
Se mia figlia vorrà fare il classico saro' ben lieta di accontentarla!

Il mio consiglio è di lasciar decidere lui!BIZET ha scritto:C'è qualcuno tra di voi che ha frequentato o frequenta il liceo classico o scientifico che mi potrebbe aiutare a capire meglio queste 2 scuole?
Mi piacerebbe che mio figlio frequentasse, finite le medie, un liceo; ma quale tra i due?
Lui ottiene buoni risultati in tutte le materie, ama tanto leggere e ha tanta passione per la storia, un po' meno per la matematica.
Ha un enorme spirito critico ed è molto comunicativo.
Un giorno dice che farà lo scientifico un altro il classico, di sicuro è che non sa in ogni caso quello che lo aspetta.
Mi verrebbe spontaneo pensare per lui al classico, ma è così più impegnativo dello scientifico come dicono? Lo condanno a 5 anni di pomeriggi chiuso in casa ore e ore sui libri? E cosa mi dite del greco e del latino? Il mio cuore mi suggerisce il classico, la mia ragione lo scientifico.
Come dice qualcuno : il cuore ha sempre ragione.
Ma i dubbi sono tanti.
Grazie a chi mi aiuterà a capire di più.
Bizet
Ecco, fermo restando quello che ho già detto, cioè che deve essere lui a decidere, se io avessi un figlio sicuramente per lui preferirei lo scientifico al classico.bertok ha scritto:La mia esperienza con mio figlio non è molto positiva, poichè è tutto il giorno sui libri; da quando arriva a casa a quando si cena.
Certo i risultati non mancano, ma mi domando se effettivamente il gioco vale la candela, e mi spiego meglio: è fondamentale studiare, ma sono certo che nella vita non ci si realizzi solo attraverso lo studio. Questa è una parte fondamentale, ma e importante anche che riesca a stringere rapporti con le persone, ad avere spazi in cui poter mantenere i propri interessi, le proprie passioni.
Se riuscirà a mantenere degli spazi..ben venga il classico che a mio avviso da una formazione migliore rispetto a tutte le altre scuole.
chiaretta ha scritto:
Cmq, ho di recente scoperto che, soprattutto nelle grandi città, per fare l'avvocato è importante aver fatto il linguistico
In parte voleva essere una provocazione (sono convinta che, almeno x quanto riguarda giurisprudenza, la preparazione universitaria si stia scostando sempre di + dalla pratica effettiva). Cmq, anche solo scorrendo gli annunci sul sito dell'ordine di Mi, tantissimi studi cercano avv. con inglese perfetto (chiedono anche il tedesco o il cinese...)Kalimeroxxx ha scritto:chiaretta ha scritto:
Cmq, ho di recente scoperto che, soprattutto nelle grandi città, per fare l'avvocato è importante aver fatto il linguistico
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questa non la sapevo...perchè?
Nel senso ...io faccio l'avv internazionalista quindi sicuramente le lingue mi sono utili, ma a parte l'inglese io le ho imparate all'univ. e penso che avrei affrontato gli esami e la mia porfessione con molta più difficoltà se avessi avuto solo una preparazione linguistica![]()
buono a sapersichiaretta ha scritto:In parte voleva essere una provocazione (sono convinta che, almeno x quanto riguarda giurisprudenza, la preparazione universitaria si stia scostando sempre di + dalla pratica effettiva). Cmq, anche solo scorrendo gli annunci sul sito dell'ordine di Mi, tantissimi studi cercano avv. con inglese perfetto (chiedono anche il tedesco o il cinese...)Kalimeroxxx ha scritto:chiaretta ha scritto:
Cmq, ho di recente scoperto che, soprattutto nelle grandi città, per fare l'avvocato è importante aver fatto il linguistico
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questa non la sapevo...perchè?
Nel senso ...io faccio l'avv internazionalista quindi sicuramente le lingue mi sono utili, ma a parte l'inglese io le ho imparate all'univ. e penso che avrei affrontato gli esami e la mia porfessione con molta più difficoltà se avessi avuto solo una preparazione linguistica![]()
Nel mio corso di laurea l'inglese non era materia di studio (non c'erano lingue straniere). E oggi conosco parecchi avv. che, pur avendo fatto il linguistico, non solo sono diventati avv. al primo colpo, ma si sono anche trovati benissimo a lavorare a Milano e Roma proprio grazie alle lingue straniere.
La mia esperienza parte da una situazione simile a quella di tuo figlio, con mio padre che voleva farmi fare il classico per poi indirizzarmi agli studi in giurisprudenza. Per varie ragioni la scuola non mi prese e di ripiego finii al linguistico. Lo definirei in molti aspetti identico al classico, con la differenza che anzichè greco e latino si studia inglese, francese e tedesco (o spagnolo) che al giorno d'oggi servono molto di più. Matematica e fisica seguono lo stesso programma del liceo scentifico. Ci sono anche due anni di diritto.Kalimeroxxx ha scritto:buono a sapersichiaretta ha scritto:In parte voleva essere una provocazione (sono convinta che, almeno x quanto riguarda giurisprudenza, la preparazione universitaria si stia scostando sempre di + dalla pratica effettiva). Cmq, anche solo scorrendo gli annunci sul sito dell'ordine di Mi, tantissimi studi cercano avv. con inglese perfetto (chiedono anche il tedesco o il cinese...)
Nel mio corso di laurea l'inglese non era materia di studio (non c'erano lingue straniere). E oggi conosco parecchi avv. che, pur avendo fatto il linguistico, non solo sono diventati avv. al primo colpo, ma si sono anche trovati benissimo a lavorare a Milano e Roma proprio grazie alle lingue straniere.il mondo è bello perchè vario...
io non ho mai conosciuto nessuno diplomato in lingue che poi facesse giurisprudenza
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cmq a milano almeno nella mia univ l'inglese è obbliatorio anche per il corso in giurisprudenza...mi sa che i futuri avv saranno più facilitati
guarda... io sapevo a 13 anni cosa volevo fare, ma mi è toccato fare per 6 anni un'altra scuola che mi faceva schifo e in cui non mi ci sono mai trovato...BIZET ha scritto:Lui dice che farà lo storico, ma è un pensiero da fanciullo e per me ha la stessa valenza se mi dicesse che vuole fare l'astronauta.