al parlamento europeo purtroppo hai ben poca visibilità (a meno che fai come quello del pdl che ha fatto l'intervento in napoletano e ha fatto impazzire i traduttori)
#1607
perchè.. lo slogan nuovo? abbatteremo l'irap.. peccato che ieri sera tra un proclama e l'altro è venuta fuori la frase: entro la fine della legislatura..kimikalli ha scritto:pessima figura l'hanno fatta entrambi ( Lupi e Marino) di fronte ai lavoratori ed agli imprenditori, che con grandissima dignità chiedevano politiche economiche di ampio respiro per vivere di lavoro vero e non di "aiutini" da parassiti, e loro, i due miseri, replicavano con slogan "ammortizzatori sociali x tutti", "investimenti maggiori" senza rendersi conto dell'assurdità della risposta...(ma a uno che ti chiede il pane si promette il dolce 1 g all'anno?????)
pessimi!!!!
sbaglio o la fine della legislatura è nel 2013?
#1608
boz99 ha scritto:pure mastellone è al parlamento europeo però ne sentiamo parlare
al parlamento europeo purtroppo hai ben poca visibilità (a meno che fai come quello del pdl che ha fatto l'intervento in napoletano e ha fatto impazzire i traduttori)
quello me lo ricordo .... in napoletano .... diceva....
Presidente Barrouuuso ..... (e questo che rispondeva... time please!)
ma al di là del dialetto ... i contenuti di quell'intervento erano farciti della più classica piagneria meridionale ...... una vera vergogna
#1610
boz99 ha scritto:pure mastellone è al parlamento europeo però ne sentiamo parlare
al parlamento europeo purtroppo hai ben poca visibilità (a meno che fai come quello del pdl che ha fatto l'intervento in napoletano e ha fatto impazzire i traduttori)
si parla di lui ai tg come "l'ex ministro".
non si dice MAI "parlamentare europeo del PDL".
#1611
Guarda che la stesa identica cosa... negli stessi identici modi ... Berlusconi l'aveva promessa/annunciata nel 2005 .... fai un po' tu .....loremir77 ha scritto:perchè.. lo slogan nuovo? abbatteremo l'irap.. peccato che ieri sera tra un proclama e l'altro è venuta fuori la frase: entro la fine della legislatura..kimikalli ha scritto:
sbaglio o la fine della legislatura è nel 2013?
ora come allora ... siamo prossimmi a scadenze elettorali ......
#1613
la mastellazione aggravata.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
omnia munda mundis
#1615
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp#loremir77 ha scritto: chi mi fa un sunto delle differenze tra candidato e candidato?
- Aspettando Godot -
#1616
Si, in effetti, Marino non è riuscito ad essere incisivo.loremir77 ha scritto:perchè.. lo slogan nuovo? abbatteremo l'irap.. peccato che ieri sera tra un proclama e l'altro è venuta fuori la frase: entro la fine della legislatura..kimikalli ha scritto:
sbaglio o la fine della legislatura è nel 2013?
L'abbattimento dell'Irap? Mi sa che lo rilancerà come argomento a 15 giorni dalle prossime elezioni, come fece con l'abolizione dell'ICI la volta precedente!
Certo, a leggere le reazioni di Tremonti sull'annuncio ad effetto dell'abolizione dell'Irap di Gianni Letta, ma anche sulle critiche che gli hanno fatto Brunetta e Sacconi sulle dichiarazioni sul posto fisso, e su un presunto "documento interno" di politica economica mi sembra di vedere, molto in piccolo, le frizioni che hanno minato l'Ulivo. Ma non succederà, per ora, perchè devono tutti accontentare la Lega (che in questo momento tiene Berlusconi per le p@lle... scusate il francesismo
) e Tremonti è uno degli uomini chiave per il mantenimento dell'asse Berslusconi-Bossi
#1617
Se votassi sceglierei Marino. Mi sembra il meno "imbrigliato" in determinati schemi di partito. Certo, non bisogna dimenticare che nel PD il segretario conta più o meno come il due di briscola, ma tant'è...
Il problema è la classe politica nel suo insieme, dal PD alla Lega, da Rifondazione comunista alla destra di storace, per non parlare del PDL.
Sono tutti a prendere in giro la gente risolvendo ipoteticamente la crisi con soldi che tanto non ci sono.
In fondo basterebbe eliminare le province (17 miliardi all'anno), il senato (2 miliardi) e accorpare i comuni con meno di 10000 abitanti (qui le cifre sono così alte che la mente vacilla) per trovare il doppio dei fondi necessari per ammortizzatori sociali, ricerca, sicurezza... e magari che so... trovare anche un po' di soldi per formare delle squadre di "demolitori" statali, che si occupino di buttar giù il milione e mezzo di immobili abusivi costruiti in Italia.
Il problema è la classe politica nel suo insieme, dal PD alla Lega, da Rifondazione comunista alla destra di storace, per non parlare del PDL.
Sono tutti a prendere in giro la gente risolvendo ipoteticamente la crisi con soldi che tanto non ci sono.
In fondo basterebbe eliminare le province (17 miliardi all'anno), il senato (2 miliardi) e accorpare i comuni con meno di 10000 abitanti (qui le cifre sono così alte che la mente vacilla) per trovare il doppio dei fondi necessari per ammortizzatori sociali, ricerca, sicurezza... e magari che so... trovare anche un po' di soldi per formare delle squadre di "demolitori" statali, che si occupino di buttar giù il milione e mezzo di immobili abusivi costruiti in Italia.
#1618
Bella sintesi, grazie mille!Cla' ha scritto:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp#loremir77 ha scritto: chi mi fa un sunto delle differenze tra candidato e candidato?
Io ho già scelto per Franceschini, già sostenuto dalle mie parti. Anche se, confesso, prima che mi venissero illustrate tutte e tre le mozioni ero molto curioso anche verso Marino.
Bersani, anche se mi è piaciuto per quel che ha fatto durante l'ultimo governo Prodi, lo vedo un pò troppo rivolto verso il passato.
E poi, come ricordava anche loremir, dietro Bersani c'è D'Alema (a cui rinfaccio la Bicamerale) e gente come Bassolino. Mi sa che vincerà Bersani, perchè i pacchetti di voti di cui dispone sono maggiori di quelli di Franceschini (solite figure barbine che ci fa il PD con la questione di quei circoli del Sud dove ci sono stati, durante le votazioni riservate agli iscritti al partito, più voti che iscritti).
Spero, soprattutto, che se dal voto di domenica uscisse vincitore Franceschini o Marino, non si vada ad una spaccatura del partito.
#1619
Non hanno rinnovato il contratto a Vespa. Ma solo per ora...
"6 milioni e spiccioli: li vuole Bruno Vespa
Questa volta il din don di “Porta a porta” suona stonato: per un respir o storto e una defezione, sfuma l’ingaggio da sei milioni di euro per tre anni. Piano piano, zitto zitto, a nove mesi dalla scadenza, Bruno Vespa aveva negoziato il rinnovo del contratto con il direttore generale della Rai, Mauro Masi: un aumento qui e un altro lì, un regale triennale per il giornalista esterno (da otto anni) all’azienda. Un giovedì qualsiasi di un consiglio diamministrazione: numeri a favore, maggioranza blindata. Masi è puntuale, fogli in mano, votazione pronta, poi s’accorge dell’assenza di Giovanna Bianchi Clerici (Lega Nord) e ripete i conti sottraendo uno: rischio di pareggio, tre a tre, o disfatta totale.
Urge controffensiva. Per lucidare la sua fama di tecnico indipendente, Angelo Maria Petroni – nominato dal ministro Tremonti – propone il rinvio per maggiori approfondimenti: un colpo per due, un segnale politico e un merito personale. I consiglieri di minoranza – Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten – saltano di slancio: viva Petroni, la pratica si chiude (male) in cinque minuti. Clamoroso: il Cda respinge Vespa, e il conduttore, che non si fa respingere mai, prende la parola e sciorina codicilli economici.
“Il nuovo accordo entrerà in vigore l’anno prossimo e l’inflazione del decennio sarà intorno al 22%”. Per non sbagliare, il 22% è diventato quasi il 40%: il “minimo garantito” per 100 puntate – per il quinquennio 2004/09 – era di un milione e 187mila euro, ritoccato con un altro 5% dal 2008. Per non farsi travolgere da un’improvvisa svalutazione dell’euro, Vespa aveva previsto per il futuro quasi un milione e 700mila euro di base. E non solo: più 30% per le prime serate (30mila euro), lieve rifinitura per l’extra (12mila euro). “Porta a porta” va in onda quattro volte a settimana da settembre a giugno, non occorre scomodare i matematici coreani per pronosticare, al netto delle 100 puntate, un consistente straordinario (ben retribuito).
Vespa è furioso, mezza dozzina di milioni sono in bilico: tremano i soldi, cade il rispetto. Anche Enzo Biagi è chiamato in mischia dall’anfitrione della terza Camera: “Mi dispiace che le fughe di notizie riguardino sempre e solo me. Mi dispiace che si dimentichi che nel 2001 il direttore generale Cappon stabilì la cifra calcolando il 15% in meno di quanto offerto a Gad Lerner e Fabio Fazio. Mi dispiace che non si pubblichino i contratti del compianto Enzo Biagi, quelli attuali di Fabio Fazio e Daria Bignardi ”.
“Biagi non aveva nulla da nascondere. Che vergogna, prendersela con chi è morto, con chi era un esempio del giornalismo. L’ultima volta – risponde Loris Mazzetti, dirigente Rai – percepiva 250mila euro. Siamo lontani dai capitali di Porta a porta”.
Vespa è al sicuro, non perderà un euro: anzi, la mossa di Masi è un inno alla protezione, alla premura. Antonio Verro è perentorio: “Io l’avrei votato subito”. E anche Alessio Gorla e l’intera truppa del Pdl, e forse Rodolfo De Laurentiis (Udc). Nel giro di due settimane, insieme a questioni ben più intricate, ammassato e quindi inosservato, il contratto sarà approvato a furor di Cda.
(Carlo Tecce, Il Fatto, 23-10-2009)
Io, nel mio solito essere caustico, l'ingaggio di Bruno Vespa alla Rai (visto che già scrive anche per Panorama, e i libri li pubblica con Mondadori...), anzi, del "maggiordomo di Berlusconi Bruno Vespa" li farei pagare direttamente a Berlusconi...
"6 milioni e spiccioli: li vuole Bruno Vespa
Questa volta il din don di “Porta a porta” suona stonato: per un respir o storto e una defezione, sfuma l’ingaggio da sei milioni di euro per tre anni. Piano piano, zitto zitto, a nove mesi dalla scadenza, Bruno Vespa aveva negoziato il rinnovo del contratto con il direttore generale della Rai, Mauro Masi: un aumento qui e un altro lì, un regale triennale per il giornalista esterno (da otto anni) all’azienda. Un giovedì qualsiasi di un consiglio diamministrazione: numeri a favore, maggioranza blindata. Masi è puntuale, fogli in mano, votazione pronta, poi s’accorge dell’assenza di Giovanna Bianchi Clerici (Lega Nord) e ripete i conti sottraendo uno: rischio di pareggio, tre a tre, o disfatta totale.
Urge controffensiva. Per lucidare la sua fama di tecnico indipendente, Angelo Maria Petroni – nominato dal ministro Tremonti – propone il rinvio per maggiori approfondimenti: un colpo per due, un segnale politico e un merito personale. I consiglieri di minoranza – Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten – saltano di slancio: viva Petroni, la pratica si chiude (male) in cinque minuti. Clamoroso: il Cda respinge Vespa, e il conduttore, che non si fa respingere mai, prende la parola e sciorina codicilli economici.
“Il nuovo accordo entrerà in vigore l’anno prossimo e l’inflazione del decennio sarà intorno al 22%”. Per non sbagliare, il 22% è diventato quasi il 40%: il “minimo garantito” per 100 puntate – per il quinquennio 2004/09 – era di un milione e 187mila euro, ritoccato con un altro 5% dal 2008. Per non farsi travolgere da un’improvvisa svalutazione dell’euro, Vespa aveva previsto per il futuro quasi un milione e 700mila euro di base. E non solo: più 30% per le prime serate (30mila euro), lieve rifinitura per l’extra (12mila euro). “Porta a porta” va in onda quattro volte a settimana da settembre a giugno, non occorre scomodare i matematici coreani per pronosticare, al netto delle 100 puntate, un consistente straordinario (ben retribuito).
Vespa è furioso, mezza dozzina di milioni sono in bilico: tremano i soldi, cade il rispetto. Anche Enzo Biagi è chiamato in mischia dall’anfitrione della terza Camera: “Mi dispiace che le fughe di notizie riguardino sempre e solo me. Mi dispiace che si dimentichi che nel 2001 il direttore generale Cappon stabilì la cifra calcolando il 15% in meno di quanto offerto a Gad Lerner e Fabio Fazio. Mi dispiace che non si pubblichino i contratti del compianto Enzo Biagi, quelli attuali di Fabio Fazio e Daria Bignardi ”.
“Biagi non aveva nulla da nascondere. Che vergogna, prendersela con chi è morto, con chi era un esempio del giornalismo. L’ultima volta – risponde Loris Mazzetti, dirigente Rai – percepiva 250mila euro. Siamo lontani dai capitali di Porta a porta”.
Vespa è al sicuro, non perderà un euro: anzi, la mossa di Masi è un inno alla protezione, alla premura. Antonio Verro è perentorio: “Io l’avrei votato subito”. E anche Alessio Gorla e l’intera truppa del Pdl, e forse Rodolfo De Laurentiis (Udc). Nel giro di due settimane, insieme a questioni ben più intricate, ammassato e quindi inosservato, il contratto sarà approvato a furor di Cda.
(Carlo Tecce, Il Fatto, 23-10-2009)
Io, nel mio solito essere caustico, l'ingaggio di Bruno Vespa alla Rai (visto che già scrive anche per Panorama, e i libri li pubblica con Mondadori...), anzi, del "maggiordomo di Berlusconi Bruno Vespa" li farei pagare direttamente a Berlusconi...
#1620
Certo, questo governo si lamenta che non ci sono soldi ma poi fa aumentare la spesa corrente.chojin ha scritto:Se votassi sceglierei Marino. Mi sembra il meno "imbrigliato" in determinati schemi di partito. Certo, non bisogna dimenticare che nel PD il segretario conta più o meno come il due di briscola, ma tant'è...
Il problema è la classe politica nel suo insieme, dal PD alla Lega, da Rifondazione comunista alla destra di storace, per non parlare del PDL.
Sono tutti a prendere in giro la gente risolvendo ipoteticamente la crisi con soldi che tanto non ci sono.
In fondo basterebbe eliminare le province (17 miliardi all'anno), il senato (2 miliardi) e accorpare i comuni con meno di 10000 abitanti (qui le cifre sono così alte che la mente vacilla) per trovare il doppio dei fondi necessari per ammortizzatori sociali, ricerca, sicurezza... e magari che so... trovare anche un po' di soldi per formare delle squadre di "demolitori" statali, che si occupino di buttar giù il milione e mezzo di immobili abusivi costruiti in Italia.
Le Provincie (a parte che non sono così sicuro che serva abolirle), non vengono abolite, come le aziende municipalizzate, le autorità di bacino, i consorzi idrici, le A.T.O.... sono posti dove piazzare amici e non eletti.
Il Senato, secondo me, più che abolirlo, sarebbe opportuno trasformarlo, in un progetto di federalismo, in un vero e proprio Senato delle Regioni: ma in un vero federalismo, non nel fumoso federalismo della Lega che è semplicemente mettere un bel vestito ed un fiocchetto al concetto "i soldi della Lombardia e del Veneto non voglio darli nè a Roma nè a quei fannulloni del sud"....
