Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#226
Per bella casa,
ho letto i valori che hai misurato. Il gradiente verticale sui muri è normale, sono normali anche i valori di UR esterna. L'UR interna è un pò altina, ma non mi convince invece la temperatura interna. Possibile che sia fra i 12,3 ed i 13,2 °C? Molto strano anche il fatto che l'aria interna sia più fredda della parete. Sei sicuro delle misurazioni? E' il caso di ripeterle? Se fossero corrette quelle che mi hai inviato, ci troviamo di fronte a un caso condensativo. Non mi sembra ci siano valori tali da far ipotizzare la presenza di risalita. Mi spiego meglio. Quando c'è un problema di risalita (evento molto raro ripeto), si ha una linea frastagliata sulla parete, ad altezza regolare che delimita la zona asciutta da quella umida, detta "fronte di risalita". Forse si chiama "fronte" perchè evoca conflitti e combattimenti. In inglese si chiama "tide mark" cioè linea della marea, forse perchè da loro ne hanno così tanta che diventa una marea. Comunque sia, in un muro con presenza di risalita, la parte umida sarà più fredda, e quella asciutta sarà meno fredda. In parte per maggiore conduzione e dispersione termica, ed in parte perchè mentre l'acqua evapora sottrae calore al muro (prova ad indossare una maglietta bagnata e poi mi racconti l'esperienza). In questo stato di cose, non avresti una verticale così omogenea e regolare, ma troveresti un salto, o gradino termico in corrispondenza del fronte di risalita. Ho fatto una verifica con un programma termico e mi da condensazione interstiziale in quantità importanti. Praticamente il vapore d'acqua presente nell'aria, ti si condensa dentro i muri, bagnandoli. E' un fenomeno subdolo che si rende evidente dopo tanto tempo. Prova a ripetere le misurazioni, così potremo essere più precisi.
Per l'impianto elettrosmotico artigianale, non è così semplice. Se hai troppa ddp, si innescano fenomeni di elettrolisi sull'acqua e di corrosione anodica sui cavi, e dopo poche ore di funzionamento il sistema va in crisi. Sei obbligato a lavorare con metalli speciali e con voltaggi molto bassi.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#227
Per disperazione umidità,
non ho elementi sufficienti per abbozzare una diagnosi. Da ciò che descrivi, potrebbe trattarsi di imbibizione localizzata derivante da acqua meteorica. Praticamente può esserci stata un'infiltrazione che ha bagnato la base dei muri. L'acqua liquida ha poi impregnato i muri. In questo caso si chiama risalita secondaria, e per risolverla devi interrompere l'apporto di acqua alla base. Prova a mandare qualche foto, e cercherò di capire meglio.

Saluti

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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#228
Per il Medico della Casa,
Buona sera,
qualche ulteriore info sui dati. 1) come specificavo, dietro il muro (attaccato) c'è un termo camino che è accesso di sera, quindi il muro può essere un pò più caldo in quanto riscaldato; 2) il fronte di umidità, cioè la linea dei danni visibili sul muro, abbastanza uniforme su tutta la parete, sale inesorabilmente e ora arriva a quota 100. 3) Prima delle misure ho tenuto chiusa la stanza per tutto il giorno.
Ho fatto un'altra verticale sullo stesso muro interno ma lontano da dove c'è il camino (il muro è interrotto dall'apertura di una porta) e i dati sono riportati qui. http://www.arredamento.it/dataload/gall ... 02_364.jpg
La home made centralina a impulso di 50 Hz è in funzione da una settimana, spero che funzioni. La prima che avevamo fatto a 80 Hz è stata modificata a 30 Hz e l'ho messa all'altra parte della casa a circa 40m di distanza per evitare la sovrapposizione.
Ho provato su un tratto del muro con il metodo di anello e puntazza con una ddp di +15V e dopo circa 20 ore la corrente è diminuita da 0.73 a 0.59 mA, ma soprattutto si era visto un liquido di colore marrone intorno all'elettrodo come segno di corrosione. Quello che mi inquieta è che la ddp misurata tra l'elettrodo (il muro) e la terra è sempre positiva (+500 mV circa)! In questi giorni ci provo a mettere una tensione ancora più bassa, magari solo qualche volt.
Saluti e attendo le tue analisi.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#230
Gentile medico della casa,
ho aggiunto alcune foto al mio album “umidità”, che spero possano essere utili per diagnosticare il problema che affligge la mia abitazione:
http://www.arredamento.it/mygallery/vie ... 27_400.jpg
Nella speranza che ciò possa aiutarla a capire, aggiungerò qualche precisazione in merito alle foto pubblicate.
Inizio subito con il premettere che il mio è un appartamento in un palazzo risalente – circa - agli anni 1955/1960.
L’appartamento è diviso su tre livelli: il problema “umidità” per ora è limitato al solo primo livello, ove si trovano: un vano disimpegno da cui parte la scala per salire al piano superiore (vano scala); un vano sottoscala, adibito a ripostiglio; cucina e bagno.
Il bagno, piastrellato sia a parete (per tutta l’altezza circa), sia a pavimento, sembra essere l’unico indenne dalla problematica umidità.
La foto n. 2 fa riferimento alla parete sinistra della cucina, confinante con il bagno/zona vasca. La foto n. 1 fa ugualmente riferimento alla cucina ma è riferita al lato opposto (quindi lato dx. cucina). Fino all’autunno scorso la parete destra della cucina non presentava alcun danno. Oggi, dopo un inverno di piogge ininterrotte, i danni da umidità iniziano a mostrarsi anche su questo lato (sebbene le lesioni siano limitate a quelle fotografate ).
La foto n. 3 rappresenta il vano scala nel punto in cui si apre la porta di accesso alla cucina. Sul lato sinistro della porta si vede il pavimento inscurito a causa dell’umidità. La parete corrispondente invece non presenta lesioni.
Le foto n. 4 e 13 si riferiscono alla porta finestra che, dalla cucina, conduce in giardino.
Nella foto n. 13 si vede anche l’esterno della muratura, a sua volta lesionato, non so se a causa di infiltrazioni (anche in questo caso il danno si è palesato quest’inverno).
A questo proposito devo tuttavia precisare che i medesimi rigonfiamenti della pittura (forse in misura minore) si rilevano anche sopra lo zoccolo lato destro della finestra (che purtroppo non ho fotografato), dove la parte esterna, invece, non presenta alcuna lesione visibile.
La foto n. 6 rappresenta la parete confinante con l’intercapedine. Questa parete, un paio di anni fa, è stata coperta ,fino all’altezza di circa 120 cm, con perlinato, proprio per nascondere i danni da umidità. Al di sotto del perlinato è stato messo uno strato di polistirolo.
I danni provocati dall’umidità rimangono evidenti sul pavimento, in prossimità dello zoccolo, dove i legno è visibilmente più scuro.
La foto n. 7 rappresenta varie macchie che si trovano sul pavimento del vano scala, anch’esse presumibilmente riferibili ad infiltrazioni di acqua.
Nel 2009 davanti alla porta di ingresso del bagno è stata montata una porta scrigno, ciò al fine di creare un piccolo vano armadio/ripostiglio tra la parete del bagno e la parete dello scrigno stesso.
La foto n. 8 rappresenta la parete del vano ripostiglio confinante con il bagno. Qui i danni da umidità si estendono fino a 70 cm. circa di altezza. La corrispondente porzione di pavimento risulta a sua volta inscurita a causa dell’umidità.
La foto successiva fa riferimento alla parete confinante con l’intercapedine su cui poggia il montante dello scrigno. Il pavimento è molto scuro a causa dell’umidità; mentre la parete presenta un leggero alone sulla pittura che risale lungo tutto il montante della porta scrigno. Aldilà di questo, l’intonaco non pare lesionato.
Infine il sottoscala. Sempre nel 2009 la zona sottostante la scala è stata chiusa per sfruttare lo spazio ad uso ripostiglio (cfr. foto 10). La foto n. 12 fa riferimento alla parete più bassa della zona sottoscala.
Con riferimento all’area sottoscala devo precisare che sul fondo del primo vano ripostiglio (quello a sx. foto n. 10 – che è poi quello in cui si presentano i problemi legati all’umidità) si apre un’ulteriore porticina attraverso la quale si accede ad un altro vano in cui passano i tubi di scarico del bagno soprastante. Questa “area” non viene da noi utilizzata. Le pareti della stessa sono grezze e anche il pavimento sembra essere solo costituito da uno strato di cemento pitturato. Questa zona, nel 2007, a causa di un guasto alle tubature, si è allagata. Due anni dopo è stata chiusa. In questo caso specifico quindi non escludo che il problema “umidità” possa essere acuito dallo scarso ricircolo d’aria. Tanto che avevo anche pensato di creare una presa d’aria alla base della scala (cfr. foto n. 11) in modo da favorire il ricircolo.
Spero che le foto e le spiegazioni possano aiutarla a diagnosticare il problema.
Ancora grazie mille per il prezioso aiuto.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#231
Riguardando la foto lato sx cucina, forse è opportuno precisare che la diversa colorazione della pittura non è senz'altro collegata all'umidità: è dovuta al fatto che per ritocchi successivi è stata utilizzata una pittura di colore leggermente differente (più chiaro) rispetto a quella originaria.
Direi che non c'è altro da aggiungere.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#232
Per bella casa,
ho visto le misurazioni. Mi sembra che l'umidità relativa interna sia molto alta, con un corrispondente valore di temperatura piuttosto basso. Se il muro è senza isolante, ed ha uno spessore rilevante, diciamo fra i 40 ed i 60 cm, si crea condensa interstiziale. Probabilmente l'acqua che risale sui muri, è proprio condensativa, e non proviene dal terreno. Sto sperimentando un sistema per l'eliminazione di problemi condensativi, e di risalita secondaria su murature non isolate termicamente. Da precedenti studi e analisi strumentali abbiamo risultati molto buoni, ma ci servono le validazioni su un certo numero di casi reali, possibilmente diversi fra loro. Il tuo mi sembra interessante. Se vuoi fare un test del nuovo sistema, sulla parte più colpita della casa, scrivimi pure in MP. Il tuo sistema elettrosmotico homemade, ho paura che non possa funzionare. Quelli professionali sono fatti di materiali molto resistenti alla corrosione anodica. Sono metalli speciali, molto vicini al platino come resistenza alla corrosione. Potresti anche usare dei fili in fibra di carbonio, che non si corrodono, ma con voltaggi più bassi. Al di sopra dei 2 V circa, avvengono fenomeni elettrolitici che scindono l'acqua in idrogeno e ossigeno. Pensa un pò che corrosione viene fuori!

Saluti

Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#233
Per disperazioneumidità,
ho visto le foto, ed ho paura che si tratti proprio di risalita secondaria da innalzamento della falda freatica. Hai qualche informazione sull'altezza dell'acqua nel terreno? C'è qualche pozzo nelle vicinanze, che possa indicarla? O forse ti trovi in un pendio dove si vengono a creare dei movimenti d'acqua nel sottosuolo in occasione delle piogge?
Da quello che si vede sulle foto, pare che si sia innalzato il livello dell'acqua sotterranea, fino a bagnare i massetti ed i pavimenti. Questo è un caso di risalita secondaria, cioè derivante da apporti diversi. Nel senso che non è il muro che succhia l'acqua dal terreno, ma è il liquido che bagna il piede della muratura. In termini tecnici si dice che il terreno è saturo alla quota del piano di campagna. In casi come questi il problema (se non deriva da rottura di tubazioini interrate), è di natura geologica, e si corregge con un'adeguata regimentazione delle acque meteoriche superficiali. Agire sui muri è del tutto inutile. Prova a fare una foto da lontano, dove si vedono sia la casa che la strada. Se la mia ipotesi risultasse corretta, il problema sarebbe abbastanza serio, e potrebbe essere risolto o con dei pozzi di emungimento, o con la creazione di sbarramenti o trincee. Lavori di geotecnica insomma.

Saluti

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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#234
La risposta non mi conforta per nulla. In effetti l'appartamento si trova ad un primo piano rialzato di un palazzo costruito in pendenza su una collina (aggiungerò le foto appena possibile). Questo mi fa pensare che la diagnosi potrebbe essere corretta.
I lavori a cui fa riferimento mi sembrano molto complessi e difficilmente attuabili per un privato (mi riferisco al discorso di regimentazione delle acque).
Se l'acqua passa da "sotto" non si potrebbe arginare il problema con la stesura di una guaina isolante da porre al di sotto del pavimento?
Le dico ciò che mi ha indotto a questa riflessone: quest'estate abbiamo cambiato i sanitari in bagno e l'idraulico nell'eseguire il lavoro mi ha detto chiaramente che ad di sotto del pavimento era presente una guaina, che ha reso più complesso il lavoro di modifica degli scarichi.
D'altra parte in bagno non si riscontra alcun danno da umidità (le piastrelle a parete posate da 20 anni risultano assolutamente ben salde attaccate al muro), è possibile che invece sotto la restante porzione di casa questa guaina non sia stata posta?
Onestamente mi sorge questo dubbio..............non spiego altrimenti il perché il bagno risulti indenne dal problema............

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#235
Buongiorno medico della casa, non so se ti ricordi di me. Ti ho chiesto dei pareri riguardo il mio appartamento c.ca un anno fa. Ti seguo sempre e ti faccio i complimenti per la tua preparazione e professionalità!!
Nel leggere il post che hai scritto per bella casa, mi sono un po' ritrovato in quella che è la mia situazione (almeno credo), e cioè: "Se il muro è senza isolante, ed ha uno spessore rilevante, diciamo fra i 40 ed i 60 cm, si crea condensa interstiziale. Probabilmente l'acqua che risale sui muri, è proprio condensativa, e non proviene dal terreno."
Pensi che può essere così?
Inoltre in questo periodo di cambiamenti di temperatura (il giorno fa caldo e la notte fa freddo) l'ur interna è vicina al 90 % e quella esterna al 60%.
Se è così, quali potrebbero essere le soluzioni?
Ti ringrazio e ti faccio ancora i complimenti.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#236
Gentile medico della casa,
purtroppo causa tardivo rientro al lavoro non mi è stato possibile scattare le foto del palazzo in cui vivo.
Visto che la situazione che mi ha prospettato sembrerebbe però essere abbastanza grave mi permetto di chiederle se posso contattarla privatamente per una consulenza "più ufficiale".
Se il problema di falda fosse confermato, secondo lei potrebbero alla lunga sorgere problemi di staticità del palazzo? (io vivo in Liguria dove purtroppo i casi di crollo dovuti a franamento del terreno non sono rari).
Infine, come accennavo, io vivo in un condominio. La porzione del mio appartamento che risulta danneggiata dall'umidità sarà riferita si e no ad un'area di 20mtq. , cioè si tratta di una superficie piuttosto limitata.
E' possibile che una causa "così grave" produca effetti su un'area del caseggiato così limitata?

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#237
Gentile medico della casa,
ho aggiunto all'album le foto dello stabile in cui si trova il mio appartamento.
Come si può vedere rimane su un pendio, e di fatto rimane chiuso tra due strade, cose tipica qui da noi.
Il mio appartamento è al primo piano. Rispetto alla strada sottostante è rialzato di circa 3 mt. All'appartamento si accede tramite una scala, anch'essa a ridosso della collina, che porta alla strada superiore (si intravede nella foto scattata dalla strada). Il palazzo è a sua volta circondato da altri palazzi.
L'ingresso dell'appartamento da direttamente sul giardino.
Come si vede dalla foto il giardino è a sua volta sormontato da un altro giardino che segue l'andamento "in salita" del palazzo (In pratica dove si vedono i vasi appoggiati in cima al muro nella foto "giardino").
Il giardino soprastante è rimasto per anni senza uno scarico per le acque piovane. Lo scarico è stato fatto solo nel 2009. Secondo quello che mi è stato riferito, il giardino di sopra, nei giorni di pioggia, si riempiva d'acqua letteralmente come una piscina.
Sempre osservando la foto giardino, sul lato sx in fondo si nota una piccola porticina su cui si apre l'intercapedine (di cui ho postato una foto - per quel che si può vedere).
Purtroppo, quella da cui ho scattato la foto, è l'unica apertura da cui in teoria si potrebbe accedere all'intercapedine stessa. L'ingresso però è bloccato dalla nicchia del mio bagno in cui sono posizionati i sanitari (vd. muro in mattoni).
Il "soffitto" dell'intercapedine è costituito dal pavimento dell'appartamento sopra al mio.
La situazione è stata valutata da un muratore incaricato dal condominio.
Il muratore mi ha parlato di umidità di risalita e mi ha preventivato "molto a spanne" un costo di circa 300 euro mtq. per rimuovere l'attuale pavimento, stendere una guaina isolante e ripiastrellare (in realtà secondo il muratore il lavoro da fare per risolvere davvero la situazione sarebbe stata la creazione di un vespaio areato). Essendo una porzione di casa piuttosto limitata (circa una 20ina di mtq.) avevamo valutato di fare il lavoro di stesura guaina.
Però prima di spendere quella cifra ho voluto fare verifica in più.................motivo per cui sono qui.
Ora, in realtà, mi si prospetta un problema ben più grave di quello che avevo considerato............e una soluzione (creare un pozzo o altri interventi geotecnici) di fatto non realizzabile sia per motivi di costo, sia perché - immagino - non ci possa alzare una mattina e decidere di fare un pozzo in mezzo alla città.......
A questo punto cosa posso fare? Cioè intendo: esiste una soluzione (magari definitivamente risolutiva) ma che possa arginare il problema umidità in casa?
Aggiungo un'ultima cosa: il pavimento in parquet rovinato è stato posato dai precedenti proprietari su un pavimento preesistente di marmo. Visto che l'umidità sembra muoversi da monte verso valle (cioè dall'intercapedine in avanti) mi chiedo: è possibile che ci sia un'infiltrazione dall'intercapedine e che da lì l'acqua scorra sul marmo sottostante il parquet e si sia diffusa fino in cucina?
L'umidità infatti è manifestata per prima sulla parete confinante con l'intercapedine, e poi successivamente, si è presentata in altri punti............
Rimango in attesa della sua preziosa consulenza.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#238
Per disperazione umidità,
come vedi, pian piano sto diventando medium. Tu mi mandi le foto dell'interno casa, e io ti dico com'è il terreno fuori. La sintomatologia dei problemi descritti, almeno per noi specialisti si riconduce a eziologie ben precise. Più aumenta il dettaglio delle informazioni fornite, e più sarà precisa la diagnosi. Nel tuo caso, il rapporto di causa-effetto è univoco, ed è abbastanza chiaro.
Guaina bituminosa
L'applicazione di una guaina bituminosa come protettivo, da applicare prima del pavimento, è una pratica comune. In Gran Bretagna prende il nome di DPM (Damp Proof Membrane), per distinguerla dalla barriera alla risalita muraria DPC (Damp Proof Course). Applicare la DPM senza la DPC non ha molto senso. Nel tuo caso, dove si generano sottopressioni positive, è del tutto inutile.
Vespaio areato
Nella situazione descritta è la cosa più sbagliata in assoluto che si possa fare! Se esiste anche la sola lontana possibilità che si creino delle pressioni idrostatiche negative alla quota del pavimento. MAI MAI MAI usare vespai, igloo o trucchi del genere. Sempre e solo il vecchio sano cemento armato.
Opere geotecniche
Rientrano in questa categoria, tutte le opere che riguardano il terreno, nei suoi rapporti con la costruzione, compresa la gestione dell'acqua che lo attraversa. E' un argomento molto esteso, e potremmo restare qui a parlarne per mesi. La realizzazione di una trincea, o di un pozzo non è sempre impegnativa o onerosa. Ho un caso a Varese in questi giorni, dove un pozzo di emungimento, costerà si e no 5000 €, cioè meno di un "lampadario", con la differenza che il primo funziona, mentre l'altro nel nostro caso non è applicabile. Nel tuo non si può dire a priori. Così come non si può dire che sia grave o meno. Il fatto che si sia manifestato solo ora e non prima, anche quello dipende dal comportamento del terreno. Vedi, per noi umani è normale ragionare in termini di tempo "umani". Cioè, un anno è poco, e un secolo è tantissimo. Per la terra, che ha 4,5 miliardi di anni, cambiano i termini di confronto. Un anno è poco, mille anni sono pochi e diecimila anni sono sempre pochi. Un evento eccezionale che per noi non si è mai verificato, per la terra potrebbe essere una cosa che ricorre ogni diecimila anni, quindi non strana e non straordinaria, ma comune, banale e ricorrente. Con la differenza che la terra è a casa sua, mentre noi umani siamo ospiti.
Crolli
Prima o poi tutto crolla. Il nostro compito è quello di far sì che ciò avvenga più tardi possibile. Escludendo alcuni rari casi dove il crollo non è preavvisato da segnali di allarme, come crepe, rumori o deformazioni, si ha sempre il tempo per intervenire. Una struttura avvisa, e non una ma tante, tante volte prima di crollare. E quando questo avviene, significa che sono stati chiusi entrambi gli occhi, e per molto tempo.

Sulla foto dell'intercapedine non ci sono indicazioni che mi possano aiutare. Se vuoi, puoi tranquillamente inviarmi un messaggio in MP, farò quello che posso. Se hai bisogno di un sopralluogo, anche quello è possibile, ma così come il medico vero, prima di prescrivere una cura, ti fa fare le analisi, anch'io che sono medico della casa, ti chiedo di fare un'indagine preventiva. Devi richiedere una Relazione Geologica, che ti può fare un Geologo professionista, possibilmente della tua zona o meglio se della tua città. E' un documento tecnico che ti può costare fra i 600 ed i 1000 €, nel quale sono indicati tutti gli elementi necessari per predisporre i correttivi. Sono annotati per esempio, la deformabilità del terreno, la sua composizione e stratificazione, la porosità, le quote di falda minime, massime e le loro pendenze. La presenza o meno di strati impermeabili o di scorrimento, ecc, ecc.
Senza questo documento ti posso dire ben poco, sarebbero solo tante ipotesi o possibilità. Troppi "forse" che non convincerebbero nè te e nè me. Con la Relazione in mano invece, si può andare sul sicuro, e senza possibilità di errore. Oppure potresti vedere se qualcuno ha costruito di recente un immobile nuovo nelle vicinanze, e farti dare la sua Relazione. In molti casi abbiamo fatto così. Non è la stessa cosa, ma ci aiuta tantissimo.
Tienimi aggiornato,

saluti.

Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#239
Ciao dvd85,
ricordo che ci siamo scambiati qualche messaggio un pò di tempo fa. Se hai un valore del 90% di UR sei a rischio cortocircuito. Ci sono dei casi, per fortuna abbastanza rari, dove l'UR molto alta e prossima al 100% crea la condensa in prossimità di circuiti elettrici, con danni seri a strumenti e apparecchiature, compresi veri e propri corto circuiti. Il tuo caso è in parte simile a quello di bella casa, ma se non correggi prima l'UR interna, non c'è soluzione che tenga.

Saluti

Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#240
Per il Medico della Casa
Salve,
la misura della verticale si riferisce a una parete interna fatta di mattoni portanti forati (RDB) da 30 cm. La stanza è l'ultima della casa a lato nord e normalmente non viene riscaldata. L'umidità dell'aria interna è intorno al 65-70% tutto il giorno se è chiusa e la temperatura in questo periodo è sempre intorno a 13°C. Curiosamente, la parete perimetrale (senza isolamento) a nord di questa stanza è apparentemente in perfetta condizione senza alcun segno di danni sul muro.
La mia domanda è che se l'umidità nel muro non viene dalla terra, allora da dove viene? L'umidità dell'aria è la causa o la conseguenza dell'umidità murale?
Ho ridotto la ddp al mio sistema di elettrosmosi a 5V, ma ho sempre avuto dubbio sul suo meccanismo di funzionamento. Uno dei problemi è che la ddp tra il muro e la terra è +500 mV e non negativa come riportata in molti siti. Se l'umidità murale non è dovuta alla risalita, questa ddp deve essere sempre negativa?
Saluti.