mi raccontava che, parole e pensiero della relatrice, pedagoga e psicologa da qualche decennio, l'atteggiamento delle mamme (italiane) nei confronti dei propri figli è nettamente diverso a seconda che i figli siano maschi o femmine
e fin qui ci può anche stare: in effetti maschi e femmine SONO DIVERSI
il fatto che sottolineava la psicologa era che le mamme italiane - mentre nei confronti delle figlie femmine portano avanti un'educazione che le insegna a contare su sè stessa e diventare autonome e autosufficienti fin dalla giovane età - nei confronti dei figli maschi tendono a procrastinare tale atteggiamento se non, spesso, a non metterlo in atto
la mia amica - ripeto, madre di due maschi di cui uno adolescente e dell'età della mia figlia minore - sosteneva che era assolutamente vero e che lei stessa si accorgeva di mettere in atto tutta una serie di atteggiamenti che la relatrice sottolineava e considerava "deleteri"
in sostanza le mamme tendono a far crescere le figlie femmine in autonomia e indipendenza e a mantenere bambinoni i maschi per un tempo molto più lungo (se non per sempre)
con successivo scontro di due realtà così differentemente preparate alla vita in età matura
donne autonome e alla ricerca di un "compagno di vita"
e uomini dipendenti alla ricerca di una nuova mamma
ovviamente non è SEMPRE così
ma la tendenza è SPESSO così
io credo che molto sia dovuto al fatto che mamma e figlia (proprio perchè vicine come modalità di pensiero) si mettono a confronto molto prima
spesso con confronti molto più serrati che tra mamme e figlio
una sorta di "scontro psicologico" per determinare il raggio d'azione e i limiti nei quali l'una e l'altra possono agire e vogliono che l'altra agisca....
che equilibrismi, a volte!
