Io sinceramente mi ritrovo un po' in alcune cose che dice Paolab.
La prima cosa che si segnala agli utenti in dubbio è di scegliere il rivenditore e non la marca. Ma scegliere il rivenditore, operazione che qua viene fatta spesso passare come "facile", rimane un terno al lotto. Io credo che con un po' di info, il cliente possa agilmente scappare dagli incapaci (una gentile signora voleva vendermi una cucina con 40 cm tra top e inizio dei pensili), ma poi tra quello veramente professionale e quello che sa dissimulare non c'è veramente modo di andare a colpo sicuro. Ripetiamo sempre quanto sia importante il montaggio, ma io credo che non ci sia veramente modo di capire con sicurezza se sarà fatto bene; il cliente non ne ha semplicemente gli strumenti.
Noi l'anno scorso abbiamo alla fine scelto gli stessi dove hanno preso la cucina i miei 25 anni fa. Cucina ancora in buono stato, mai problemi con l'acqua o altro, ma... parliamo di 25 anni fa. Se questi nel frattempo fossero colati a picco, diventati sciatti, ecc non avevamo modo di saperlo. Certo erano ancora aperti e qualcosa vorrà pur dire, ma non puoi veramente sapere se magari non si sono aggiornati bene, ecc ecc.
C'è poi anche un discorso di carattere secondo me sottovalutatissimo in questi lidi, quando proprio mai affrontato. Molto delle questioni suggerite da rivolgere al rivenditore, non per tutti sono facili da dire, e per carattere. Sicuramente c'è chi non ha problemi a fare il terzo grado al rivenditore perché tanto "ti pago 5/10K, è giusto mi informi". Non per tutti è altrettanto facile e secondo me non è neanche risolvibile con un "disciulati" (svegliati, per i non milanesi

).
Il desiderio di avere una base di prezzi da cui partire nasce anche da questo (o perlomeno, in me nasceva da questo). Magari precedentemente uno si è guardato un attimo gli "optional" che gli farebbero comodo, mentre altri no. Perché il chiedere tutto al rivenditore semplicemente non gli viene naturale, magari anche lo imbarazza. Ad alcuni sembrerà una cosa stupidissima, penso che alcuni invece riconosceranno tratti del proprio carattere in quanto dico.
Rossodicina, mi scuso se ti chiamo in causa, ma mi sembra che tu sia passata da un caso che è un buon esempio: se non ricordo male, hai preso una libreria, mancava un pezzo, chiamato il rivenditore che dopo un primo brontolio ha poi risolto. Ecco io, solo per carattere, nella tua situazione mi sarei trovato in enorme difficoltà, con orecchie tendenti al rosso. Poco mi avrebbe fatto forza il sapere di avere ragione. E quello che per te sarebbe stato un buon rivenditore, per me non lo sarebbe forse stato.
Sulla questione dei prezzi c'è poi un'altra questione. Quando arriva il classico utente sul forum "vorrei una cucina di 4 metri, quanto pensate mi costerà?" è subito un fiorire di "è impossibile aiutarti, quante ante, quanti cestoni, che top?". Verissimo, il costo della cucina varia. Però secondo me si potrebbe tranquillamente fare una presupposizione proprio in base alla generità della domanda: utenti "normali" che vogliono una cucina perché magari va messa in casa e stop. Io ho lavorato in un centro di assistenza di videoproiettori: macchine che vanno dai 300 euro della cinesata ai 100.000 di quelle per i simulatori o i cinema. Quando capitava quello ti faceva la fatidica domanda "vorrei un proiettore per casa mia" il 90% delle volte era lecito presupporre che questo per la prima volta volesse mettersi un proiettorino in casa, non un top di gamma, ma neanche la roba rotta dopo due mesi.
Ultima, poi giuro che finisco il papiro. Io visitando case di conoscenti, gente che mi ha fatto entrare in casa sua 5 secondi, ecc ecc ho visto un fiorire di assurdità, distanze minime non rispettate, ante che si aprono andando a sbattere sul tavolo, gabinetti installati in posizioni scomodissime a mezzo centrimetro dal bidet, divanetti piantati talmente vicino a un camino che se solo stiracchio i piedi li brucio, soluzioni raffazzonate che bastava pensarci un secondo in più per risolverle a costo zero. Una parata di robe che farebbe venire un colpo ad Ola. Se questa gente vive bene in casa sua, c'è un bel dire a parlargli di passaggi e funzionalità, e il servizio che può fornire il mobiliere anche su queste cose semplicemente non è percepito come tale.