Roma, 18 set - Stop all'embargo di armi imposto dalla Ue alla Cina nel 1989 dopo i fatti di Tienanmen . Lo ha sostenuto il presidente del consiglio, Romano Prodi, a Pechino. ''Il dialogo strutturato in materia di diritti umani svolto sotto la responsabilita' dell'Unione Europea - ha dichiarato il premier - e' uno strumento prezioso cui conferire sempre piu' incisivita' e concretezza. Quello dei diritti umani, civili, religiosi e la liberta' di stampa sono temi per i quali l'opinione pubblica italiana nutre una particolare sensibilita'. Resta fondamentale affrontare la questione dell'embargo alla vendita di armi: occorre continuare a lavorare con i nostri principali partner per giungere all'abolizione dell'embargo''.

