
#3557
Io ce l'avrei domani e invece sono a casa con la febbre!!! Uffa, le nostre cene sono divertenti!!bubu ha scritto:Sto pensando che stasera non ho affato voglia di partecipare alla consueta cena di natale del mio ufficio...![]()
ufffff....meno male che sono ammessi i partners di ognuno, quindi ci sarà bubo, altrimenti mi romperei la palle da morire...

CASA MOUSE
Somehow I feel like I’ve known you all my life
And we have been together since the dawn of time and
I’ve been missing vital pieces of the puzzle
You might be the answer stranger- The R.
Somehow I feel like I’ve known you all my life
And we have been together since the dawn of time and
I’ve been missing vital pieces of the puzzle
You might be the answer stranger- The R.
#3558
Noi siamo 6 dipendenti (io unica donna) e 3 capi... non sopporto uno dei capi, la cosa è reciproca, mentre i ragazzi mi stanno tutti + o - simpatici... poi vabbè sono tutti alcolini x cui non si arriva a cominciare a mangiare che già sbucano aneddoti spassosi della gioventù dei capi (che sono fratelli)bubu ha scritto:no, guarda a me sono proprio noiosi e tristi loro...poi i capi sono 4 e noi collaboratori siamo...4




Poi vabbè, io normalmente in tutta la sera aprirò bocca si e no 2 volte, ma almeno non c'è orrida musica a tutto volume



I'm a mess, but at least I know how I can make you laugh like no one else - The R.
--> La strana casetta di Kia (ingresso libero)

#3560
Uffi...tutti fanno cena aziendale e noi no...
al massimo facciamo un pranzo veloce e poi via di nuovo in fabbrica
(meglio così però....fare una cena con i miei colleghi significa come minimo rischiare il coma etilico
avete mai provato a uscire con un gruppo di serbi??
)






Si può scegliere un gatto in base alla propria personalità, al proprio carattere o al suo colore perchè si abbini all'arredamento..ma in verità è lui che sceglie te, ricordandoti che sotto quel pelo morbido si trova ancora lo spirito più libero del mondo.
#3561
Ecco stamattina a cosa sto pensando............
E’ così surreale, eppure è la vita…
Era lì dentro e sapevo che si chiamava Angelica. Lo sapevo perché me l’ha detto la sua mamma, perché, io, non la conoscevo. E nemmeno ora la conosco. Ma lei, mentre ci guardava con i suoi piccoli occhietti appannati di quel blu che nasconde il vero colore dei suoi occhi, è come se già ci conoscesse tutti. E’ come se distinguesse volto per volto, e la voce di noi. Per tutti questi mesi ha ascoltato i nostri discorsi, e ci conosce così bene che mi sento un po’ destabilizzata di fronte a lei.
Mia cognata affaticata e con le borse sotto agli occhi la stringeva a sè, la guardava con lo sguardo tipico di chi in realtà non sta guardando nulla, e con la voce fioca sussurra “eccola, pensavo fosse bionda, e invece guarda quanti capelli castani ha…” perché nemmeno lei sa chi è. Eppure il suo primo figlio ha solo un anno e mezzo, dovrebbe essere fresco il ricordo di questa persona nuova che fa parte di lei. Eppure è sempre la stessa cosa. E’ un immaginario, è come una creatura delle fiabe, qualcosa che sai che c’è ma sembra solo uno strano racconto. Ma ora no. Pesa 3650 grammi e misura 54 cm.. Ed è lì, che da te vuole tutto. Il racconto di quell’arrivo è allucinante. Dolore, ansia, disperazione. Lacerazioni, sangue, punti e ancora dolore. Il mio amore, che sta al mio fianco, questo uomo forte impallidito da un racconto così scabroso, mi stringe forte, e con dolcezza mi chiede all’orecchio: “amore mio, ma sei sicura che ti fa ancora tutta questa voglia? Io muoio a pensare che devi sopportare tutto questo…”
Non ci ho pensato molto e ho risposto: “l’hai vista? Ha la bocca di tua sorella, gli occhi di Mirko, il naso come il tuo. Non c’è male che possa frenare il desiderio di tenere in braccio una persona che non conosco, ma che ha la mia bocca. E i tuoi occhi.”
E questa è la favola della vita.
E’ una sensazione fantastica.
E mentre ci allontaniamo dal reparto, guardando lei in piedi con quel fagottino tra le braccia, ci rendiamo conto che anche se passerà ancora del tempo, siamo pronti.
E’ così surreale, eppure è la vita…
Era lì dentro e sapevo che si chiamava Angelica. Lo sapevo perché me l’ha detto la sua mamma, perché, io, non la conoscevo. E nemmeno ora la conosco. Ma lei, mentre ci guardava con i suoi piccoli occhietti appannati di quel blu che nasconde il vero colore dei suoi occhi, è come se già ci conoscesse tutti. E’ come se distinguesse volto per volto, e la voce di noi. Per tutti questi mesi ha ascoltato i nostri discorsi, e ci conosce così bene che mi sento un po’ destabilizzata di fronte a lei.
Mia cognata affaticata e con le borse sotto agli occhi la stringeva a sè, la guardava con lo sguardo tipico di chi in realtà non sta guardando nulla, e con la voce fioca sussurra “eccola, pensavo fosse bionda, e invece guarda quanti capelli castani ha…” perché nemmeno lei sa chi è. Eppure il suo primo figlio ha solo un anno e mezzo, dovrebbe essere fresco il ricordo di questa persona nuova che fa parte di lei. Eppure è sempre la stessa cosa. E’ un immaginario, è come una creatura delle fiabe, qualcosa che sai che c’è ma sembra solo uno strano racconto. Ma ora no. Pesa 3650 grammi e misura 54 cm.. Ed è lì, che da te vuole tutto. Il racconto di quell’arrivo è allucinante. Dolore, ansia, disperazione. Lacerazioni, sangue, punti e ancora dolore. Il mio amore, che sta al mio fianco, questo uomo forte impallidito da un racconto così scabroso, mi stringe forte, e con dolcezza mi chiede all’orecchio: “amore mio, ma sei sicura che ti fa ancora tutta questa voglia? Io muoio a pensare che devi sopportare tutto questo…”
Non ci ho pensato molto e ho risposto: “l’hai vista? Ha la bocca di tua sorella, gli occhi di Mirko, il naso come il tuo. Non c’è male che possa frenare il desiderio di tenere in braccio una persona che non conosco, ma che ha la mia bocca. E i tuoi occhi.”
E questa è la favola della vita.
E’ una sensazione fantastica.
E mentre ci allontaniamo dal reparto, guardando lei in piedi con quel fagottino tra le braccia, ci rendiamo conto che anche se passerà ancora del tempo, siamo pronti.
http://album.alfemminile.com/album/casaditatatato
#3562
Tata&Tato ha scritto:Ecco stamattina a cosa sto pensando............
E’ così surreale, eppure è la vita…
Era lì dentro e sapevo che si chiamava Angelica. Lo sapevo perché me l’ha detto la sua mamma, perché, io, non la conoscevo. E nemmeno ora la conosco. Ma lei, mentre ci guardava con i suoi piccoli occhietti appannati di quel blu che nasconde il vero colore dei suoi occhi, è come se già ci conoscesse tutti. E’ come se distinguesse volto per volto, e la voce di noi. Per tutti questi mesi ha ascoltato i nostri discorsi, e ci conosce così bene che mi sento un po’ destabilizzata di fronte a lei.
Mia cognata affaticata e con le borse sotto agli occhi la stringeva a sè, la guardava con lo sguardo tipico di chi in realtà non sta guardando nulla, e con la voce fioca sussurra “eccola, pensavo fosse bionda, e invece guarda quanti capelli castani ha…” perché nemmeno lei sa chi è. Eppure il suo primo figlio ha solo un anno e mezzo, dovrebbe essere fresco il ricordo di questa persona nuova che fa parte di lei. Eppure è sempre la stessa cosa. E’ un immaginario, è come una creatura delle fiabe, qualcosa che sai che c’è ma sembra solo uno strano racconto. Ma ora no. Pesa 3650 grammi e misura 54 cm.. Ed è lì, che da te vuole tutto. Il racconto di quell’arrivo è allucinante. Dolore, ansia, disperazione. Lacerazioni, sangue, punti e ancora dolore. Il mio amore, che sta al mio fianco, questo uomo forte impallidito da un racconto così scabroso, mi stringe forte, e con dolcezza mi chiede all’orecchio: “amore mio, ma sei sicura che ti fa ancora tutta questa voglia? Io muoio a pensare che devi sopportare tutto questo…”
Non ci ho pensato molto e ho risposto: “l’hai vista? Ha la bocca di tua sorella, gli occhi di Mirko, il naso come il tuo. Non c’è male che possa frenare il desiderio di tenere in braccio una persona che non conosco, ma che ha la mia bocca. E i tuoi occhi.”
E questa è la favola della vita.
E’ una sensazione fantastica.
E mentre ci allontaniamo dal reparto, guardando lei in piedi con quel fagottino tra le braccia, ci rendiamo conto che anche se passerà ancora del tempo, siamo pronti.
congratulazioni zietta per la nuova nipotina e....

#3566
Bellissimo, Tata
tanti auguri alla piccola Angelica
e benvenuta alla nuova mammina che hai scoperto in te
.
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(io quando vado a trovare le mie amiche in ospedale, esco con i capelli ritti in testa dopo avere ascoltato devastanti racconti di parti....
che donna poetica che sono
)

tanti auguri alla piccola Angelica

e benvenuta alla nuova mammina che hai scoperto in te

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(io quando vado a trovare le mie amiche in ospedale, esco con i capelli ritti in testa dopo avere ascoltato devastanti racconti di parti....




#3569
mmm...diciamo che non ci pensi, sul fatto che te li scordicyberlaura ha scritto:Qualche giorno fa è nata la figlia di una conoscente e quando la vedo mi viene un po' di desiderio di avere un pargoletto tutto mio.![]()
Per i dolori del parto mia mamma ed altre amiche mi hanno detto che si dimenticano presto, soprattutto dopo che tieni in braccio tuo figlio.

#3570
Nemmeno dopo anni?iladoc ha scritto:mmm...diciamo che non ci pensi, sul fatto che te li scordicyberlaura ha scritto:Qualche giorno fa è nata la figlia di una conoscente e quando la vedo mi viene un po' di desiderio di avere un pargoletto tutto mio.![]()
Per i dolori del parto mia mamma ed altre amiche mi hanno detto che si dimenticano presto, soprattutto dopo che tieni in braccio tuo figlio.c'avrei qualcosa da dire...

