#22
da tidelady
Caldo addio, da giovedì si respira
Il Papa accorcia udienza per l'afa
Il caldo afoso ha le ore contate: parola di metereologi. Le alte temperature ma soprattutto l'umidità, infatti, stanno per lasciare il posto ad una ondata di aria più fresca. Da giovedì caleranno le temperature che hanno reso la vita difficile agli italiani. Basti pensare che il Papa, anche questa settimana, ha tagliato il suo discorso del mercoledì per non trattenere troppo a lungo i pellegrini nella calura di piazza San Pietro.
Secondo gli esperti le maggiori diminuzioni delle temperature e dell'umidità si avranno sul versante adriatico, anche se l'afa si attenuerà ovunque: insomma l'ondata di caldo sta per finire, anche se ancora oggi sarà una giornata rovente. Ma da giovedi' l'anticiclone nord africano, responsabile di questa calura, inizierà lentamente a ritirarsi dalla penisola, a partire dal Nord Italia.
Tra venerdì e domenica le correnti settentrionali di aria fresca si propagheranno anche alle regioni centro-meridionali, riportando, almeno al centro-nord, le temperature massime fino ai valori medi climatici attesi per questo periodo dell'anno (28-30 gradi). Al Sud invece il caldo insisterà, seppure attenuato, fino al 4-5 luglio, data la lentezza con cui l'alta pressione nord africana abbandonerà la penisola. Le correnti fresche atlantiche, che sostituiranno quelle nord africane, daranno luogo a temporali, giovedì su gran parte del Nord e poi venerdì sulle regioni di Nordest e del medio adriatico.
Non solo: i temporali dovrebbero durare per tutta la prima decade di luglio, rinfrescando l'aria. Però, le piogge previste per i prossimi giorni non saranno così abbondanti da fa rientrare l'altra emergenza, quella della siccità.
La tregua del caldo, durerà fino intorno alla metà di luglio, dopo di che l'anticiclone nord africano parrebbe intenzionato a riportare sull'Italia un'altra ondata di caldo. Nulla di strano ad agosto.
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011
Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette