Steve1973 ha scritto:Chiosa finale...
Cyber... io preferisco avere un PDC che gestisce (come secondo me ha fatto, ma anche qui chiaramente almeno su questo thread sono l'unico a pensarlo) egregiamente la questione terremoto in Abruzzo o rifiuti a Napoli, e che non mi racconti se magari vent'anni fa ha avuto una relazione extra coniugale o come ha conosciuto un dipendente del comune di Napoli...Non mi interessano queste cose, non le reputo così fondamentali, mi spiace. Certo... cambierei idea se venisse PROVATA una qualsiasi ipotesi di pedofilia, ma al momento non vedo il motivo di preoccuparmene.

Per Mercury: scusate non volevo uscire dal Topic ma ribattere agli elogi sperticati di Steve sulla questione rifiuti e terremoto...
in merito vi segnalo i primi segni di "deportazione": (Il messaggero)- Berlusconi: in estate al mare e nessuno nelle tende. «Abbiamo proposto alle persone che sono ancora nelle tende di fare vacanze al mare perché vogliamo che nessuno di loro si trovi nelle tende in estate» ha detto il premier nel suo intervento all'assemblea di Confesercenti. Il 15 settembre, ha aggiunto, saranno consegnate case per 3.000 persone, le ultime entro novembre. Il premier venerdì sarà all'Aquila per la consegna delle lauree ad honorem agli studenti di ingegneria deceduti nel terremoto e presso l'Ospedale San Salvatore per la cerimonia di riapertura delle degenze, della diagnostica e della sala operatoria.

Le famiglie di otto studenti morti nel sisma del 6 aprile hanno rifiutato la laurea honoris causa alla memoria proposta dal Senato accademico, che saranno consegnate domani nella Caserma della Guardia di Finanza a Coppito dal preside di Ingegneria, presente Silvio Berlusconi, domani in visita in Abruzzo. In una nota le famiglie spiegano che "l'assegnazione del titolo alla memoria per noi genitori e parenti delle vittime non ha ovviamente nessun valore morale e affettivo. Allo stato attuale è un blando tentativo di voler semplicemente chiudere una tragica parentesi che ha sconvolto la nostra esistenza".
(la stampa) Un impegno da far tremare i polsi. E come la mettiamo con l’ottimismo di Berlusconi che annuncia un’estate di svolta? Ci riuscirete a mettere tutti gli sfollati fuori dalle tende prima dell’inverno? Il sorriso di Bertolaso si tramuta in una smorfia di preoccupazione. «
Non posso non condividere l’ottimismo del presidente», dice. «Ma con la preoccupazione di chi è qui, sul campo, e deve garantire di finire entro i tempi stabiliti». Bertolaso, insomma, è il primo a sapere che certi programmi sono forse troppo rosei. Ammette: «Parliamoci chiaro. Se dovessimo avere un’estate piovosa, inevitabilmente i cantieri subirebbero dei rallentamenti e i tempi ne sarebbero compromessi... Se non troviamo maestranze e imprese a sufficienza per quanto ci siamo prefissi... Il lavoro che abbiamo immaginato è impegnativo per le ditte di costruzione. Noi chiediamo di realizzare in 80 giorni ciò che normalmente si fa in 8 mesi. E’ una sfida difficile». Il terremotato e il sottosegretario. Due facce della stessa medaglia. Comunque la si prenda, la scommessa è contro il tempo. Il tempo che ammazza anche il buon umore. Al campo Italtel-1, ad esempio, ci sono cinquanta volontari del Gruppo Lucano che gestiscono un centinaio di tende. Ci sono circa ottocento sfollati, una cucina da campo, docce, bagni, un ambulatorio, un asilo e un bar. In giro, tra le tende, poca gente.