Re: Umidità da condensa

#16
dvd85 ha scritto:La cosa che mi ha consigliato è di fare uno strato di pannelli di polistirolo attaccati alla parete già esistente, e poi fare una contro parete con una camera d'aria. Mi sapete dare altre soluzioni?? Grazie.
Polistirolo no, fibra di legno semmai
Qual'è il problema? ti ruba troppo spazio?
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Re: Umidità da condensa

#17
CAFElabstudio ha scritto:
dvd85 ha scritto:La cosa che mi ha consigliato è di fare uno strato di pannelli di polistirolo attaccati alla parete già esistente, e poi fare una contro parete con una camera d'aria. Mi sapete dare altre soluzioni?? Grazie.
Polistirolo no, fibra di legno semmai
Qual'è il problema? ti ruba troppo spazio?
Il problema è che lo dovrei fare su più pareti e non solo su una, e poi ho 2 bambini piccoli e fare questi lavori mentre si è in casa è un gran pasticcio..
Stranamente sono due giorni che l'umidità non supera il 60%. Mistero....

Re: Umidità da condensa

#18
piu o meno lo stesso problema lo aveva un signore che abita vicino a casa mia...dopo varie proposte con malte speciali pitture aliene etc etc ha accettato di fare una controparete in cartongesso con isolante all'interno...i muri di casa sua erano un schifo neri da far paura e si scrostavano erano ormai marci anche i tasselli faticavano a tenere entrando con la punta da 6 si faceva un foro da 10...be dopo un anno che gli ho fatto il lavoro mi ha chiamato il vicino chiedendomi lo stesso trattamento a quanto pare ha funzionato hehehehehehe...io per l'umidita consiglio solo questo...e per l'ingombro a dipesa dello spessore dell'isolante che si decide di mettere si prendono dai 5 ai 7 cm...il lavoro non è poi tanto invasivo visto che in una giornata si puo fare una stanza la seconda giornata si pittura e si sistema
Cartongesso????
Il mestiere che faccio tutti i giorni

Re: Umidità da condensa

#19
Ciao a tutti, stavo pendando a una cosa. Ma se tapezzo le pareti con dei pannelli di sughero (per isolare) e poi ci vernicio direttamente sopra senza fare contropareti, che ne pensate? Grazie a tutti.

Re: Umidità da condensa

#20
Ciao, non sono un esperto, ma ho partecipato ad un convegno casaclima ed in quella occasione è stato detto di cambiare l'aria almeno aprendo le finestre ma senza esagerare perchè, credo sia questo il tuo problema, raffreddando troppo le pareti ed il pavimento l'umidità dell'ambiente condensa proprio nel punto più freddo, non vanno assolutamente raffreddate le pareti. A mio avviso, come ti è già stato consigliato, arieggia, facendo anche aria corrente per qualche minuto ed utilizza il deumidificatore. Certamente la ventilazione meccanica controllata (indispensabile nelle case di classe A) è la soluzione migliore, bisogna però vedere se la puoi realizzare.
Cordiali saluti
Mauro
Mauro

Re: Umidità da condensa

#21
Buongiorno a tutti......
a quanto pare allora non sono l'unico ad avere questo problema..... parlo di umidità in casa.
Ho un appartamento di 100mq su due livelli (50+50) ed il piano superiore è un sottotetto anche se le altezze minime sono di 2mt. Il problema riscontrato è proprio quello dell'umidità..... 65-75% per ogni stanza.

L'immobile ha 4 anni ed anche io purtroppo ho il sole che non ci batte mai ed una esposizione a nord. Ho letto su svariati siti che la soluzione migliore è quella di cambiare aria nelle stanze ma soprattutto NON lasciarle aperte per molto. Però cavolo com'è possibile che uno compra un appartamento NUOVO...... lo paga un BOATO di euri e poi ti accorgi che il costruttore ti ha incxlato bene bene.

Re: Umidità da condensa

#22
proprio l'altro giorno, a cena con le persone che hanno lavorato per la mia ristrutturazione (ehmmm...lo so pare strano eh, essere a cena con muratore, idraulico, elettricicsta e geometra e relative famiglie :roll: 8) :mrgreen: ), mi dicevao che ci sono tante case costrite nuove , quindi con i giusti (si pressupone) criteri di coibentazione, che hanno questo problema di umidità...e la mia reazione è stata proprio quella : ma come ? una casa nuova appena comprata ? :shock:
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Re: Umidità da condensa

#23
annsca ha scritto:proprio l'altro giorno, a cena con le persone che hanno lavorato per la mia ristrutturazione (ehmmm...lo so pare strano eh, essere a cena con muratore, idraulico, elettricicsta e geometra e relative famiglie :roll: 8) :mrgreen: ), mi dicevao che ci sono tante case costrite nuove , quindi con i giusti (si pressupone) criteri di coibentazione, che hanno questo problema di umidità...e la mia reazione è stata proprio quella : ma come ? una casa nuova appena comprata ? :shock:
annuzza ma perchè davero davero tu pensi che rispettare le norme tecniche in vigore oggi significa fare delle costruzioni che funzionano in tutto e per tutto? no, ma che, davero davero? chi scrive queste norme in genere non capisce nulla di ciò su cui legifera. Ho saputo cose agghiaccianti - per esempio - sulla commissione che fece le attuali norme sugli impianti elettrici: giovani tecnici *geni* estromessi perchè "troppo bravi"; "professoroni prestigiosi" che dibattevano per anni (decenni!) su come dover scrivere un parametro e con quale dicitura mentre nel frattempo continuavano a venire prodotti impianti senza nessuna regolamentazione specifica; e altre che vi risparmio.

scusate lo sfogo.

per il problema umidità, bisognerebbe analizzare caso per caso, perché le problematiche potrebbero essere diversissime (esposizione, tipologia costruttiva, tipologia di impianto di riscaldamento, infissi, tipi di coibentazioni, superfici interne, gradi di interramento, qualità dei materiali impiegati, possibili peculiarità microclimatiche, etc etc etc).
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Re: Umidità da condensa

#24
per il problema umidità, bisognerebbe analizzare caso per caso, perché le problematiche potrebbero essere diversissime (esposizione, tipologia costruttiva, tipologia di impianto di riscaldamento, infissi, tipi di coibentazioni, superfici interne, gradi di interramento, qualità dei materiali impiegati, possibili peculiarità microclimatiche, etc etc etc).
Dimentichi il PRIMO grande fattore di produzione di umidità: le persone e quindi il sistema principe per l'eliminazione, ovvero.... CAMBIARE ARIA SPESSO!!!!!! E NON AUMENTARE IL RISCALDAMENTO!!!!!

Re: Umidità da condensa

#27
già, così pare :? , anche se si dovrebbe presupporre che chi progetta/costruisce case ci dovrebbe capire qualcosina in materia .

Penso solo a come debba sentirsi quel poveraccio (ipotetico,potrei essere io) che magari si è bruciato tutti i risparmi e si è indebitato per i prossimi 20/30 per la casa dei suoi sogni e poi si ritrova in un abitazione piena di umidità ... e si sente anche dire che non arieggia bene il locale o che anzi, sì insomma, è colpa sua che ci suda e tiene il riscaldamento acceso :evil: :twisted:
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Re: Umidità da condensa

#28
Credimi, nel 90% dei casi il problema è proprio quello!
Qualche mese ho depositato una ctu proprio su quest'argomento... 160 pagine per dimostrare che il problema originava proprio da quello che uno dei ctp negava con forza. Indagini con termocamera, igrometro, innaffiature con acqua e colorante non hanno evidenziato nulla di nulla.
Allora il ctp ha ipotizzato umidità di risalita causata dalla falda; informazioni precise da un geologo che aveva lavorato nella zona, hanno allontanato anche quest'ipotesi.
Allora ha ipotizzato che la costruzione fosse direttamente contro terra (era un piano parzialmente interrato). Lunghe ricerche presso l'archivio storico ( dal 1953 in avanti) hanno evidenziato che il comune aveva prescritto la realizzazione di intercapedini nel momento in cui l'impresa ha chiesto la trasformazione da garage ad abitazione. E le intercapedini erano regolarmente accatastate ed evidenti in loco.
Insomma, un ctp osso duro, ma ottimo tecnico coi fiocchi, eppure...... a volte il ctu ha ragione! :wink:
Il fatto è che con i seramenti attuali che sono a chiusura quasi ermetica, nell'appartamento non c'è ricambio d'aria a meno che non si aprano le finestre!

Re: Umidità da condensa

#29
tratu e ctp mi sono persa :oops: .

dico solo che bisognerebbe considerare che
a) le persone ci vivono in casa, accendono il riscaldamento se fa freddo, respirano e sudano se fa caldo
b) le persone di solito vanno a lavorare (anche per pagare le salatissime rate del mutuo) e nel 2011 capita che si esca alle 8 del matttino per rientrare alle 20 ...le finestre quanto tempo le possiamo tenere aperte in queste condizioni ?

Certo voi parlate da tecnici e sicuramente ci sono ragioni che spiegano le specifiche situazioni. Io parlo da proprietario di casa che , nella sua beata ignoranza, ha però tutti i diritti di vivere in un ambiente salubre , considerato anche il costo e i sacrifici che ha dovuto sostenere per acquistare quella casa.
Insomma, la vogliamo dire tutta ? a me pare assurdo che ci siano tasse e gabelle, tempi biblici da parte dei comuni per controllare il nulla e poi si permetta di costruire in luoghi non adatti o con modalità/materiali non adeguati ...e che l'unica soluzione a fronte delle giustissime lagnanze di chi si trova in queste situazioni sia rispondere con un "apra di più le finestre" :twisted:
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Re: Umidità da condensa

#30
Buongiorno a tutti,
confermo in toto le considerazioni di Olabarch, che ritengo essere più che corrette. L'assenza o la carenza di ventilazione sono le cause più frequenti di presenza di umidità eccessiva nelle abitazioni. Una normale famiglia composta da due adulti e due minori, nello svolgimento della normale attività quotidiana, genera circa 20/25 litri d'acqua sottoforma di vapore. Se questo vapore d'acqua non viene correttamente evacuato, tende ad accumularsi, fino a condensare, trasformandosi in liquido. Questo fenomeno, a causa di un noto principio fisico, avviene sul punto o sulla parete più fredda della casa, sia sulla superficie, che al suo interno. A causa della conseguente impregnazione d'acqua, la parete in questione disperderà maggiormente il calore, generando ulteriore condensa ed andando incontro ad un processo progressivo degenerativo, non suscettibile di regressione spontanea. Per evitare che il fenomeno possa aver luogo, occorre effettuare dei frequenti ricambi d'aria, evitando assolutamente l'apertura delle finestre per più di 15 minuti, possibilmente utilizzando degli specifici aeratori automatici a recupero di calore. Le attuali norme, giuste o sbagliate che siano, prevedono che la casa sia sigillata, e prevedono inoltre che si realizzi un corretto ricambio d'aria. Quest'ultima prescrizione è quasi del tutto disattesa. Tengo inoltre a precisare un altro fatto che spesso non viene considerato, cioè che una casa nuova trattiene ancora una buona parte dell'acqua che è servita per costruirla (detta acqua di costruzione), e che normalmente viene eliminata in circa tre anni dalla sua ultimazione. Vi assicuro che la questione è complessa e che la maggior parte dei costruttori, pur essendo in buona fede (vero), non sa risolvere questo problema. La norma UNI 10339 prevede che un impianto di ventilazione domestico debba apportare un fabbisogno di ventilazione pari a 0,5 ricambi/ora, cioè per una casa da 100 mq alta 2,70 m, quindi da 270 mc, occorrono 135 mc/h. La ventilazione ha la funzione di "lavare via" l'aria viziata, allontanando la maggior parte degli inquinanti domestici in essa presenti, e di apportare l'ossigeno necessario per la respirazione degli occupanti. Vanno quindi definiti due distinti fabbisogni, quello relativo alla casa e quello relativo agli occupanti. Recenti interpretazioni derivanti da accurati studi internazionali definiscono come quello di 39 mc/h il fabbisogno massimo per occupante in ambito domestico, cioè la quantità di aria fresca tale da mantenere il livello di CO2 interno pari a quello esterno. Il fabbisogno per la costruzione è più complesso da determinare, in quanto correlato a numerosi parametri spesso non noti.
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