Emilecramica On Square è bellissima e realistica soprattutto 80x80 oppure 60x120
il prodotto è di ottima qualità
ciao
Re: Pavimento in cemento
#32Grazie per l'informazione, che tu sappia è adatto anche per rivestire l'alzatina dietro i fuochi o potrebbe avere problemi con i calore?
Re: Pavimento in cemento
#33e' un gres porcellanato per cui non dovrebbe darti problemi.
dietro ai fuochi formato grande = nulla o poche fughe !!!
facilissimo da pulire.
naturalmente se vuoi riprodurre l'effetto cemento , utilizza la versione naturale e non lappata.
ciao
dietro ai fuochi formato grande = nulla o poche fughe !!!
facilissimo da pulire.
naturalmente se vuoi riprodurre l'effetto cemento , utilizza la versione naturale e non lappata.
ciao
Re: Pavimento in cemento
#34Sono entrambe soluzioni a base sintetica. Ciò che le differenzia è la qualità dei prodotti usati ed il ciclo progettato. Usati in cucina non danno problemi se protetti con un trasparente idoneo.Estala ha scritto:Ma secondo la vostra esperienza un pavimento in microcemento spatolato sarebbe adatto ad una cucina? Rispetto ad un pavimento in resina è più o meno resistente a graffi o eventuali macchie?
Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl
Re: Pavimento in cemento
#35Ciao Azarn, vorrei provare a fare un po' di chiarezza (visto che questo è il mio settore).
Intanto cerchiamo di distinguere tra massetto e rivestimento superficiale (o pavimento): il massetto è lo strato cementizio che si posa sul solaio (svolge diverse funzioni, tra cui includere le tubazioni, se cerchi in internet trovi approfondimenti), può avere più strati, diversa struttura e diversa costituzione (quelli tradizionali sono in calcestruzzo). Il pavimento è il rivestimento finale cioé la superficie su cui si cammina ed è posato sul massetto.
Gli installatori di cui parli ti hanno proposto un rivestimento cementizio che corrisponde al massetto (o uno strato dello stesso), impregnandolo per renderlo impermeabile, impedire che "spolveri" e proteggerlo. Questo NON è un pavimento (e mi stupisce che non te lo abbiano spiegato) ma la base per posare il pavimento: è un po' come se tu avessi una superficie rifinita al grezzo. Aggiungo anche che (a differenza di quanto sostiene skywings) i giunti (intesi come "tagli" sulla superficie del massetto) non sempre sono necessari in quanto la loro presenza dipende dalla dimensione della superficie e dal materiale con cui è composta la gettata (come accade ad es. con i materiali più moderni, come il massetto cellulare) e spesso si prevedono solo giunti perimetrali (dove cioè il massetto confina con le pareti) realizzati in materiale flessibile.
Quanto alle resine, so bene che si fa tanta confusione, ma in sintesi vi sono due categorie principali per uso domestico: spatolati cementizi e resine epossidiche. Queste ultime sono divise in spatolati e autolivellanti. Tutti possono rivestire pavimenti e pareti, eccetto le resine autolivellanti che si applicano solo sui pavimenti.Tutti (tutti!) questi prodotti contengono miscele a base di resine (cioè polimeri), che fungono da aggreganti e conferiscono le doti di elasticità, flessibilità, compattezza e impermeabilità. Esistono anche altre resine (le trovi ovunque, anche dentro le vernici), tra cui le poliuretaniche, usate per i pavimenti industriali (sono dure e resistenti ma poco flessibili e scarsamente decorative) mentre per uso domestico sono normalmente miscelate con altri materiali (cementizi) o usate, trasparenti, per le finiture. Le resine possono essere bicomponenti (epossidica), monocomponenti (normalmente poliuretanica) e solubili o meno in acqua. Tutti questi particolari (che ho esposto in grande sintesi) sono rilevanti solo in fase di applicazione e a te, fondamentalmente, non interessano. Devi invece sapere che i pavimenti in resina o miscela di resina e cemento (spatolati cementizi) non superano spessori di pochi millimetri e sono applicati con un ciclo, cioè in più fasi o strati (se il lavoro è eseguito correttamente): essenzialmente uno strato aggrappante, uno strato intermedio (che conferisce le proprietà meccaniche di durezza e resistenza ai carichi), uno strato per l'effetto estetico, uno strato finale di protezione (spesso con resine poliuretaniche). Qualsiasi applicatore serio deve seguire questo ciclo di posa.
I pavimenti in resina e malta cementizia devono essere realizzati con prodotti certificati UE (per uso domestico, igiene, resistenza ai carichi, capacità ignifughe ecc.) e sono quindi assolutamente sicuri per uso domestico.
Quanto alla cucina, esteticamente hai l'imbarazzo della scelta (le resine epossidiche sono senz'altro le più duttili in ottica decorativa). Quanto alle caratteristiche di resistenza devi affidarti ad artigiani seri: se il ciclo di posa è corretto e i prodotti usati sono professionali il tuo pavimento avrà adeguate doti di resistenza all'usura. Tieni conto che le malte cementizie costano molto meno delle resine epossidiche (anche la metà). Per mio conto (ma questo è soggettivo) consiglio per la cucina le malte cementizie o la resina epossidica spatolata in quanto secondo me (e ripeto: secondo la mia esperienza) hanno maggiori doti di resistenza a graffi, calpestio, spostamento di sedie e tavolo, caduta di liquidi ecc. Le resine autolivellanti (cioè lo strato decorativo/estetico di cui sopra) per ottenere una durezza simile devono essere additivate con inerti (es. polvere di quarzo) e quindi non possono essere trasparenti ma colorate. La finitura protettiva, come ho scritto, è sempre prevista e il materiale da usare varia in funzione del rivestimento scelto (anche questo non è un tuo problema ma del posatore). Mi raccomando quindi di affidarti a posatori professionali. OK?
Intanto cerchiamo di distinguere tra massetto e rivestimento superficiale (o pavimento): il massetto è lo strato cementizio che si posa sul solaio (svolge diverse funzioni, tra cui includere le tubazioni, se cerchi in internet trovi approfondimenti), può avere più strati, diversa struttura e diversa costituzione (quelli tradizionali sono in calcestruzzo). Il pavimento è il rivestimento finale cioé la superficie su cui si cammina ed è posato sul massetto.
Gli installatori di cui parli ti hanno proposto un rivestimento cementizio che corrisponde al massetto (o uno strato dello stesso), impregnandolo per renderlo impermeabile, impedire che "spolveri" e proteggerlo. Questo NON è un pavimento (e mi stupisce che non te lo abbiano spiegato) ma la base per posare il pavimento: è un po' come se tu avessi una superficie rifinita al grezzo. Aggiungo anche che (a differenza di quanto sostiene skywings) i giunti (intesi come "tagli" sulla superficie del massetto) non sempre sono necessari in quanto la loro presenza dipende dalla dimensione della superficie e dal materiale con cui è composta la gettata (come accade ad es. con i materiali più moderni, come il massetto cellulare) e spesso si prevedono solo giunti perimetrali (dove cioè il massetto confina con le pareti) realizzati in materiale flessibile.
Quanto alle resine, so bene che si fa tanta confusione, ma in sintesi vi sono due categorie principali per uso domestico: spatolati cementizi e resine epossidiche. Queste ultime sono divise in spatolati e autolivellanti. Tutti possono rivestire pavimenti e pareti, eccetto le resine autolivellanti che si applicano solo sui pavimenti.Tutti (tutti!) questi prodotti contengono miscele a base di resine (cioè polimeri), che fungono da aggreganti e conferiscono le doti di elasticità, flessibilità, compattezza e impermeabilità. Esistono anche altre resine (le trovi ovunque, anche dentro le vernici), tra cui le poliuretaniche, usate per i pavimenti industriali (sono dure e resistenti ma poco flessibili e scarsamente decorative) mentre per uso domestico sono normalmente miscelate con altri materiali (cementizi) o usate, trasparenti, per le finiture. Le resine possono essere bicomponenti (epossidica), monocomponenti (normalmente poliuretanica) e solubili o meno in acqua. Tutti questi particolari (che ho esposto in grande sintesi) sono rilevanti solo in fase di applicazione e a te, fondamentalmente, non interessano. Devi invece sapere che i pavimenti in resina o miscela di resina e cemento (spatolati cementizi) non superano spessori di pochi millimetri e sono applicati con un ciclo, cioè in più fasi o strati (se il lavoro è eseguito correttamente): essenzialmente uno strato aggrappante, uno strato intermedio (che conferisce le proprietà meccaniche di durezza e resistenza ai carichi), uno strato per l'effetto estetico, uno strato finale di protezione (spesso con resine poliuretaniche). Qualsiasi applicatore serio deve seguire questo ciclo di posa.
I pavimenti in resina e malta cementizia devono essere realizzati con prodotti certificati UE (per uso domestico, igiene, resistenza ai carichi, capacità ignifughe ecc.) e sono quindi assolutamente sicuri per uso domestico.
Quanto alla cucina, esteticamente hai l'imbarazzo della scelta (le resine epossidiche sono senz'altro le più duttili in ottica decorativa). Quanto alle caratteristiche di resistenza devi affidarti ad artigiani seri: se il ciclo di posa è corretto e i prodotti usati sono professionali il tuo pavimento avrà adeguate doti di resistenza all'usura. Tieni conto che le malte cementizie costano molto meno delle resine epossidiche (anche la metà). Per mio conto (ma questo è soggettivo) consiglio per la cucina le malte cementizie o la resina epossidica spatolata in quanto secondo me (e ripeto: secondo la mia esperienza) hanno maggiori doti di resistenza a graffi, calpestio, spostamento di sedie e tavolo, caduta di liquidi ecc. Le resine autolivellanti (cioè lo strato decorativo/estetico di cui sopra) per ottenere una durezza simile devono essere additivate con inerti (es. polvere di quarzo) e quindi non possono essere trasparenti ma colorate. La finitura protettiva, come ho scritto, è sempre prevista e il materiale da usare varia in funzione del rivestimento scelto (anche questo non è un tuo problema ma del posatore). Mi raccomando quindi di affidarti a posatori professionali. OK?
Re: Pavimento in cemento
#36Specifico che i tagli sono necessari in funzione della discontinuità del fondo. Quindi, tra giunti perimetrali, tagli sotto porta, riprese di getto o 'zonizzazione' degli impianti di riscaldamento a pavimento oggi è veramente dura realizzare la continuità nel settore civile...gbresine ha scritto:Aggiungo anche che (a differenza di quanto sostiene skywings) i giunti (intesi come "tagli" sulla superficie del massetto) non sempre sono necessari in quanto la loro presenza dipende dalla dimensione della superficie e dal materiale con cui è composta la gettata (come accade ad es. con i materiali più moderni, come il massetto cellulare) e spesso si prevedono solo giunti perimetrali (dove cioè il massetto confina con le pareti) realizzati in materiale flessibile.

Responsabile Flooring presso Kemper System Italia Srl
Re: Pavimento in cemento
#37Come accennato, io mi occupo solo di ambienti domestici (non faccio rivestimenti in aree industriali) e in questo ambito oggi esistono tante possibilità (più o meno costose): ad esempio i massetti cellulari cementizi con impianti a pavimento possono aver bisogno di fughe se posati in superfici con lato maggiore di 10/15mq, e in assenza di riscaldamento a pavimento le superfici senza fughe possono arrivare ai 400mq: in ambito domestico è davvero difficile trovare stanze di queste dimensioni! Meglio ancora i massetti a base anidride...
I giunti perimetrali (cioé a contatto delle pareti), non pongono invece alcun problema nella posa dei pavimenti in resina. E' comunque vero che se i giunti ci sono vanno rispettati.
Ad ogni modo mi scuso per aver citato skywings: non volevo innescare alcuna polemica e ho fatto un riferimento solo per dare un chiarimento sui materiali da me usati.
I giunti perimetrali (cioé a contatto delle pareti), non pongono invece alcun problema nella posa dei pavimenti in resina. E' comunque vero che se i giunti ci sono vanno rispettati.
Ad ogni modo mi scuso per aver citato skywings: non volevo innescare alcuna polemica e ho fatto un riferimento solo per dare un chiarimento sui materiali da me usati.
