Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#16
giramondo75 ha scritto:peppe, la tua presunzione non ti consente di capire che io sto parlando del mio lavoro. ma una risposta di questo tipo dovevo aspettarmela da un rivenditore, mentre certe valutazioni si fanno sui tavoli giusti.

spesso non basta valutare un argomento, bisognerebbe avere la capacità di valutare il modo con cui si valuta un argomento.
Sei un mobiliere?
Lascia perdere forma e modalità, la sostanza è che parli pensando di conoscere la complessità dell'argomento (solo perchè hai girato 400 mobilieri) ignorando o non conoscendo le difficoltà della tua proposta, ma non te ne faccio una colpa, rappresenti la media nazionale. :roll:
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Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#17
Peppezi ha scritto:
giramondo75 ha scritto:peppe, la tua presunzione non ti consente di capire che io sto parlando del mio lavoro. ma una risposta di questo tipo dovevo aspettarmela da un rivenditore, mentre certe valutazioni si fanno sui tavoli giusti.

spesso non basta valutare un argomento, bisognerebbe avere la capacità di valutare il modo con cui si valuta un argomento.
Sei un mobiliere?
Lascia perdere forma e modalità, la sostanza è che parli pensando di conoscere la complessità dell'argomento (solo perchè hai girato 400 mobilieri) ignorando o non conoscendo le difficoltà della tua proposta, ma non te ne faccio una colpa, rappresenti la media nazionale. :roll:
non sai tu quello di cui parli, te lo assicuro.
Ultima modifica di giramondo75 il 13/09/13 11:24, modificato 1 volta in totale.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#19
giramondo75 ha scritto:g@coolors ho ben presente la mole dei listini. anche qui, con i software e il web e un tool di configurazione tutto questo sparisce. hai mai visto un listino di un audi o mercedes? pieno di vincoli, esclusioni precisazioni tra optional e altro....eppure é cosi facile configurarsi l'auto dal loro sito. tutto si risolve con un'adeguata progettazione del tool. ovvio che puoi farti la tua idea, poi magari il rivenditore te.la smonta e ti propone tutt'altro. a questi accade anche.oggi, anche qui sul forum.
Il mio catalogo listino (molto molto piccolo se confrontato coi tomi dei produttori di cucine) è scaricabile on line. Scaricabili on line ci sono 23.000.000 di possibili file per realizzazioni su misura.
A tutti i miei distributori, dò un'indicazione di prezzo di vendita da dare ai rivenditori perchè trovo giusto ci sia un prezzo "consigliato di vendita". Non accetto svaccamenti di roba venduta al costo solo per far casino (non ci crederete ma nel settore eldom è abbastanza la prassi), ho eliminato clienti perchè ci sia un filo logico di prezzo. A tutti i privati che mi chiamano per prezzi follemente alti fatti da alcuni rivenditori cerco di fornire altri riferimenti.

Sinceramente, da piccolo produttore, penso di non poter decidere io un prezzo e imporre ai rivenditori la loro politica di vendita (ognuno è padrone a casa sua). Un'indicazione chiara di un prezzo consigliato però la dò (con un range che può variare entro certi limiti) e se trovo rivenditori che vanno parecchio fuori (in alto o in basso) rispetto a quel range mi muovo per far capire loro che non và bene, nel caso persistano dove posso chiudo i rapporti.

Trovo giusto che ci sia trasparenza ma dall'altra parte penso che ci debba esser da parte del privato maggior rispetto del lavoro altrui, purtroppo ormai molte persone pensano di sapere solo avendo superficialmente approcciato a un settore/prodotto.

Permettimi, ma io mai e poi mai mi arrogherei (come hai fatto tu affermando che gestire un listino di un cuciniere sia come gestire quello di una concessionaria, NON E' COSI, fattene una ragione) di esprimere giudizi su quello che può o non può fare un operatore senza aver fatto il suo lavoro per un tempo decente a farmelo conoscere appieno.

In realtà, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, auspico anch'io che ci sia piu' trasparenza da parte di molti rivenditori esattamente come auspico che ci siano privati un pò piu' rispettosi del lavoro altrui.
Ultima modifica di coolors il 13/09/13 11:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#20
coolors ha scritto:
In realtà, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, auspico anch'io che ci sia piu' trasparenza da parte di molti rivenditori esattamente come auspico che ci siano privati un pò piu' rispettosi del lavoro altrui.
Oltre a quotare il resto, il punto è quello. Trasparenza si, tutti d'accordo. Pensare di imporre un prezzo in un libero mercato è una stupidaggine. PUNTO. Ogni negozio ha i suoi propri costi e quindi gestisce al meglio i propri ricarichi. Al cliente la scelta di premiare o non premiare il rivenditore trasparente, preparato o il rivenditore scontista. Il resto è chiacchera da BAR.
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#21
Che i mobilieri possono essere arcaici ci può stare e dovranno pure aggiornarsi.

Giramondo75 per ciò che ha scritto è ignorante oppure presuntuoso.

Ma ciò che mi ha stupito di più è lietta, perché penso che un listino di cucine lo abbia visto ed essendo progettista sa quanti e quali vincoli/problemi ci sia a comporre una cucina.

Poi, con gli schemi mentali attuale di mobiliere (quale sono), sono favorevolissimissimo alla pubblicazione online dei listini delle aziende.




ps poi qualcuno mi spieghi come si fa a indicare quali sono le marche che rientrano in questa catalogazione:
giramondo75 ha scritto:ovviamente un'impostazione del genere funzionerebbe su cucine di fascia medio/bassa o media, perché credo che sull'alto di gamma sia corretto mantenere l'impostazione attuale, perché il target forse richiede un approccio diverso, più di nicchia.
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#22
Il prezzo imposto e' impossibile da praticare in un libero mercato.

Non esiste nessuna legge che può impedire al furbo di turni di violare l'accordo. E i produttori mai e poi mai si sognerebbero di vigilare.

IKEA e' diverso essendo un franchising.

Il rivenditore può solo cercare di differenziarsi proponendo la sua professionalità. È l'unica (nonché fondamentale) cosa che lo differenzia dagli altri.

Il prezzo, se capisco le esigenze del cliente e riesco ad accontentarlo in tutto e per tutto, passa non in secondo piano, ma di più.

Se il problema e' quello di capire più o meno il costo di una determinata cucina nel proprio ambiente, lo si può risolvere in 10 minuti, senza bisogno di studiarsi tomi ed enciclopedie....

Poi certo se si va ad approfondire il discorso e' diverso. Però perché mettersi a studiare ore e ore un listino, quando c'è una persona che lo conosce bene e può farti risparmiare tempo e denaro?

Se poi lo scopo e' fare confronti fra aziende diverse, allora e' proprio impossibile per un cliente, perché è' difficile anche per noi che siamo del mestiere. Le variabili da "incrociare" sono troppe.

Solo una cosa e' sicura (per la mia esperienza): prodotto identico = prezzo identico, altrimenti non si sta sul mercato. È che è difficile confrontare prodotti tra loro se non si va a montarli/toccarli con mano. Per valutare la qualità di un mobile, le schede tecniche arrivano fino a un certo punto. Poi bisogna vedere sul campo.
Ci sono aziende che cambiano ferramenta di continuo. La cucina di oggi, può non essere la stessa di quella del mese prossimo.....
I fornitori delle ante possono cambiare dall'oggi al domani!! La stessa identica anta oggi e' fatta bene, tra due tre mesi fa schifo!!!!
Sono cose che succedono tutti i giorni da tutti i produttori!!
Arredo 3 tanto per non fare nomi ha fatto sparire dalle schede tecniche il truciolare idrorepellente. Vuol dire che ha cambiato la produzione...
Queste cose non vengono dette neanche al rivenditore....

Come fa un privato a valutare da un pezzo di carta o da un "tool"

Chi fa rendering poi, e' meglio che pensi al suo lavoro.... :wink:
ALLEGRI

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#24
allegri ha scritto: Poi certo se si va ad approfondire il discorso e' diverso. Però perché mettersi a studiare ore e ore un listino, quando c'è una persona che lo conosce bene e può farti risparmiare tempo e denaro?
Perché il rivenditore conosce bene il listino, ma non le esigenze del cliente.
Ho pensato e ripensato alla mia cucina molte volte, cambiando la composizione e la disposizione dei mobili.
Ogni volta che mi veniva un'idea diversa, sinceramente mi sentivo in colpa a tornare dal rivenditore e dirgli "scusa, se qui tolgo un pensile e qui aggiungo due basi, di quanto cambia il prezzo? E se cambio la finitura? E se aggiungo qualche anta in vetro?"
Se l'avessi fatto a ogni nuova idea, il rivenditore mi avrebbe - giustamente - mandato a quel paese in breve tempo.

La conseguenza è che, per pudore, spesso non sono tornata dal rivenditore a presentare le mie nuove idee: mi sono semplicemente rivolta a un altro rivenditore a cui consegnavo direttamente il mio nuovo progetto (fatto da me: ebbene sì, non sono un arredatore ma so contare i quadretti, e nessuno ha mai rilevato grossi errori).

Così i primi cui mi sono rivolta hanno perso un cliente. Se ci fosse stato un planner, magari sarei andata prima da un rivenditore per farmi dare due dritte di base (tipo sapere che non posso trasportare il lavello chissà dove, o che il laminato è più resistente del laccato, o boh) e poi avrei potuto giocare col progetto e cambiare idea diciotto milioni di volte, senza rompere le palle a nessuno.
Mi sarei fatta i miei preventivi di massima e poi sarei tornata dal rivenditore per farmi dare i giusti consigli e avvalermi della sua esperienza riguardo a qualche correzione da fare. Ma avrei già avuto un'idea approssimativa del progetto e della spesa.

Può anche darsi che avrei speso di più, con vantaggio per il rivenditore, perché magari vedevo nel listino che "toh, in fondo se cambio finitura non spendo poi così tanto e questa mi piace di più, dai facciamo questa", invece adesso non mi azzardo a fare tutte queste domande, magari dò per scontato che una cosa sia troppo costosa e nemmeno la considero.

(Mi è capitato veramente. Non so chi mi aveva detto che le cucine scavolini erano troppo costose, e le avevo escluse a priori. Poi quasi per caso mi sono fatta fare un preventivo e ho visto che non è mica così terribile. Se avessi trovato da subito il listino scavolini sul suo sito, probabilmente sarei andata dritta lì senza rompere le scatole ad altri)

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#25
Un intervento interessante e chiarificatore come sono sempre quelli di Allegri.Dai suoi interventi si evince sempre che lui riesce anche a stare dalla parte del cliente!!



allegri ha scritto:Il prezzo imposto e' impossibile da praticare in un libero mercato.

Non esiste nessuna legge che può impedire al furbo di turni di violare l'accordo. E i produttori mai e poi mai si sognerebbero di vigilare.

IKEA e' diverso essendo un franchising.

Il rivenditore può solo cercare di differenziarsi proponendo la sua professionalità. È l'unica (nonché fondamentale) cosa che lo differenzia dagli altri.

Il prezzo, se capisco le esigenze del cliente e riesco ad accontentarlo in tutto e per tutto, passa non in secondo piano, ma di più.

Se il problema e' quello di capire più o meno il costo di una determinata cucina nel proprio ambiente, lo si può risolvere in 10 minuti, senza bisogno di studiarsi tomi ed enciclopedie....

Poi certo se si va ad approfondire il discorso e' diverso. Però perché mettersi a studiare ore e ore un listino, quando c'è una persona che lo conosce bene e può farti risparmiare tempo e denaro?

Se poi lo scopo e' fare confronti fra aziende diverse, allora e' proprio impossibile per un cliente, perché è' difficile anche per noi che siamo del mestiere. Le variabili da "incrociare" sono troppe.

Solo una cosa e' sicura (per la mia esperienza): prodotto identico = prezzo identico, altrimenti non si sta sul mercato. È che è difficile confrontare prodotti tra loro se non si va a montarli/toccarli con mano. Per valutare la qualità di un mobile, le schede tecniche arrivano fino a un certo punto. Poi bisogna vedere sul campo.
Ci sono aziende che cambiano ferramenta di continuo. La cucina di oggi, può non essere la stessa di quella del mese prossimo.....
I fornitori delle ante possono cambiare dall'oggi al domani!! La stessa identica anta oggi e' fatta bene, tra due tre mesi fa schifo!!!!
Sono cose che succedono tutti i giorni da tutti i produttori!!
Arredo 3 tanto per non fare nomi ha fatto sparire dalle schede tecniche il truciolare idrorepellente. Vuol dire che ha cambiato la produzione...
Queste cose non vengono dette neanche al rivenditore....

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Ultima modifica di Solaria il 13/09/13 12:27, modificato 2 volte in totale.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#26
Questo è un approccio molto serio, ed intelligente
allegri ha scritto:
Il prezzo, se capisco le esigenze del cliente e riesco ad accontentarlo in tutto e per tutto, passa non in secondo piano, ma di più.

Se il problema e' quello di capire più o meno il costo di una determinata cucina nel proprio ambiente, lo si può risolvere in 10 minuti, senza bisogno di studiarsi tomi ed enciclopedie....









Chi fa rendering poi, e' meglio che pensi al suo lavoro.... :wink:
Ultima modifica di Solaria il 13/09/13 12:26, modificato 2 volte in totale.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#27
coppetta ha scritto: Se l'avessi fatto a ogni nuova idea, il rivenditore mi avrebbe - giustamente - mandato a quel paese in breve tempo.
Ma chi te l'ha detta sta cosa? Se lo avesse fatto, avresti solo trovato un mobiliere stupido, quindi ti saresti salvata.
Un giorno vi mostrerò la cartella dei preventivi del mio PC. Non è raro imbattersi in:
Sig.Rossi_1.dwg
Sig.Rossi_2.dwg
......
Sig.Rossi_10.dwg
Anzi sono la maggior parte.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
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Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#29
Peppezi ha scritto:
coppetta ha scritto: Se l'avessi fatto a ogni nuova idea, il rivenditore mi avrebbe - giustamente - mandato a quel paese in breve tempo.
Ma chi te l'ha detta sta cosa? Se lo avesse fatto, avresti solo trovato un mobiliere stupido, quindi ti saresti salvata.
Un giorno vi mostrerò la cartella dei preventivi del mio PC. Non è raro imbattersi in:
Sig.Rossi_1.dwg
Sig.Rossi_2.dwg
......
Sig.Rossi_10.dwg
Anzi sono la maggior parte.
Anzi, devo dire ad onor del vero che la tendenza, girando per rivenditori, è all'esatto contrario di quanto indicato da coppetta.

Ormai i privati NON si fanno remore a far rifare i progetti agli arredatori, con comportamenti che a volte rasentano (mi dispiace dirlo) la maleducazione/poco rispetto del lavoro altrui.

Con questo ho finito, faccio anch'io come Q
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Q, passa la birra :mrgreen:
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