Decisamente esilarante poi l'effetto di aver letto poco dopo Feroci invalidi di ritorno da paesi caldi (per via di J Edgar

Il lamento di Portnoy ce l'ho nella pila da smaltire, se mi piacerà come credo aprirò anche il capitolo Roth
Moderatore: Steve1973
megaquotone!bradipa66 ha scritto:[quote="Leelee"
A proposito, non mi vergogno di dire che la Kinsella (così come Grisham, Follett ecc) li leggo anch'io. Secondo me con i libri non si dovrebbe avere un'atteggiamento snobistico: come per la casa, in cui mi piace mischiare gli stili, così procedo con la letteratura...l'importante è essere consapevoli di non star leggendo Alta letteratura. L'unico che davvero non riesco a sopportare è Fabio Volo. E' più forte di me...lo trovo un vero....paraculo
Leelee ha scritto:[Bella questa catalogazione! Hmm però per essere precisi ti sei dimenticata una categoria fondamentale: "i libri da gabinetto"![]()
...scherzo, ma non troppo: molta gente ammette di riuscire a rilassarsi e a leggere solo nel suddetto locale
perchè invece accogliere gli amici in una cucina rosa....Fabietty ha scritto:Non è questione di snobismo.
È che sono un ometto, di una certa età, grande e grosso e peloso e minaccioso e garantisco che farsi vedere in treno a leggere i love shopping con mia sorella desta perplessità
D'accordissimo sul Lamento di Portnoy! Pastorale Americana lo ritengo uno dei suoi migliori. Di DeLillo il mio preferito è Rumore Bianco...anzi, direi che in assoluto è il libro del mio cuoresimo76 ha scritto:ahahahahahahahhhaFabietty ha scritto:Non è questione di snobismo.
È che sono un ometto, di una certa età, grande e grosso e peloso e minaccioso e garantisco che farsi vedere in treno a leggere i love shopping con mia sorella desta perplessità![]()
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@LeeLee: a me piace Philp Roth, di suo mi è piaciuto molto Lamento di Portnoy e Il complotto contro l'America e mi sono ripromessa di rileggere Pastorale Americana perchè non ne ricordo una cippa, di De Lillo vorrei leggere Underword ma so che non lo farò mai (vabbè che mi piacciono i mattonazzi ma quello è troppo), ho abbandonato invece l'Uomo che cade.
Così come ho abbandonato di DFW "Una cosa divertente che non farò mai più" perchè mi piacciono le storie, i romanzi
La mia (futura) cognata è anche lei pazza per Martin...in libreria abbiamo un sacco di gente (soprattutto giovani) che adorano il fantasy. Martin, ma anche Brooks, Nicholls ecc...ora dopo Twilight va tantissimo il fantasy "vampiresco", che ve lo dico a fareLalli04 ha scritto:Io sulla letteratura di consumo sono una frana![]()
ok, sono un'adepta della saga "cronaca del ghiaccio e del fuoco" ma non so se e' abbastanza disimpegnata una lettura che devi interrompere per consultare mappe e genealogie![]()
ho letto la Kinsella con secoli di ritardo e , guarda caso, in pieno credit crunch per cui ho ammorbato tutti con le mie riflessioni sulla crisi del consumismoforse qualche giallo mondadori preso in edicola in stazione mi salva
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Di roth letto soltanto "la macchia umana" che consiglio, ma non ho amato
ok, allora Underworld NON lo compro!stefania_b ha scritto:bradipa io manco lo spaevo che De Lillo e Roth facessero parte di una corrente![]()
però leggendo quello che hai riportato sul senso di catastrofe, disordine (e aggiungerei decadenza) direi con con Underworld ci siamo.
E Auster come si inquadra? Io lo adoro.