Mouse44 ha scritto:lunapiena2 ha scritto:
per carità ammiro la tua onestà, però mi mette un pò di tristezza....scusa la schiettezza
no no, figurati, di tristezza quello che dico e provo ne mette anche a me, e parecchia.
Ma alla fine io l'ho sempre saputo che non ero adatta per essere madre, le persone mi criticano perché "tutte le donne sono fatte per essere mamme"
Francamente mi sono rotta le p@lle di sentire queste cavolate (luna sia chiaro che non ce l'ho con te, parlo dei miei conoscenti!), una se l'istinto materno non ce l'ha non ce l'ha, punto e stop. E voglio proprio essere la voce fuori dal coro, quella che ci è passata e che dice a chi SA che non sarà mai una buona madre di non dar retta a chi ti dirà "e ma con il tuo sarà diverso".
Non ci sarà niente di diverso, stringerete il cul0 e andrete avanti provando ogni giorno a fare un buon lavoro con vostro figlio, a non dare di matto, a cercare di fare le cose per bene, a reprimere l'istinto di scappare o di avere una macchina del tempo per tornare indietro. Non lo so ragazze, sarà stata la modalità del parto che non mi ha permesso di creare il legame con il bimbo, sarà la non predisposizione caratteriale, il fallimento nell'allattamento, la depressione post partum, sarà stato tutto l'insieme di cose, ma il fatto è che sono quattro anni che stringo cul0, denti e tutto quello che c'è da stringere, ma io ero contenta, non avevo un solo problema al mondo, avevo un compagno (beh, per fortuna ce l'ho ancora) con cui era tutto bellissimo, un sacco di responsabilità e soddisfazioni lavorative, il ballo latino, gli amici, le cene, i viaggi, le uscite... Ora di tutte queste cose che adoravo non ho più niente, a parte il marito.
Ora ogni giorno è una lotta....
Lo so, mi criticherete per quello che scrivo, sono un'egoista, ma io sono stanca, fisicamente e mentalmente, alcuni del forum queste cose le sanno già, ma io fatico a vederne il fondo...
Io ti capisco!

Conoscendomi molto bene, ho fatto di tutto (forse anche con uno sforzo esagerato) per non allontanarmi da quello che reputo fondamentale per me, cioè il mio lavoro, anche durante i canonici mesi di maternità.
E da poco sto reintroducendo anche lo sport.
Ovviamente, ho quasi eliminato le uscite serali tutti i week end e altri impegni, ma tutto non si può fare bene.

E non ne sento la mancanza per ora. Gli amici li vedo quando sono riposata, che forse è anche meglio.
Quando sono giù e mi sento in colpa nei confronti di mia figlia mi dico che per lei è meglio una mamma soddisfatta (di lei ovviamente) ma anche di se stessa.
Prima della gravidanza, credevo che tutto sarebbe stato più facile. Le mie colleghe francesi rientrano al terzo mese del bimbo, quando qui in Italia mi guardano come una marziana (o peggio) perché porto mia figlia al nido a quattro mesi.
Ed è veramente durissima sentirsi poco capita.
La mia grande fortuna, e qui rientro nell'argomento del thread, è che ho fatto una scelta difficilissima sul lavoro. Cioè io e mio marito siamo rientrati in Italia dopo cinque anni all'estero!
Quante notti insonni prima di deciderci.
Ma questa scelta, che ogni tanto ci fa pensare, per ora è stata la migliore. Da sola non sarei riuscita ad affrontare tutto.
Qui ho il supporto di tutta la mia famiglia (genitori+suoceri). Anche di fronte alle mie scelte "fuori dal coro".
Soprattutto i miei suoceri (i miei se lo aspettavano, anzi, non si aspettavano la mia maternità

) mi hanno visto in crisi proprio per le pressioni che sentivo circa il "ruolo di mamma", hanno capito le nostre scelte e mi/ci sostengono.
L'unica, secondo me, è non avere vergogna a farsi aiutare, almeno per ciò che ritieni indispensabile. Se ho del lavoro da fare non esito ad affidare mia figlia a mia suocera o a mia madre per due o tre ore. Ovviamente non ci facciamo aiutare sul tenere la casa pulita (ormai casa nostra si autogestisce

) e tante altre cose di fatica, ma se mia mamma si propone di riempirmi una lavastoviglie o lavatrice perché no?
Datti una lista di priorità (anche piccoli obiettivi) a cui non puoi rinunciare e vedi se puoi reinserirli poco a poco. Vedrai che ce la farai!
