premetto che saro un po tanto lunga
tanti tanti anni fa
mia sorella sta male corro in italia si scopre che e' affetta dal morbo di chron. Una notte in ospedale ero al suo capezzale sembrava dormire tranquilla con un filo di voce ce la fa a pronunciare il mio nome. Poi mi dira che credeva di avermi chiamato tante volte ma come in un sogno non le usciva la voce. Mi alzo la tocco il lenzuolo e' completamente intriso del suo sudore (mai visto una cosa del genere se non anni dopo quando mori mio nonno di li a pochi minuti) Di getto la scopro. Cio che vedo non potro dimenticarlo. Colore rosso ovunque e due pasticche intatte fra le gambe magrissime, come erano entrate erano uscite. Chiamo aiuto infermiere corrono i dottori e si danno un gran da fare. Di li a poche ore sara trasportata al SantOrsola di Bologna dove l'anno ripresa x i capelli. Si stabilizza. Torno a casa mia (estero) Passano i giorni arrivano le rosse mentre ero seduta sul wc. Sento una gran botta allo stomaco e contemporaneamente alle tempie. Salto i dettagli, mi si bloccheranno le rosse x 18 mesi che trascorrero in un costante stato di PMT (tensione premestruale) Piena di estrogeni (mi pare fossero loro i responsabili) continuamente in preda alla fame "chimica", con bruciore fisso agli occhi ed il fiato corto. Iniziano le analisi, non si capisce niente. Prendo tanti kili, in 3 mesi, sento prudermi la pelle, come all'ottavo mese di gravidanza, mi gonfio come un palloncino. Da 50 kili, il mio peso di sempre arrivo a qualcosa tipo 64. Qualsiasi donna che abbia provato la sensazione di fame anomala pre mestruale potra immaginarsi cio che ho provato x 18 interminabili mesi, dove la sensazione andava via via aumentando.
Non mi mettevo le dita in gola ma sono arrivata a prendere molti lassativi, naturali, che mi provocavano svenimenti xche contenevano quasi sempre senna. Quando capii di reagire male alla senna passai ad un tea cinese dio solo lo sa che cose ci fosse dentro.
Mangiavo da far schifo ma MAI in pubblico, in pubblico mangiavo insalate scondite ma la ''fame'' mi lavorava dentro.
(x chi ricorda la storia di san valentino, il polacco si prese gli spaghetti in faccia xche aveva commentato dopo avermi visto prendere una forchettata dal piatto, gesto quanto mai insolito visto che praticamente non mangiavo mai in pubblico)
C'e' da dire che fino a poco tempo prima ero prevalentemente macrobiotica e poi vegetariana...uno scompenso non da poco. Mangiavo sempre in movimento mai a tavola, mangiavo sui mezzi, mentre camminavo, ad una velocita incredibile....fino a quando non sentivo la pancia cosi piena, nausea e fasdidio ma allo stesso tempo pensavo anche, ecco, adesso non mi ci entra davvero piu niente. Sentire la pancia piena dava sia una sensazione di profondo disgusto che di perverso piacere. Non si spiega ma e' cosi. Forse perche poi scatta la reazione, l obbiettivo e' sentirsi la pancia vuota.
Ho perso un sacco di tempo facendo test ormonali ma mi sono sempre rifiutata di curarmi chimicamente.
Ero al primo anno di universita e come tante altre donne del mio corso mi interessavo alla rappresentazione della donna attraverso i media. Fu cosi quasi del tutto naturale (sembrava) esplorare con la fotografia il video e le installazioni issues relativi al body image and co.
Ero si ingrassata ma non ero obbiettivamente obesa, purtroppo la sensazione ''da dentro'' era orribile, non era grasso sano! Nonostante cio sembravo avere un discreto successo con gli uomini ma non tolleravo assolutamente di essere toccata. Pensavo che se mi stessi ingrassando per tenere le distanze questa tecnica non stava certo funzionando quindi perche'...perche' lo stavo facendo? (il grasso puo rappresentare uno bisogno di porre distanza da il se e l'sterno)
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Intanto i miei progetti fotografici andavano avanti, dovevo preparare un esame, iniziai a frequentare gruppi di self help per compulsive overeaters, anoressici e bulimici. Due mie amiche, probabilmente le due amiche piu belle che abbia mai avuto, mi avevano confidato di essere bulimiche. Credevo che fosse solo grazie a madre natura che erano cosi in forma! Non era cosi. Con loro ho pure condiviso notti di binge (incontrollabili abbuffate) e pettegolezzi, quasi divertente se non assurdo.
Frequentando i gruppi di self help svuluppai un acuto senso di ovvervazione che mi portava ad individuare le persone con problemi di alimentazione sia fra i miei pari che fra i clienti che si sedevano al cafe dove lavoravo. Imparai a distinguere le tipologie di persone che venivano colpite da anoressia piuttosto che dalla bulimia. Durante queste sessioni mi sentivo spesso come una infiltrata perche ''io stavo solo facendo delle ricerche approfondite per il mio lavoro" ma nei momenti di lucidita sapevo bene che stavo ingannando solo me stessa ed non ero li per ricerca bensi per guarire.
Ben presto capii che le persone che frequentavano questi gruppi, dove io andavo settimanalmente ma cambiando spesso sede, ne frequentavano uno al giorno, alcuni anche di piu, fino a 3 al giorno. Mi sembro che oltre alla dipendenza dalla ''cattiva abitudine alimentare" ci fosse anche quella dell'appartenenza al gruppo. Ricordo pensai no io non sono cosi, non sono cosi "bisognosa" non mi piace questa fratellanza e mi faceva pensare al cibo ancora di piu, se possibile... smisi di andarci.
Bene nonostante tutta questa consapevolezza, i reali squilibri ormonali e i vari tentativi di trovare una spiegazione al mio comportamento tramite la letteratura in materia il mio comportamento ed il mio peso andavano sempre peggiorando.
Un bel giorno chiamando casa rispose mio padre. Chiesi come va lui rispose che "erano andati dal tal professore, avevano fatto tali analisi, era stato detto che...." In realta parlava di mia sorella ma si esprimeva usando la prima persona plurale (pur sapendo che lui non poteva aver partecipato fisicamente alle visite) mentre lui parlava io vidi questa famigliola che si muoveva all unisono da un ambulatorio all'altro da un medico all altro, uniti dalla sofferenza, capaci di comunicare fra di loro solo tramite la malattia...(a parte mia sorella anche i miei ne hanno avute tante) Io ero lontana da loro, non favevo parte di questa ''massa familiare". Ero lontana ed ero sana. Il mio pensiero fu che non dovevo stare male per far parte di quella famiglia, che non dovevo ammalarmi ad ogni costo e che avevo diritto di essere felice, sana, lontana e andare avanti con i miei studi e la mia vita. Smisi di cercare soluzioni, di fare analisi e...analisi (!), piano piano mi torno il mestruo, piano piano riuscii ad eliminare formaggio e certi carboidrati (che di base odio ed evito tuttora - e' provato che danno
assuefazione e cravings e sono alimenti triggers, ogni persona pero ha i suoi) Riuscii anche ad iniziare una relazione con l'uomo che sara poi diventato un compagno molto importante.
Molto lentamente iniziai a perdere peso, senza mai pesarmi una volta, fu un bellissimo giorno quando sentiti per la prima volta di aver davvero fame, la fame sana, mi ero dimenticata cosa si provasse a mangiare con gusto.
Non ho piu avuto problemi di peso fino alla gravidanza sono sempre stata 55 kili ma dopo quella esperienza posso assicurare che qualcosa rimane dentro. Probabilmente e' cio che prova un ex alcolista, come camminare sempre sul bordo del baratro. Si impara presto ad allearsi con questa sensazione, non e' del tutto negativa. E' un piccolo campanello di allarme che non si spenge mai ma che lavora a tuo favore.
Ho cercato di raccontare i fatti, cosi come li ricordo, non soluzioni, non suggerimenti. Durante il percorso non collegavo certi eventi, sono riuscita a farlo solo molto dopo con chiarezza. Non e' detto che il mestruo mi sia scomparso per la paura avuta quella notte in ospedale, non e' detto che la telefonata con mio padre sia stata cio che ha sciolto l'enigma...e non e' detto che non ci fossero altre motivazioni che sarebbero potute emergere se avessi continuato con la analisi....pero questo e' cio che io ritenngo sia successo. Episodi solo apparentemente distanti dalla ciccia e dalla alimentazione...o no?
Ah...l' esame in questione e le foto prodotte ebbero un discreto successo

Titina, offro cio che ho da offrire, sperando che in questo pacco

tu ci possa trovare anche solo una parola che ha un senso x te
