questa sarebbe un'ottima cosa, un'idea geniale.Federal Republic ha scritto: E' onesto pretendere un pagamento anticipato se questo anticipo è limitato al pagamento del solo materiale ed il materiale diventa immediatamente di proprietà del cliente (in caso di fallimento, il cliente può ritirarlo e farlo installare da un altro rivenditore).
Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#32Ecco una cosa ragionevole.jnicola ha scritto: Io ho capito che il buon compromesso per il quieto vivere è lasciare un 10% da saldare dopo, e vedo che la cosa è accettata bene.
Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#33Condivido ...e credo che qualsiasi rivenditore che si senta dire guarda che so su 18.500 che ti devo te ne do 17.000 subito al contratto , anche se me la consegni tra tre mesi, e il saldo di 1.500 euro il giorno dopo la consegna, debba valutare bene, ma molto bene, che di certo non si trova di fronte un gaglioffo ma un umile e semplice cliente che sta cercando di tutelarsi allo stesso modo come fa il rivenditore.bayeen ha scritto:però come dicevo nel mio post precedente, molto fa anche il rapporto che si instaura tra rivenditore e cliente
Come già detto , sentirsi rispondere " o così o puoi andare altrove " ti fa sentire un potenziale delinquente che vuol fregare il prossimo e che si scontra con l'arroganza di certi rivenditori ( che poi lamentano la crisi ! ).
Beata te !bayeen ha scritto:...comunque la mia esperienza è stata: acconto 40%, saldo qualche giorno dopo il montaggio (vado a memoria ma mi pare la fattura mi sia arrivata dopo una decina di giorni). io ho saldato tutto nonostante qualche problema perché c'era comunque un buon rapporto di fiducia.

Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#34Su questo non sarei d'accordo : vero, il cliente chiede di acquistare, ma il rivenditore ...vuole e deve vendere , altrimenti fallisce !jnicola ha scritto:la fiducia deve averla il consumatore, è lui che chiede di acquistare.
Ora come in tutte le cose la verità sta quasi nel mezzo : purtroppo credo che, causa abitudine diffusa in molte province, il rivenditore si sente dalla parte del più forte tanto sa che prima che trovi chi è d'accordo a saldare dopo il montaggio il cliente dovrà girarne parecchi, ma parecchi tanto.
Concordo con te ...ma come il rivenditore , giustamente, si preoccupa e pensa "ma a sto cliente qui chi lo conosce" allo stesso modo anche il cliente in fondo pensa " ma a sto qui poi chi lo conosce" !jnicola ha scritto:Sconsiglio vivamente di acquistare in un posto in cui non si ripone fiducia. Intendo fiducia nella serietà e nell'onestà commerciale.
E se il rivenditore intasca il saldo da un trentina di clienti e poi chiude i battenti e sparisce ?
Ne dico un altra : alcuni mi hanno chiesto una piccola caparra impegnativa per far venore a casa il tecnico per i rilievi e per l'ordine preciso.
Della serie : ti do 500 euro per mandare a casa il tecnico , poi devo tornare qui , visionare attentamente l'ordine che hai fatto e darti almeno un 30 % di ulteriore caparra e 5 o 7 giorni prima devo saldarti e...andare a fiducia che eseguirai un montaggio a regola d'arte .

Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#35cla56 ha scritto:Ciao "orostar"..Per farti comprendere meglio il mio pensiero,riporto ciò che scrissi 2 anni fa qui nel forum:
dalla checklist di "corraz"
cla56 ha scritto: 4°NON accetterò in nessun caso il saldo prima della consegna,anche nel caso di finanziamento, quest'ultimo non coprirà il valore globale ma chiederò che ci sia una parte del saldo(credo vada bene un 10-15%)a consegna ultimata.
cla56cla56cla56 ha scritto: ......E' vero quello che tu dici cioè che i "furbi"possono stare da ambo le parti ma IO voglio comunque iniziare il mio rapporto con il cliente scevro da ogni
pensiero di "probabili furbizie",di altra parte,come tu ben sai,vista la mia condizione, nel bene e nel male, di essere l'unico interlocutore con cui il cliente ha a che fare dall'inizio alla fine del percorso,mi mette in una condizione morale da cui traggo sì dei benefici ma nello stesso tempo mi "espone" direttamente sia eticamente che professionalmente nei suoi confronti pertanto non "vedo" un'altro atteggiamento che non sia quello da me praticato.Posso pensare che in una struttura grande ci possa essere una maggior "precauzione"magari suffragata da fatti accaduti
particolarmente negativi, ma questi non possono e non dovrebbero condizionare un rapporto di fiducia che, in un mercato così "avvelenato" e di contrapposizione tra rivenditore/cliente, è un valore che deve necessariamente essere recuperato pena la "scomparsa"di punti vendita che operano con serietà e professionalità!
Ciao Claudio
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/
https://www.facebook.com/casavivaroma/
Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#36Però è più facile per un privato acquisire informazioni su un rivenditore che non il contrario .... parlo del rivenditore tradizionale: il negozio è fisicamente sempre lì, magari da anni, da decenni, una volta passi a guardare le vetrine, un'altra volta entri e fai un giretto... esiste il passaparola, internet, la Camera di Commercio (sto esagerando!orostar ha scritto: Concordo con te ...ma come il rivenditore , giustamente, si preoccupa e pensa "ma a sto cliente qui chi lo conosce" allo stesso modo anche il cliente in fondo pensa " ma a sto qui poi chi lo conosce" !
E se il rivenditore intasca il saldo da un trentina di clienti e poi chiude i battenti e sparisce ?

Il rivenditore si vede "piombare" un tizio in negozio, l'esperienza con il pubblico lo aiuta a formarsi una prima impressione, ma certo non è che può andare a casa sua, girellare e intervistare i suoi parenti, i vicini, il datore di lavoro, il prete, il medico

Per cui si tutela normalmente con un buon acconto.
Sul saldo totale prima del montaggio nemmeno io sono d'accordo.
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)
Re: Quali sono le caratteristiche per una buona cucina?
#37Premesso che penso che ciò che dici è perfettamente sensato e ha una sua logica, mi permetto solo di aggiungere che anche se sono 10 anni che un rivenditore sta li non è automatico che sia onesto.myfriend ha scritto:Però è più facile per un privato acquisire informazioni su un rivenditore che non il contrario .... parlo del rivenditore tradizionale: il negozio è fisicamente sempre lì, magari da anni, da decenni, una volta passi a guardare le vetrine, un'altra volta entri e fai un giretto...
Anche questo è sensato . il problema è che tu entri e poni la tua fiducia, senza troppi patemi , e ti aspetti analoga e corrispondente fiducia.myfriend ha scritto: esiste il passaparola, internet, la Camera di Commercio (sto esagerando!) tutte info che puoi comodamente acquisire con un margine di tempo anche ampio e senza prendere nessun impegno.
Tutto ovvio ma se uno ti chiede di lasciare una piccola somma a deposito da corrispondere dopo il montaggio, puoi sempre informarti sulle banche dati su protesti e sulla sua situazione finanziaria.myfriend ha scritto:Il rivenditore si vede "piombare" un tizio in negozio, l'esperienza con il pubblico lo aiuta a formarsi una prima impressione, ma certo non è che può andare a casa sua, girellare e intervistare i suoi parenti, i vicini, il datore di lavoro, il prete, il medicotutto questo PRIMA di trattare con lui.
Certo se uno ti dice che ti farà un bonifico da 15.000 euro su una somma da 16.000 , e te lo fa davvero, puoi solo pensare che , malauguratamente, il cliente vuole auto-scontarsi di 1.000 euro.
Ma hai tutto il margine necessario per incassare l'eventuale colpo gobbo del cliente.
A meno che qualcuno non mi viene a dire che su una cucina di 16.000 euro il rivenditore guadagna meno di 1.000 euro !!!
Certo che se dalle banche dati il cliente risulta come "cattivo pagatore" ...beh allora ci starei attento un milione di volte.
Vedi una volta dalle mie parti era molto frequente la pratica degli "effetti" ( cambiali ) : ogni tanto, a detta di alcuni, capitava il tipo che non era solvibile, ma non per questo smettevano di far firmare cambiali.
Poi sono arrivate le finanziarie : comode per il rivenditore che incassa subito i soldi ( e magari becca anche una percentuale sulla somma finanziata ! ) , che fanno "il lavoro sporco" informativo al posto del rivenditore ecc.
Ma qui non si sta dicendo che si vuole comprare a rate, ma semplicemente che si vuole corrispondere una piccola somma , a titolo di garanzia, al termine e successivamente al montaggio.
Ma non è per caso che molti rivenditori non accettano questa formula...della serie dopo l'acquisto "chi s'è visto s'è visto " ?
Ed è giusto .myfriend ha scritto:Per cui si tutela normalmente con un buon acconto.
Stasera un rivenditore mi ha detto che non voleva nessun acconto : solo 10 giorni prima dell'arrivo mi ha detto che dovevo saldare ...tutto ( solo perchè Scavolini , pare , 10 giorni prima di inviare la merce chiede il suo corrispettivo ).
Forse i famosi "a 90 giorni" non si usano più, non so, ma di certo è che anche in questo caso l'operatore non deve far altro che rinviare una sua parte di guadagno . Tutto qui.
Intanto , dalle mie parti è prassi vissuta e consolidata.myfriend ha scritto:Sul saldo totale prima del montaggio nemmeno io sono d'accordo.