps2: giusto x metter definitivamente una pietra sopra a questa discussione, la coda di paglia ce l'avra' tua sorella (o qualche tuo altro parente prossimo), di certo non io. Giusto per sgombrare anche questo dubbio.

Ps3: nel mio piccolo laboratorio realizziamo anche cappe decorate per cui Falmec e', per me, un concorrente. Pensa che felice sono a parlarne bene ... :?
In virtu' di questo, pensa quanto insulsa (per non dire altro) e' stata la tua prima pseudo 'battuta'...
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#24
Coolors, smorziamo i toni... e restiamo sull'argomento cappe che interessa di più chi legge :wink:

cerco di spiegare a cosa serve una cappa da cucina: in una frase si tratta di impedire che le fumane vadano in giro per l'ambiente.

le fumane sono composte principalmente da tre tipi di elementi: le particelle solide a temperatura ambiente (grassi e polveri da fumi), gli odori (gassosi) e il vapore acqueo/umidità.

Premesso che ad oggi con una cappa a ricircolo l'umidità non si riesce a gestire in modo efficace, l'obiettivo di una cappa a ricircolo è di trattenere grassi, polveri e odori.

Batteri, virus, muffe, spore, fumo di sigaretta, radon, tallio, kriptonite NON sono elementi di primaria importanza per una cappa da cucina, anche se possono essere oggetto di trattamento (anche in ambito domestico) in un impianto di climatizzazione (dove magari gestire anche l'umidità).

Ripetendomi, la cappa deve lottare contro il fritto e i broccoli, non contro peste suina e aviaria. Ecco il mio collegamento alle strategie di marketing che distolgono l'attenzione dalla funzione principale per evidenziare effetti accessori o (in altri casi) per proporre le cappe come elementi di arredo e illuminazione.
Ci si può inventare qualsiasi funzione accessoria (tipo anche la tristemente nota cappa climatizzata acchiappaincentivi) ma l'obiettivo deve restare quello di trattenere quanto proviene da piano cottura, grill, friggitrice e affini.
Nota bene: sottolineo trattenere e non far precipitare al più presto (come fa invece il sistema da te linkato). La differenza non è banale: in una cappa ci sono a disposizione poche decine di cm prima di "sparare" nuovamente l'aria nell'ambiente e se non si trattengono le particelle subito, queste ricadono sull'utilizzatore e la zona cottura, con un effetto opposto a quello desiderato. A questo mi riferivo quando parlavo della necessità di "trattare" 50 litri al secondo di aria.

Riassumendo quindi un sistema ionizzante:
- presenta una soluzione ad un problema che non è quello che devono risolvere le cappe da cucina
- non "cattura" le particelle ionizzate ma le fa precipitare
- non "lega" i composti gassosi, principali portatori di odore
- genera (poco) ozono, gas irritante e altamente tossico

niente male per un prodotto innovativo...
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#25
elise ha scritto:Coolors, smorziamo i toni... e restiamo sull'argomento cappe che interessa di più chi legge :wink:

cerco di spiegare a cosa serve una cappa da cucina: in una frase si tratta di impedire che le fumane vadano in giro per l'ambiente.

le fumane sono composte principalmente da tre tipi di elementi: le particelle solide a temperatura ambiente (grassi e polveri da fumi), gli odori (gassosi) e il vapore acqueo/umidità.

Premesso che ad oggi con una cappa a ricircolo l'umidità non si riesce a gestire in modo efficace, l'obiettivo di una cappa a ricircolo è di trattenere grassi, polveri e odori.

Batteri, virus, muffe, spore, fumo di sigaretta, radon, tallio, kriptonite NON sono elementi di primaria importanza per una cappa da cucina, anche se possono essere oggetto di trattamento (anche in ambito domestico) in un impianto di climatizzazione (dove magari gestire anche l'umidità).

Ripetendomi, la cappa deve lottare contro il fritto e i broccoli, non contro peste suina e aviaria. Ecco il mio collegamento alle strategie di marketing che distolgono l'attenzione dalla funzione principale per evidenziare effetti accessori o (in altri casi) per proporre le cappe come elementi di arredo e illuminazione.
Ci si può inventare qualsiasi funzione accessoria (tipo anche la tristemente nota cappa climatizzata acchiappaincentivi) ma l'obiettivo deve restare quello di trattenere quanto proviene da piano cottura, grill, friggitrice e affini.
Nota bene: sottolineo trattenere e non far precipitare al più presto (come fa invece il sistema da te linkato). La differenza non è banale: in una cappa ci sono a disposizione poche decine di cm prima di "sparare" nuovamente l'aria nell'ambiente e se non si trattengono le particelle subito, queste ricadono sull'utilizzatore e la zona cottura, con un effetto opposto a quello desiderato. A questo mi riferivo quando parlavo della necessità di "trattare" 50 litri al secondo di aria.

Riassumendo quindi un sistema ionizzante:
- presenta una soluzione ad un problema che non è quello che devono risolvere le cappe da cucina
- non "cattura" le particelle ionizzate ma le fa precipitare
- non "lega" i composti gassosi, principali portatori di odore
- genera (poco) ozono, gas irritante e altamente tossico

niente male per un prodotto innovativo...
1. io non smorzo nessun tono, soprattutto se mi si pestano i piedi. Non sono abituato a fare insinuazioni su altri utenti e NON voglio che ne vengano fatte a me, chiaro? Spero che la tua conoscenza dell'italiano ti permetta di comprendere questo concetto molto chiaro e semplice. Se non l'hai capito chiaramente, quando si commette un errore, c'è un unico modo per smorzare davvero i toni.

2. Tu, l'hai analizzato il sistema inonizzante della Falmec (e probabilmente della Periso) per poter affermare che non faccia quello che affermi???

Immagino di no, quando l'avrai fatto allora ne riparleremo. Scrivi solo per informazioni vecchie.

Di per certo rimane che lo stesso sistema viene usato in ospedale dove il problema delle
1. particelle che precipiterebbero
2. degli odori
3. della pericolosità delle particelle di ozono
sono nettamente piu' sentiti che nea cusina dea sciura Maria.

Mi riprometto, appena ne avrò modo, di dare maggiori ragguagli "aggiornati" e non legati a vecchi concetti.
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#26
aspetto ragguagli con trepidazione... e magari pure i dettagli sulle certificazioni ottenute.
Mi permetto di ricordarti poi che il concetto scientifico non è mai "vecchio", casomai è l'aspetto tecnologico ad essere aggiornabile.
Nel frattempo continuo a far riferimento alla tecnologia Plasmacluster di Sharp (aziendina di oltre 60 mila dipendenti, leader nel mercato mondiale degli ionizzatori e che investe in R&D qualcosina in più di Periso).

per il resto... nell'italiano che conosco esiste un termine che pare a te indigesto: "sarcasmo" :D :D :D
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#27
elise ha scritto:aspetto ragguagli con trepidazione... ti ricordo che il concetto scientifico non è mai "vecchio", casomai è l'aspetto tecnologico ad essere aggiornabile.
Non entro nel merito perché non sono in grado, credo però che sovente le due questioni vengano purtroppo confuse nell'uso comune.
L'aspetto "scientifico" è da ricercarsi in un determinato approccio "metodologico" mentre l'aspetto tecnologico attiene al contenuto.
Pertanto un'affermazione può essere scientificamente corretta quantunque non aggiornata tecnologicamente.
Altrimenti non avrebbe ragione d'essere l'intera storia della scienza, la quale progredisce se, rispettando il metodo, ciascuno degli scienziati apporta qualche contenuto nuovo.
Ho capito bene?

Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#28
myfriend ha scritto:
elise ha scritto:aspetto ragguagli con trepidazione... ti ricordo che il concetto scientifico non è mai "vecchio", casomai è l'aspetto tecnologico ad essere aggiornabile.
Non entro nel merito perché non sono in grado, credo però che sovente le due questioni vengano purtroppo confuse nell'uso comune.
L'aspetto "scientifico" è da ricercarsi in un determinato approccio "metodologico" mentre l'aspetto tecnologico attiene al contenuto.
Pertanto un'affermazione può essere scientificamente corretta quantunque non aggiornata tecnologicamente.
Altrimenti non avrebbe ragione d'essere l'intera storia della scienza, la quale progredisce se, rispettando il metodo, ciascuno degli scienziati apporta qualche contenuto nuovo.
Ho capito bene?
myfriend! :shock:
tu mi stupisci sempre! :D
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Re: NORMATIVA CAPPE FILTRANTI

#30
myfriend ha scritto:@lariosto: e perché mai? :roll:
Ho scritto qualche ç#§*@£%& :?: :oops:
no sfottevo solo! :lol: :lol: :lol:
cmq hai ragione: scienza e tecnologia sono ovviamente diversi ed inconfondibili.
in questo caso si parla senza dubbio di tecnologia. la si può usare e sfruttare oppure si può venir sfruttati dalla stessa alimentando una specie di circolo vizioso! è una specie di fede insomma... :roll:

edit:
bentrovata! :D
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