Claudia71 ha scritto:Grazie fabietty

e' in alluminio, se riesco a capire come fare inserisco domani qualche foto. Poi mi toglierò la curiosità di capire perché uno dovrebbe esprimere insoddisfazione, inventandosi tutto. Ci vuole una bella fantasia,
personalmente penso che si tenda a proiettare sugli altri il proprio modo di essere.
aspettando qualche altro parere tecnico, visto che hai scomodato il termine "proiettare", proiettiamo.
cosa proietta la tua cucina?
soldi.
dietro ci sarà un architetto.
a scanso di equivoci, gli architetti sono uomini e donne, e come tali,
non sono tutti ugali.
questo è un architetto omologato, parquet, rigorosamente rovere a correre chiaro, forse qualcuno ti avrà suggerito di non metterlo in cucina, ma il diktat di adesso sostiene che si fa così.
valcucine, sicuramente uno dei brand più prestigiosi: come vuoi farla se non bianca? anzi, hai "osato" nel top scuro.
pensile aerius, o forse quell'altro, da qui non distinguo, tanto costano tutti e due l'ira del signore.
proprio la val che per forza deve strappare il commento: perfetta nella sua semplicità. magari qualcuno che ha studiato di più si slancia in un commento ulteriore, un po' come Fantozzi che citava "l'occhio, l'occhio della madre....

"
ma qualcosa è andato storto.
chi di cucine ne sa più di me, ti ha già suggerito che molto probabilmente la colpa non è della valcucine, ma qui non mi ci addentro.
al povero montatore torturato da artrite reumatoide/tunnel carpale, un pensiero affettuoso.
personalmente sono lontanissima da Lietta quanto ad abilità pratica nel montaggio di cucine/cabine armadio, diciamo che sono in grado di montare le sorpresine degli ovetti kinder ( si sa mai che un giorno decida di avere dei bimbi, intanto mi alleno), ma perfino io sarei in grado di registrare un'anta, magari non complicatissima, avendolo visto fare.
e allora, qual è il problema?
quella cucina non è nata per essere usata: l'hai detto tu che è sottoutilizzata, e che la trattate coi guanti bianchi.
chi ha due servizi di piatti in cucina e li usa tutti e due?
io, per esempio. uno è un normale bonne china, l'altro mi piace un casino, bitossi bouquet.
quest'ultimo, dopo averlo comprato, mi sono accorta che è alquanto delicato: non ho scritto per lamentarmi della bitossi, lo uso con grande soddisfazione (è proprio bello), quando sarà rovinato ne comprerò un altro, magari diverso.
però lo uso, e me lo sono scelto io
e già che ci siamo, cosa proietta la tua cucina?
la sua inutilità: non è nata per essere usata, ma per essere mostrata agli amici, che pure loro non ne sono contenti: le serate passate a lamentarsi su come il prodotto ci ha tutti deluso.
quel cestone: piange, manifesta il suo disagio, nell'unico modo che può fare, restando a bocca aperta, in una muta protesta: non era nato per essere aperto 3-4 volte in 6 mesi, era nato per essere usato, e neanche coi guanti bianchi.
un po' come quelli che escono la sera con una gnocca spaziale, poi salta fuori che hai provato a sfiorarle la mano, ma aveva appena fatto la ricostruzione, i capelli no perché sono a rischio le extension, baciarla....a parte il trucco, ma bisogna vedere se ti piace baciare il silicone, e se proprio proprio dovesse scapparci qualcosa, per carità, limitiamoci a un lavoro aerobio!
prova ad usarlo, quel cestone. magari anche qui è l'uso che sviluppa l'organo.
o magari si spacca del tutto, ma almeno per qualche volta avrà fatto quel che doveva.
casomai ti fosse sfuggito il senso del mio intervento, te lo esplicito in poche parole: perché hai comprato una cucina così costosa se non la usi?
perché ho fatto questo intervento? autorizzata dalle tue considerazioni.
piaciuto il giochino delle proiezioni? a me sì, buona giornata!