questo avviene quando la prova la fai sulla base delle tue convizioni.quello che ho comprato e mi sono pentito l'avevo provato 20 minuti ed ha cominciato a peggiorare solo dopo 2 settimane di utilizzo...neanche dopo la prima notte!
se io penso che il materasso per essere corretto debba essere fatto a gobbe cercherò un materasso con le gobbe e tutti quelli senza li giudicherò sbagliati, anche se è evidente che dovrei fare il contrario.
Premesso che abbituarsi ad un nuovo materasso ci possono volere anche 7-8 settimane, di norma ce ne vogliono 4, ma dipende da che materasso utilizzavi e da quello che hai comprato, il problema deriva da come certi clienti intendono la prova e dalla loro convizione di sapere di cos'hanno bisogno.
Perdonami, lo dico senza polemica ma solo per farti capire cosa intendo, se uno legge i tuoi interventi capisce che sono pieni di luoghi comuni che, di norma, chi ha affrontato un acqusito di un materasso da poco non dovrebbe avere se non per due motivi: non ha incontrato un bravo consulente o non lo ha cercato oppure si è basato sulle sue convinzioni ascoltando poco o interpretando quello che gli viene detto in un ottica adeguata a confermare quanto già pensa.
Comunque a mio avviso la prova non si valuta in ore o minuti ma nella sua funzione.
Tutti intendono la prova come un test sulla qualità del prodotto cosa che un consumatore che si approccia all’acquisto del materasso, nella migliore delle ipotesi, una volta ogni 10 anni, ovviamente non può effettivamente compiere con cognizione di causa.
Questo fraintendimento è sfruttato dai venditori di prodotti di scarsa qualità per fornire una “convenienza apparente”, poiché un normale utente che proviene da un materasso usurato, magari già non eccelso in partenza, troverà adeguata anche una qualità del riposo estremamente scarsa.
Oppure va a vantaggio di chi non sa consigliare un prodotto ma si limita ad esporli.
Se provi 10 materassi ne troverai certamente uno che ti piace più degli altri e questo per te diventa un ottimo materasso quando magari è solo il meno peggio
Il lavoro di un bravo consulente del riposo consiste nel fornire nell’ambito del budget previsto il miglior materasso possibile.
Quando un consumatore entra nel negozio il consulente non deve proporre i suoi prodotti affermando con il suo comportamento "compra quello che ti sembra meglio tanto a me basta che acquisti qualcosa”, azione che si esplica facendo provare una serie di prodotti al fine di “trovare qualcosa che piace”, ma è necessario che il venditore analizzi le esigenze del cliente, valutando le corporature e le eventuali necessità particolari, per selezionare, grazie alla sua competenza e alla sua esperienza, un gruppo di prodotti, eterogenei per tipologia e caratteristiche, potenzialmente adeguati a soddisfarne le necessità dell’utente.
In questa rosa di prodotti proposti, attraverso la prova, il cliente deve scoprire il suo gusto, e attraverso la guida del consulente percepire le diverse caratteristiche di supporto, accoglienza ed elasticità.
In questo modo il cliente sicuramente individuerà prodotti più piacevoli e confortevoli e altri che lo sono meno mentre il rivenditore avrà modo di valutare la posizione del suo corpo e della sua schiena, evidenziando nel frattempo i punti a cui fare attenzione una volta distesi e quelli trascurabili o irrilevanti, che potrebbero trarre in inganno.
In questa fase il consulente deve considerare con estrema attenzione il feedback del consumatore ed eventualmente modificare la proposta inziale rendendola il più aderente possibile alle necessità espresse con la prova.
Il cliente ha un gusto personale derivante dall’abitudine sviluppata in anni di riposo su altri materassi che è di norma strettamente collegato alla sua struttura corporea o a patologie particolari.
Questa preferenza è spesso di difficile individuazione poiché un normale utente non ha una “esperienza d’uso” dei diversi materassi tale da poter fare confronti.
Per portare un classico esempio culinario io posso affermare di preferire il prosciutto di parma al san daniele poiché ho consumato in diverse occasioni sia l’uno che l’altro, preferendo di norma il primo al secondo.
Se non avessi mai assaggiato prosciutto in vita mia troverei indubbiamente molto gradevole anche il san daniele.
Nel campo dei prodotti per il riposo tutti abbiamo dei gusti anche se non ne siamo consapevoli.
Un processo di prova ben svolto è la miglior garanzia di non sprecare denaro in acquisti sbagliati ed è quindi fondamentale compierlo affiancati da personale esperto e competente.
ps ti ringrazio dei complimenti. mi fanno molto piacere ma non ti posso dare un consiglio a distanza. dovrei tirare ad indovinare e non farei il mio lavoro come mi piace e voglio fare.
