Perdona, mi sono spiegato io malissimo : per "sua azienda" intendevo quella del rivenditore.cla56 ha scritto:Per chiarezza:
1°Che io sappia nessuna azienda dà alcuna direttiva ai suoi punti vendita su come gestire la vendita e tanto meno i pagamenti!Pertanto il tutto è demandato agli stessi (punti vendita)
Qui non sono d'accordo su un paio di punti.cla56 ha scritto:2°Da quando c'è la detraibilità (parziale) per l'acquisto della cucina (luglio 2013) i pagamenti devono essere effettuati con bonifico quindi sia l'acconto che il saldo.Ora è chiaro che mentre per l'acconto non c'è alcun problema...per il saldo rimane difficile per il cliente fare un bonifico il giorno stesso della consegna (si potrebbe fare on line ma non tutti ne sono in grado o ne hanno la possibilità..e comunque rimane la possibilità che lo stesso possa essere annullato da lì a poche ore....)La conseguenza è che la merce possa rimanere in casa del cliente senza essere saldata..
Il pagamento per bonifico per ottenere le detrazioni lo si può fare anche in più soluzioni a patto che la causale e il beneficiario siano uguali.
Quando dicevo che , ad un tratto, sembra che i clienti vengano trattati alla stregua di "delinquenti" non mi sbagliavo.
Se si pensa a priori che il bonifico possa essere annullato entro il termine di poche ore o che la cucina ( in questo caso ) possa essere trattenuta dal cliente senza corrispondere il saldo ...beh faccio un ragionamento molto semplice.
Ti pare che uno che ti fa un bonifico ben 3 mesi prima della consegna anticipandoti ben 17.000 euro , poi faccia il furbo e ti freghi e ci perda la faccia ( e comunque va incontro a noie legali ) per la somma ridicola di 1.500 euro ????
Ditemi che siamo su "scherzi a parte " per favore.
Scusami Cla, anche il rivenditore può incamerare la somma e non consegnare o farlo quando gli pare e piace o la consegna non è conforme : è una questione di fiducia reciproca.
E quando mi chiede il saldo totale chi mi dice che la merce gli è arrivata davvero a deposito e che è in consegna ?
Cioè tu rivenditore prendi tutte le precauzioni del caso trattando il cliente come un comune potenziale delinquente e io debbo fidarmi ciecamente .
Insomma !
Tranquillo/a Cla : è quello che i clienti più attenti e smaliziati , mi hanno detto, fanno.cla56 ha scritto:3°Il cliente è liberissimo di rivolgersi ad un'altro punto vendita che mostri maggior "comprensione o disponibilità" concordando che una piccola somma es.10% possa essere saldata a fine montaggio.
Però poi i rivenditori cosifatti non si lamentino che, crisi o non crisi, non vendono più e iniziano a chiudere o ad avvertire la crisi.
A me sta bene anche pagare 500 euro in più ma ottenere questa formula, e sono arciconvinto che prima o poi se ne trova chi è disponibile.
La stima e la fiducia deve essere reciproca : altrimenti diventa semplicemente "arroganza" che alla distanza si paga con quella parola terribile che suona come..."crisi".