cartefalse ha scritto:parzialmente d'accordo con pennealragù..
come ho detto prima ritengo una questione di professionalità ed immagine aziendale non dare in mano al cliente un foglietto striminzito ma fargli avere (anche se magari ciò richiede un giorno in più di attesa da parte del cliente) un preventivo su carta intestata e dettagliato in maniera che sia pienamente comprensibile quanto spenderà per ogni cosa.. ma ci sono degli step che implicano un reciproco impegno sempre maggiore.. e tutelano entrambi.
Ci occupiamo di ristrutturazioni di interni chiavi in mano e il ns campo di azione spazia in vari settori.. come ha detto pennealragù si chiede un progetto di massima e un preventivo.. e la velocità e precisione della risposta è fondamentale.. è recentissima la conferma di un importante appalto che abbiamo preso proprio perchè il ns progetto era il più dettagliato e preciso.. ma in esso abbiamo raccontato sommariamente come intendevamo operare.. adesso che abbiamo il contratto ci possiamo sbattere senza paura per reperire campionature, fare progetti dettagliati, realizzare prototipi etc
ps: penne... ma che lavoro fai tu?

per quanto riguarda il discorso ristrutturazione, capisco che ci sia un vero e proprio progetto e quindi nel momento in cui si deve dare spazio alla creatività il tempo sia elevato. però nel settore dove lavoro (sistemi di elaborazione dati in una grande azienda) non esiste il discorso di preventivo di massima e poi nel momento in cui compri si fa il progetto e poi il costo.
di norma funziona così:
- stesura di un capitolato (per una cucina: ti do le misure, come voglio la disposizione di ante e cassetti, il materiale di ante e top, fascia di eldom)
- per alcune componenti si lascia libero il fornitore (es. top in inox: dimmi tu se serve l'invaso antigoccia o se sia meglio spazzolato o lucido, frigo medio whirlpool: dimmi tu se vale la pena il no-frost o se va bene il frigo base), per altre si è specifici (forno tale, piano cottura tal altro, anta in multistrato marino laminato bianco)
- si dà una data di consegna e chi arriva in ritardo o è fuori o è già visto male.
quando il fornitore fa il prezzo deve prendersi il rischio di sapere cosa deve metterci; se nel preventivo si dimentica che c'è da mettere qualcosa (es. i fianchi di finitura) sono affari suoi e ci rimette.
è ovvio che non si fa quasi mai una passata sola, anche perché il fornitore che vuole prendere il lavoro fa il compitino da bravo scolaretto (ti fa la cucina che gli hai chiesto senza darti dell'incompetente perché hai scelto cose che a lui non piacciono) e poi ti propone qualche cosa che stuzzichi la tua attenzione e che ti faccia pensare che a comprare lì stai facendo bene (es. ti propone materiali alternativi, accostamenti di colore o disposizioni alternative, o addirittura cose di cui non sai neanche l'esistenza)
per una cucina non è che ci voglia molto: un preventivo si fa in due ore a dir tanto: si vede con il cliente quale disposizione vuole (e qui non è che ci vuole tanta arte, io ad esempio arrivavo già con tutto fatto, con disegno cad degli impianti e descrivevo cosa mettere). poi si scelgono le fasce di materiali (in pratica la categoria di anta e il top) e la fascia di eldom.
se nel preventivo si mette tutto dettagliato non c'è neanche da discutere dopo: vuoi laccato al posto di laminato? fa tot. ti piace il forno neff al posto di rex? fa tot. vuoi la dispensa con i piani automagicoestraenti al posto di quelli fissi? fa tot.
poi a parte mi suggerisci cosa faresti.
ad esempio dove ho appena preso la cucina mi avevano fatto il preventivo bello bello dettagliato e leggendolo a casa mi è venuto il dubbio che mancasse una voce importante nel prezzo (800 euro). chiedendo lumi me lo hanno confermato.
se invece fossi tornato e al preventivo dopo mi vedevo arrivare questi 800 euro cosa pensavo? che mi stessero prendendo in giro.
per finire il discorso disegni: io un preventivo senza disegni nel mio lavoro manco lo prendo in considerazione, anche perché quando vado a farmi approvare l'acquisto dai piani alti, se i disegni non ci sono glieli devo fare io (all'inizio che ero un pivellino ci cascavo).
ma insomma, un disegno dove vedo la posizione di lavello e frigo e dove ho cassetti e dove ho ante si chiama progetto?
capisco se uno non lo fa per sua scelta in quanto non crede nel cliente che ha davanti, ma una volta che lo ha fatto perché non dartelo?
tra l'altro io non credo che chi è trasparente debba temere di vedersi il cliente andare via a farsi fare il progetto da altri. per mia esperienza chi lavorava bene aveva anche i prezzi più bassi (probabilmente perché lavorando bene vendeva molto)