#31
martynuzza ha scritto:Eh beh...con tutti i soldi che vi diamo, potreste fare anche uno sforzo per sopportarci due ore a settimana :wink:
E' qui il problema......
Il cliente è convinto che il rivenditore compra la cucina a 1 euro e la rivende a 3.
Cioe', siccome io ti do' tanti soldi tu mi devi "sopportare"

Allora. Tanto per cominciare i presunti 2 euro di margine del rivenditore (che in realta' poi sono 0,5 se va bene), servono per avere sempre un'esposizione curata e aggiornata, per avere le luci sempre accese, i condizionatori a palla in estate, gli accessori per rendere la cucina piu' accogliente, il lampadario giusto, il venditore professionale al massimo (corsi di formazione e aggiornamento), gli ambienti sempre puliti e profumati, i montatori piu' bravi della piazza (perche' se non li paghi bene, vanno dalla concorrenza), l'avvitatore migliore, le punte sempre nuove (cosi' quandi si forano i mobili, non si rovina il laminato), gli stop migliori, e in generale tutte le attrezzature che ti consentono di lavorare al meglio e di essere veloce e puntuale nelle consegne (perche' il tempo è denaro per tutti). E non ho certo elencato tutte le spese comuni alle varie gestioni imprenditoriali.....

Quello che mi lascia perplesso è che il cliente, invece di apprezzare queste cose, spesso le da’ per scontate……

A me non piace il discorso “ti do’ tanti soldi….”.(come se il rivenditore li tenesse per se’)

I soldi, servono a cercare di soddisfare il cliente.

Poi c’è il rivenditore/imprenditore che è bravo nel suo mestiere e riesce ad investirli bene, come c’è chi non è capace ad investirli e, infine, c’è pure chi se li intasca…..ma le ultime due “tipologie” (che tra l'altro sono quelle che fanno piu' sconti) non sono destinate a durare molto nel mercato competitivo che c’è oggi……



Infine…..
Il rivenditore bravo non è quello che sopporta il cliente perche’ gli da’ i soldi, ma quello che fa il suo lavoro con passione, ed ha piacere di passare del tempo con una persona che sta facendo un acquisto importante (forse anche unico nella vita) che ha bisogno di essere confortato, rassicurato e consigliato al meglio.

Scusate se non sono stato sintetico, spero che il concetto sia passato…..
ALLEGRI

#32
Skyline ha scritto:
Se mangio male in un ristorante , o non mi piace il servizio , non ci torno............. manco se la cena me la offre con il 50% di sconto . :wink:
Con molto garbo e delicatezza provo a dare un diverso punto di vista..
la metafora del ristorante è chiara ma il caso della cucina è diverso...

Se mangio male ottengo una cena "non di qualita" e quindi sono daccordo che non ci torno.

Se il mobiliere mi fa penare, ma mi fa il famoso 50% di prezzo in meno e comunque, con fatica e stress ottengo comunque una perfetta cucina a metà prezzo allora posso valutare.

Posso sacrificare l'agio e in confort di avere un otttimo venditore, che mi rende tutto facile e sereno se per me i soldi sono un problema o un fattore chiave.. la variabile non è più la qualità del risultato, che tutti vogliamo garantita, ma la quantità di stres e disagio.. che ha si molto valore, ma ognuno di noi può essere libero di svendere al prezzo che ritiene opportuno! :wink:

Detto ciò credo ci voglia comprensione e gentilezza e soprattutto educazione da entrambe le parti! Peace & love! :wink: :D
Album casa in continuo aggiornamento:
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Mi vendo il settimanale TOMASELLA
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#33
allegri ha scritto: gli stop migliori,
cosa sono gli "stop migliori"? :)
talvolta mi chiedo perché debba cambiare casa ogni 10 anni

#34
ALLEGRI la mia era solo una battuta, sicuramente non tutti i rivenditori sono come quelli che fino ad ora ho incontrato e capisco che non tutto l'ammontare finisce nelle tasche dei venditori.
Pero' fatto sta' che la spesa e' quella, per il cliente dove vanno vanno e' lui che deve sborsare e di conseguenza si aspetta un servizio di una certa qualita' e competenza.
L'acquisto della cucina non e' solo un fatto economico e' anche di "cuore" visto che vai a mettere un oggetto nella tua casa, nella tua famiglia, non sono scelte facili x questo io mi aspetto il massimo appoggio, rispetto per le mie idee, competenza e qualita' dai venditori.
Basta fare un giro in due o tre negozi e tutto e' il contrario di tutto.Non c'e' nessuno che mi dice, il truciolato fa schifo o la migliore laccatura e' quella spazzolata.Sembra che in questo settore non esistono regole, dipende solo da quello che vendono.Se vendono il truciolato allora e' il migliore!Ma che banda eh?!

#35
Domanda per i mobilieri:
Come vi comportate se vi accorgete che il vostro gusto è totalmente differente da quello del cliente ? Ed ancora, cosa fate se vedete che il vostro potenziale cliente proprio non ha gusto e desidera delle pacchianate :?: :lol:

#37
Considerazioni:
Una dita commerciale di mobili guadagna in media (pagate le spese, le tasse le imposte, tutto insomma) mediamente il 6% del fatturato.
Questo e' facilmente deducibile dai bilanci delle societa' di capitale che sono pubblicati.
Qualche ditta familiare, vuoi perche' ha l'immobile espositivo di proprieta', vuoi perche' i mobili vanno anche a montarseli da soli arriva al 10-12%.
La grande distribuzione guadagna qualcosa in piu', ad eccezione di Ikea che la fa' da padrona.
Dire che i mobilieri si "aprofittino" del cliente mi sembra veramente campato in aria.
Per rispondere alla domanda sul cattivo gusto degl'altri, direi che un professionista serio sa' perfettamente che il gusto puo' al massimo proporre il suo, ma quello altrui non e' materia di trattativa.
Mi fa' molto riflettere il ragionamento di Marla per cui se il rivenditore ti fa' penare ma ti fa' il 50%......allora ci penso!!!!
Personalmente la parola "cliente" non mi piace, trovo piu' appropriato il temine "persona".
Dopo decine di corsi sulla vendita, sono arrivato alla conclusione che non esiste altro rapporto, che ci si comporta con gli altri, cosi' come la nostra preparazione umana ci consente, come la nostra cultura ci permette.

#38
stephanenkov ha scritto:Mi fa' molto riflettere il ragionamento di Marla per cui se il rivenditore ti fa' penare ma ti fa' il 50%......allora ci penso!!!!
Personalmente la parola "cliente" non mi piace, trovo piu' appropriato il temine "persona".
Dopo decine di corsi sulla vendita, sono arrivato alla conclusione che non esiste altro rapporto, che ci si comporta con gli altri, cosi' come la nostra preparazione umana ci consente, come la nostra cultura ci permette.
Sono perfettamente daccordo con te sull'ultima frase..


Il discorso della "svendita del servizio" è una storia che forse poco ci azzecca con questo thread ma me lo ha evocato la metafora del ristorante.. ed è obiettivamente una variabile da considerare.. va ammesso..

Vorrei una buona cucina
Non ho il budget necessario
La posso avere con sconto ma purtroppo non ho il servizio

Sono pronta a gestirlo? Sono pronta a impazzirmici?
E' un po' come il matrimonio fatto col wedding planner o col faidatè..
Se puoi permettertelo ti rilassi e lasci far tutto al bravo consulente, sennò se non hai i soldi ma desideri un bel matrimonio comunque, ti rimbocchi le maniche e fai tu.. e stai fino alla sera prima a chiudere i sacchetti dei confetti.. :wink: :D
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#39
av2 ha scritto:
allegri ha scritto: gli stop migliori,
cosa sono gli "stop migliori"? :)
Immagine


:lol: :lol:

lo sapevo che dovevo scrivere tassello.........
ALLEGRI

#40
Allegri mi hai messo una pulce in testa con questi stop :D Ma i tasselli non li fornisce la ditta adatti alla tipologia ed alla portata del mobile? Altrimenti un mobiliere potrebbe risparmiare su questo e la cosa mi preoccupa visto che riguarda la tenuta ad es di un pensile

#41
No solaria. I tasselli li fornisce il mobiliere (o il montatore esterno del mobiliere). L'azienda di cucine fornisce (di solito) la barra sulla quale agganciare i pensili,
Immagine

ma la barra va fissata alla parete con i tasselli che ha in borsa il montatore che, naturalmente ,ci sono di diverse qualita' e pure di diversi prezzi...
ALLEGRI

#42
Solaria ha scritto:Domanda per i mobilieri:
Come vi comportate se vi accorgete che il vostro gusto è totalmente differente da quello del cliente ? Ed ancora, cosa fate se vedete che il vostro potenziale cliente proprio non ha gusto e desidera delle pacchianate :?: :lol:
Ciao "Solaria",premesso che chi entra nel mio negozio dopo tre metri (anche perchè è piuttosto piccolo) si rende conto del tipo di proposta viene fatta al suo interno,trova poi una persona (mè) di carattere molto paziente ma un pò meno accondiscendente su certe questioni, pronta ad impegnarsi su un progetto soprattutto sotto il profilo funzionale e della razionalità,certamente con un suo gusto estetico sul quale però gli piace un vivace confronto con il cliente finale!Apprezzo molto la concretezza ed il decisionismo,preferisco che il cliente prenda tutto il suo tempo per riflettere piuttosto che vedermelo un giorno sì e uno nò con i pareri del "condominio"o " dell'ufficio",preferisco il coinvolgimento all'imposizione (da ambo le parti).Davanti ad una proposta esteticamente indecente,rischio molto moltissimo,ma alla fine con il contratto e i disegni
firmati procedo con l'ordine,cosa che non farei con una cucina funzionalmente sbagliata!
ciao cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

#43
stephanenkov ha scritto:Considerazioni:
Una dita commerciale di mobili guadagna in media (pagate le spese, le tasse le imposte, tutto insomma) mediamente il 6% del fatturato.
Una precisazione. Se parliamo di guadagni, il 6% di utile netto sul fatturato di per se vuol dire poco.
Bisogna vedere quant'è la percentuale di utile netto sul capitale investito.
L'impresa commerciale (come tutte le imprese) è un'attivita' rischiosa.
La percentuale di utile deve essere almeno uguale a quella che si otterrebbe nell'investimento di attivita' non rischiose, piu' un premio per il rischio, piu' una percentuale per la remunerazione del lavoro del'imprenditore.
ALLEGRI

OT disservizio forum?

#44
scusate l'ot ma alcune pagine del forum non si aprono, ricevo la schermata di avviso bad gateway... capita anche a voi? :?
XxxXxxxXXxXxXXXXXXXXxxxxXxXXXXxxxxxxXxXXXXXXXxxXX
XXxXxXxXxXxXxXXXXXXXXXXXXxXxXXxXXxXxXxxXxxXxXXXxx
incrocini grandi e piccini per sogni importanti e sogni mini

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#45
allegri ha scritto:
stephanenkov ha scritto:Considerazioni:
Una dita commerciale di mobili guadagna in media (pagate le spese, le tasse le imposte, tutto insomma) mediamente il 6% del fatturato.
Una precisazione. Se parliamo di guadagni, il 6% di utile netto sul fatturato di per se vuol dire poco.
Bisogna vedere quant'è la percentuale di utile netto sul capitale investito.
L'impresa commerciale (come tutte le imprese) è un'attivita' rischiosa.
La percentuale di utile deve essere almeno uguale a quella che si otterrebbe nell'investimento di attivita' non rischiose, piu' un premio per il rischio, piu' una percentuale per la remunerazione del lavoro del'imprenditore.
Al netto dei costi, a ergime di investimenti coperti.
Quando la borsa rendeva il 7-8- ed anche piu' % correvano tutti a distrarre capitali dall'impresa per investirli in finanza, cioe' quando la rendita finanziaria supera il rendimento da lavoro a pari investimento accade quello che e' accaduto da noi ai tempi di Bettino (pace all'anima sua oviamente).
La borsa in quel periodo a raramente guadagnato piu' del 7% annuo, questo la dice lunga su quanto si possa guadagnare in Italia come reddito da lavoro.(ovviamente da impresa intendo).