Ciao MaRta

!
Benvenuta nel magico e insondabile mondo del colore.
Io non ti ho tirato in causa, ma ti posso rispondere per quello che penso io
Il colore è la combinazione di 3 elementi, la luce, l'oggetto colorato colpito dalla luce che parzialmente assorbe e parzialmente riflette, e il sistema visivo/cervello, il risultato di questi elementi produce l'impressione cromatica e sensoriale e la sua interpretazione.
Questa impressione varia da individuo ad individuo e dipende da molti fattori (un mix di fattori biologici culturali, geografici, biografici), può cambiare anche per lo stesso individuo per esempio a secondo dello stato d'animo, da cultura al cultura e così via.
Come è lampante nel caso di Miremiry che lo associa al suo stato d'animo!
Lo stesso colore dunque può portare a sensazione completamente differenti persone diverse e in stati d'animo diversi.
E' chiaro che per alcuni un determinato colore potrà essere nel tempo meno apprezzato di un altro.
Per esempio, se io percepisco il bianco e il verde carico come colori che mi danno energia e serenità molto probabilmente potrò apprezzarli per più tempo, anche se, magari, tra 10 anni in uno stato d'animo completamente diverso potrebbero appesantire il mio umore. Mentre un colore che è meno consono alla mia natura, per quanto bello tenderò a vederlo come più passeggero e stancante.
Basta pensare anche al rosso per alcuni energizzante per altri indica allarme, non a caso in natura molte sostanze rosse sono anche velenose.
Ci sono poi dei colori e dei materiali più
classici e altri più connotati dal momento storico dall'evoluzione culturali. Alle volte coincidono altre volte no.
Questo avviene su scala storica e antropologica ed è un fenomeno mutevole, per esempio nella cultura italiana recente il nero era lutto poi è diventato eleganza e da qualche decennio tempo è ormai classico.
Io per esempio percepisco il verde come un colore classico forse perchè è il colore predominante della natura, così come il legno del parquet, magari non sono di moda oggi o forse si, ma sono colori e materiali ricorrenti.
Mentre al contrario ci sono colori classici come i beige che a me piacciono poco per imprinting familiare.
Inoltre lo stesso colore proprio perchè la sua percezione è data dall'oggetto materia può dare delle senzazioni diverse, per esempio mi può piacere il marrone del legno, ma disgustarmi se fosse un divano.
Ci sono poi delle qualità intrinseche del colore quello che assorbe più luce e quello che assorbe meno vedi il bianco e il nero come estremi.
Per esempio nei mio caso il bianco è importante anche per quello, cresciuta a Bari in una casa al settimo piano con tripla esposizione, ho sete di luce adesso in questo appartamento a Torino!
Poi c'è il fatto che le piastrelle sono più vincolanti di una pittura e se quindi il colere ti stanca è più difficile cambiare.
Quindi la scelta del colore può essere determinata dalle percezioni personali, dai gusti, dal budget (che condiziona i materiali e la manutenzione), dal tempo e l'opportunità di scoprire tutte le opzioni potenziali, dalle mode etc... etc...