Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#46
mamma santina ha scritto:Brava Mayhem, in tema natalizio un ricattino ben confezionato in un pacchettino regalo ci sta... ;-)
ovviamente scherzavo... giusto per riderci su, figurati quanto gliene frega a Snaidero.
qsecofr forse ti è sfuggito il fatto che io con i mobilieri non ho alcun problema. Tra l'altro non sono neanche così cretina, almeno non quanto pensi tu. Ma lo sono abbastanza da aver trovato la prova provata che se ti millantano super promozioni stai pur tranquillo che in promo non avrai nulla. Perché vedi, se mi triplichi il prezzo di listino degli Eldom e poi mi dici che su quelli mi togli 1000 euro in realtà non mi hai fatto nessuna promozione e nel migliore dei casi pagherò esattamente il prezzo di listino. Seguo abbastanza questo forum per sapere che più volte gli esperti hanno messo in guardia gli utenti medi da queste super promo. In ogni caso credo che un minimo di imbarazzo la falla nel sistema Snaidero la abbia provocata. Ora però rilassati, è quasi Natale, vuoi trovare sotto l'albero cenere e carbone?
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Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#47
Peraltro Mayehm, senza dover "forzare" nessuna pagina :P , è abbastanza intuitivo che se mi viene proposta la classica superoffertona (ho girato qualche rivenditore prima di decidere, pure io, e ho scelto quelli che non mi hanno offerto nessuno sconto) della serie "quarzo (in colori limitati e di solito pure bruttino) al prezzo del laminato (che non è di certo il prezzo del laminato ikea) se compri pacchetto eldom" (e magari il frigo lo hai cambiato proprio l'anno precedente, il piano lo vorresti ad induzione ma nei pacchetti è previsto solo quello a gas, la lavastoviglie non l'hai mai usata..) ed io vado a verificare i prezzi in qualunque catena della GDO, mi rendo conto che il quarzo "scontatissimo" col pacchetto eldom me lo sono pagato almeno due volte al prezzo pieno, anche applicando la maggiorazione per il montaggio di elettrodomestici non venduti dal mobiliere.
Oltretutto mi sono capitati un paio di mobilieri che mi hanno consigliato apertamente di comprarmi online eldom e lavello perché con i prezzi dell'ecommerce non potevano competere (addirittura uno mi ha dato il codice di un lavello ed abbiamo cercato assieme il miglior prezzo online confrontandolo col suo per verificare se avrei risparmiato e quanto. :roll: Evidentemente il suo ricarico sulla parte mobili l'aveva già calcolato. Personalmente lo ritengo un atteggiamento più limpido.
Mi spiace che qualcuno ritenga questo mio punto di vista offensivo nei confronti della categoria (esattamente non ho capito quale) solo perché differente dal suo. :(
Oltretutto mi pare che un "addetto ai lavori" la pensi grosso modo come alcuni di noi. :|

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#48
Fate davvero sorridere ...

In passato realizzato cataloghi / listini per distributori di eldom. Ne ho realizzati graficamente (e stampati) qualche centinaia di migliaia. Ognuno di essi (a marchio Ariston, Whirlpool, Electrolux/Rex ma anche di altri marchi) aveva prezzi di listino differenti così come ogni produttore di cucine aveva, sempre sugli eldom, prezzi di listino differenti anche di parecchio.

Solo alcuni marchi di eldom di fascia alta (mi viene in mente Alpes Inox, Miele) avevano un prezzo di listino ufficiale ma ovviamente con una base sconto diversa da quella comunemente usata da produttori di eldom e cucine di fascia media.

I tuttologi del web ... :roll:
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FOTO REALIZZAZIONI NUOVA PAGINA FACEBOOK -----> https://www.facebook.com/CoolorsItalia

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#49
Gentile coolors, mi pare che il nocciolo del discorso continui a sfuggire.
Nessuno (per lo meno io, ma allo stesso modo mi pare altri utenti) ritiene che il listino prezzi in mano ai mobilieri, qualunque esso sia, sia l'equivalente delle Tavole della Legge. Come scrivevo sopra, basta avere una calcolatrice in tasca per capire chi si ha di fronte. A mio parere è l'atteggiamento da "pubblicità ingannevole" che danneggia tutto il settore. Il fatto stesso che, come scrivi, "ogni produttore di cucine abbia, sempre sugli eldom, prezzi di listino differenti anche di parecchio" conferma quanto stiamo sostenendo in tanti, non trovi? Per quanto mi riguarda, trovo quella di puntare sullo sconto eccezionale rispetto al prezzo di listino una scelta commerciale addirittura un po' patetica.
In fondo, di strategie per difendersi dalla giungla del libero mercato (e della concorrenza più o meno sleale) senza regolamentazione (e qui si potrebbe aprire un capitolo politico che non aprirò) ce ne sono diverse, alcune trasparenti ed altre meno. Il punto di questo topic, a mio parere, era proprio quella sorta di vessazione (sto esagerando, lo so) che alcuni produttori pongono in atto nei confronti dei rivenditori, scaricando su questa categoria il rischio di impresa e danneggiandone in qualche modo l'immagine nel momento in cui impediscono loro l'applicazione di una politica dei prezzi più libera e trasparente.
Arrital e Dibiesse non mi hanno proposto nessun pacchetto eldom, col rivenditore Scavolini addirittura abbiamo confrontato i prezzi a catalogo con l'online, i rivenditori di altri marchi (che non citerò) sono stati invece estremamente insistenti (addirittura un'arredatrice voleva impormi un piano cottura di dimensioni differenti perché le dimensioni da me richieste non rientravano nel pacchetto.. :roll: ). Secondo te da cliente (piuttosto smaliziata nei confronti delle "meravigliose opportunità della rete") chi ho scartato subito? :)

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#50
Ribadisco che secondo me dai discorsi che fate non avete capito una beneamata fava. E quel che mi scoccia e che su questo forum continuate ad usare termini molto impropri e diffamanti nei confronti dei produttori: ho sentito dare dei mafiosi, dei ricattatori, dei ladri: e questo solo perchè siete ignoranti voi (nel senso che ignorate il mercato anche se non vi rendete conto).
Il mercato degli elettrodomestici e dei top è particolare e differente dal mercato del legno della cucina. Lo stesso articolo può essere venduto tramite canali differenti a volte anche con passaggi di mano inferiori (anche se con servizi inferiori). Con questa situazione il rivenditore ha di fronte diverse strade e deve decidere quale percorrere in base al cliente finale. E' lui e voi che decidete ma è evidente che un produttore di cucine massimo può avere gli stessi prezzi di una catena di distribuzione degli eldom o di un centro inox ed il produttore deve ancora vendere al negoziante che a sua volta, anche secondo l'agenzia delle entrate, deve avere un dovuto rincaro. All'interno di questa logica il produttore al massimo può ottenere dei pacchetti bloccati per la propria clientela con uno sconticino extra: nascono così le promozioni. Che sicuro alla fine non sono sti affaroni confronto al prendere l'eldom online ma è un meno peggio e soprattutto offri un pacchetto facile e collaudato senza sbattimenti di montaggi e responsabilità terze derivanti anche solo dal coordinare n fornitori. Ovviamente il produttore deve stampare un listino prezzi facile da gestire per il rivenditore e questo si manifesta in quello che ho detto e ridetto e confermato da Coolors: il prezzo di listino è un numero di riferimeno e basta che non centra na fava con il prezzo reale di vendita.
L'arredatrice ha "insistito" a cambiare il piano cottura con quello del pacchetto promo? Darti la soluzione ottima in base ai dati che ha in mano e' il suo mestiere c@zzo: ha giocato le carte che aveva in mano: cosa doveva fare?
Pax tibi Marce

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#51
Mayhem77 ha scritto: Ma lo sono abbastanza da aver trovato la prova provata che se ti millantano super promozioni stai pur tranquillo che in promo non avrai nulla. Perché vedi, se mi triplichi il prezzo di listino degli Eldom e poi mi dici che su quelli mi togli 1000 euro in realtà non mi hai fatto nessuna promozione e nel migliore dei casi pagherò esattamente il prezzo di listino. Seguo abbastanza questo forum per sapere che più volte gli esperti hanno messo in guardia gli utenti medi da queste super promo. In ogni caso credo che un minimo di imbarazzo la falla nel sistema Snaidero la abbia provocata. Ora però rilassati, è quasi Natale, vuoi trovare sotto l'albero cenere e carbone?
che scoperta.

La falla in Snaidero? Imbarazzo di che. La cosa è imbarazzante per il gestore del web che ha lasciato un documento a spasso. Quelli sono prezzi di listino: vengono mandati ai rivenditori ed agli agenti: non c'è scritto quanto guadagna Snaidero ne quanto ti farà di sconto il rivenditore. Se invece guardi i bilanci dei cucinieri e dei rivenditori ti accorgi che, evidentemente, tanti succulenti guadagni dagli eldom non si fanno. Comunque vedo che qua siete tutti esperti sul cosa ci sia da fare per vendere gli eldom: proponetevi come consulenti oppure meglio ancora aprite una vs ditta: amazon vi farà un baffo.
Mi pare che qualche anno fa avevano pure un configuratore di cucina online...che ha per certo scavolini peraltro... proprio da diventare rossi di vergogna. :roll:
Pax tibi Marce

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#52
Mi rifaccio al post iniziale e secondo me il problema è meno impattante di quanto sembri.
Quello che conta veramente per il cliente è il totale, cioè quanto costa la cucina trasportata e montata, elettrodomestici (e relativi costi) compresi.
Normalmente ognuno di noi stabilisce un budget da assegnare a un certo capitolo di spesa e cerca di ottenere il massimo con quei soldi. Se ci rientra rivolgendosi al mobiliere per l'intero pacchetto meglio per lui, avrà meno sbattimenti. Altrimenti comprerà il "legno" da una parte, il top dall'altra, gli eldom online accettando però rischi e lavoro extra.

Se il mobiliere ha dei costi aggiunti dal produttore di cucine in un modo o nell'altro li ribalterà sul cliente finale. Resta il fatto che al cliente interessa il totale, che verrà confrontato con altri preventivi (che magari hanno gli stessi costi "nascosti") e quindi anche il produttore ha tutto l'interesse a non praticare soluzioni che lo mettano fuori mercato.
D'altra parte se eliminassero questa contestata voce di costo aggiuntiva, gli basterebbe aumentare di poco il prezzo di ogni singolo elemento.
Per il cliente finale, infine, 100 euro in più o in meno su un preventivo magari da 10-15.000 euro pesano niente e non incidono sulla scelta della cucina che, invece, dovrebbe essere fatta sulla composizione, sul modello, sulla fiducia posta nel mobiliere, ecc.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#53
Chi ha aperto il tipic è un venditore non un cliente.
Il suo problema è che se ha un sovrapprezzo quando esce dai pacchetti se il cliente non vuole il pacchetto ( non per forza perché lo prende altrove ma perché vuole un top o un eldom che il produttore non tratta).
Quindi a parità di servizio e qualità di cucina rispetto ai concorrenti o esce con un prezzo maggiore (e perde il cliente) o si mangia il margine o millanta servizi che non potrà dare.

Alcuni clienti hanno notato la cosa anche dal loro lato altri venditori dicono la mia marca non fa così. La soluzione del venditore sarebbe cambiare marca ma immagino comporti qualche problemuccio....

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#54
mtpgpp ha scritto:Chi ha aperto il tipic è un venditore non un cliente.
Il suo problema è che se ha un sovrapprezzo quando esce dai pacchetti se il cliente non vuole il pacchetto ( non per forza perché lo prende altrove ma perché vuole un top o un eldom che il produttore non tratta).
Quindi a parità di servizio e qualità di cucina rispetto ai concorrenti o esce con un prezzo maggiore (e perde il cliente) o si mangia il margine o millanta servizi che non potrà dare.

Alcuni clienti hanno notato la cosa anche dal loro lato altri venditori dicono la mia marca non fa così. La soluzione del venditore sarebbe cambiare marca ma immagino comporti qualche problemuccio....
Premesso che non ho mai utilizzato i termini "mafioso", "ricattatore", "ladro" e che nemmeno penso questo dei produttori di cucine (mi pare di aver parlato di giungla da libero mercato privo di regolamentazione, dove tutti competono con tutti e ognuno si arrangia come può e guadagna su chi può... nessuno escluso nella catena alimentare del mobile), mi trovo assolutamente d'accordo. 8)

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#55
Mayhem77 ha scritto:mi inserisco in punta di piedi in questa discussione, perchè da cliente che sta per acquistare la cucina mi trovo in una situazione che ci calza a pennello. trovata la cucina ed il mobiliere che di fiducia me ne ispira veramente tanta ma arrivati alla scelta degli eldom mi trovo di fronte uno scoglio che sembra insormontabile. parto con eldom Siemens, il preventivo mi fa uscire abbondantemente fuori budget e quindi accantono. mi viene proposta un'offerta, la scelta degli eldom tutti della stessa marca con uno sconto di 2000 euro sul totale. la scelta ricade su elettrolux per una questione puramenti di costi, ma il piano cottura proprio non mi piace e non sono convinta neanche del forno. cerco di trovare un buon compromesso quindi mi scarico i listini di tutte le aziende per cercare una buona soluzione e mi accorgo che i prezzi dei listini iva esclusa hanno il prezzo esattamente il doppio ai prezzi che troverei in rete. la cosa mi fa girare un po' le scatole ma parlando con mio marito riteniamo sia più corretto acquistare gli eldom dal mobiliere per avere meno rogne con montaggio e soprattutto per "ripagare" l'accuratezza della progettazione. Purtroppo sono una pignola...di cio' che compro voglio sapere tutto, e non mi chiedete come ho trovato il listino riservato ai rivenditori di quel marchio con validità 28/02/2018. bene, quei prezzi sono maggiorati dal prezzo di listino ufficiale dal 10 al 25 %....
ora...se voglio quella cucina....come dovrei comportarmi?
da rivenditore io non ho alcun problema a spiegarti come stanno le cose, lieto di leggere qui che anche altri colleghi la pensano allo stesso modo. Dunque, intanto dobbiamo scindere i 2 argomenti. Per la questione eldom e acquisto online, devi sapere che molti produttori stranieri, soprattutto quelli tedeschi, applicano abissali differenze di prezzo a seconda del Paese europeo in cui vendono lo stesso identico prodotto. Visto che solo alcuni eldom (come le lavatrici) hanno personalizzazioni specifiche di Paese, mentre tutto il resto é fabbricato in versione unica per l'intero mercato UE (con allegato manuale multilingue), ecco che molti rivenditori online ne approfittano e possono furbamente commercializzare in Italia lo stesso prodotto reperito aldilà del confine a un costo assai più basso. Non a caso i più favoriti sono quelli che hanno sede nel nord Italia a pochi passi dal confine, come un certo trentino che vende eldom Miele a prezzo quasi uguale a quello tedesco. Il consumatore risparmia e non trova inconvenienti perché appunto sono eldom in versione unica e la garanzia europea vale anche in Italia, intanto il rivenditore ha il suo buon margine di profitto e lo Stato italiano é altrettanto felice di tassare quel profitto. Qui il mobiliere ahimé non puo' competere, se é costretto a comprare da un distributore italiano che a sua volta compra dal produttore al prezzo italiano. Altra questione é il prezzo degli eldom distribuiti dai produttori di cucine. Qui é scorretto far credere che un produttore del calibro di Scavolini sia uno sfigatello come noialtri, quando in realta' ha tutto il potere di sedersi al tavolo delle trattative con il produttore e strappare gli stessi prezzi che fanno ai big della GDO (o persino piu' bassi se ci sono accordi di esclusiva). Sta al produttore della cucina decidere se comportarsi da truffaldino verso il mobiliere oppure aiutare il mobiliere a competere con la GDO lasciandogli piu' margine a sua disposizione.
Sui listini delle cucine, beh, il significato del listino é quello di prezzo massimo consigliato per la vendita al cliente finale. Finché il mercato é sano e il negozio é ben gestito, applicando prezzi piu' bassi di quelli di listino ma senza sconti eccessivi, ci si assicura un buon margine. Se non si riesce a portare il pane a casa con le vendite ai prezzi di listino, significa che qualcosa non va: o i rivenditori di zona sono troppi e qualcuno deve chiudere oppure si sta sbagliando a gestire il proprio negozio. Detto questo ti consiglio di chiedere preventivi a altri rivenditori, ragionevolmente la maggior parte non supereranno il prezzo di listino. L'unica situazione in cui é normale superare il prezzo di listino nonostante il mercato sano e la sana gestione é una vendita molto onerosa per complicazioni nel trasporto e nell'installazione (tipo cliente molto lontano, centro abitato con ZTL e stradine pedonali che obbligano a trasportare tutto a piedi, necessita' di noleggiare un mezzo elevatore per entrare in appartamenti con scale anguste ecc. ecc.). Spero di esserti stato utile.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#56
bubamara98 ha scritto:Gentile coolors, mi pare che il nocciolo del discorso continui a sfuggire.
Nessuno (per lo meno io, ma allo stesso modo mi pare altri utenti) ritiene che il listino prezzi in mano ai mobilieri, qualunque esso sia, sia l'equivalente delle Tavole della Legge. Come scrivevo sopra, basta avere una calcolatrice in tasca per capire chi si ha di fronte. A mio parere è l'atteggiamento da "pubblicità ingannevole" che danneggia tutto il settore. Il fatto stesso che, come scrivi, "ogni produttore di cucine abbia, sempre sugli eldom, prezzi di listino differenti anche di parecchio" conferma quanto stiamo sostenendo in tanti, non trovi? Per quanto mi riguarda, trovo quella di puntare sullo sconto eccezionale rispetto al prezzo di listino una scelta commerciale addirittura un po' patetica.
In fondo, di strategie per difendersi dalla giungla del libero mercato (e della concorrenza più o meno sleale) senza regolamentazione (e qui si potrebbe aprire un capitolo politico che non aprirò) ce ne sono diverse, alcune trasparenti ed altre meno. Il punto di questo topic, a mio parere, era proprio quella sorta di vessazione (sto esagerando, lo so) che alcuni produttori pongono in atto nei confronti dei rivenditori, scaricando su questa categoria il rischio di impresa e danneggiandone in qualche modo l'immagine nel momento in cui impediscono loro l'applicazione di una politica dei prezzi più libera e trasparente.
Arrital e Dibiesse non mi hanno proposto nessun pacchetto eldom, col rivenditore Scavolini addirittura abbiamo confrontato i prezzi a catalogo con l'online, i rivenditori di altri marchi (che non citerò) sono stati invece estremamente insistenti (addirittura un'arredatrice voleva impormi un piano cottura di dimensioni differenti perché le dimensioni da me richieste non rientravano nel pacchetto.. :roll: ). Secondo te da cliente (piuttosto smaliziata nei confronti delle "meravigliose opportunità della rete") chi ho scartato subito? :)
Che montagna e concentrato di concetti senza alcun senso ...

1) creare un listino quando non esiste un listino ufficiale e' DOVUTO, zero pubblicità ingannevole

2) i listini contano una benemerita fava, contano solo i prezzi netti. I listini esistono solo per i polli che son felici di farsi spennare.

Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
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Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#58
Mi sembra che il discorso si vada allargando, non più solo relativamente agli eldom.
Secondo me il problema è a monte. Se il prezzo di listino è una sorta di prezzo massimo suggerito, a logica, andando a chiedere il prezzo di listino, rischio anche di pagare di più del prezzo che il venditore è effettivamente disposto a farmi.
Mi è capitato mentre giravo per pavimenti più che per cucine, con tutti i rivenditori, il discorso "questo costa 100, lo mettiamo a 80 senza nessuna tua richiesta di sconto". Ha una sua logica: il venditore ha un dato volume con quel prodotto e può quindi offririrmelo a quel prezzo. Il problema è che questo pensiero non viene semplicemente in mente; più verosimile pensare "se questo ha prezzo X e me lo si propone automaticamente a x -20%, il prodotto non aveva veramente quel valore". E' una cosa che immediatamente mi fa storcere il naso.
Il problema sono i negozi tipo Ikea dove invece dal sito riesci ad avere tutte le informazioni tali per cui puoi entrare in negozio avendo un'idea enormemente precisa di quanto andrai a spendere. Sulla differenza tra Ikea e un normale mobiliere, sulla differenza di qualità, sulla differenza del modello su cui si basano i rispettivi business è qualcosa su cui posso riflettere qui, in questa sede, tra esperti o generici interessati. Ma là fuori, da consumatore, questo passa completamente in secondo piano: in un negozio posso rilassarmi perché so cosa avrò e a che prezzo; nell'altro dovrò tenere le antenne rizzate, non pensare per un secondo a rilassarsi e avere il carico di stress lì, pronto.
Me ne sono accorto facendo un paragone coi miei e io e la mia ragazza. I primi con un certo reddito, noi con uno decisamente diverso. Per i miei è semplicemente inconcepibile prendere eldom da qualcuno che non sia il mobiliere (si dovesse pure prendere la cucina da Ikea!); per me è stata una scelta tra lo stress minore (l'eldom più caro) e quello maggiore (l'ecommerce).
Io non ho la minima idea se il mio atteggiamento sia solo mio o di tutta la mia generazione. Io so solo che non entro da un mobiliere dandogli fiducia in bianco e togliendogliela se non mi convince; entro non avendo nessuna fiducia e lasciando che se la conquisti. Non siamo certo ai livelli dei rivenditori di auto (non me ne vogliano se ci stanno leggendo) per cui so che è una persona della quale non mi fiderò mai, che di massima vuole fregarmi, generalmente sgradevole e con la quale meno tempo passo meglio è, ma neanche di fronte alla rilassatezza che ho davanti a un commesso Ikea: che, ribadisco, avrà un decimo delle competenze del mobiliere tradizionale, ma diverso è il contesto in cui ci troviamo a parlare.
Perdonate il pippozzo lunghissimo, ma è da un po' che penso che il ricorrere a terzi per comprare eldom o altro non sia solo legato a una questione di spuntare il prezzo migliore.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#59
bubamara98 ha scritto:Mi faccio da parte riconoscendo la mia incapacità nel farmi comprendere (è un tantino difficile esprimere un giudizio su quanto espresso senza averlo capito). 8)
Grazie comunque a tutti coloro che hanno espresso il loro punto di vista.
no, chi ha titolo per parlare ti ha compresa a pieno ed é uscita una discussione interessante. Anche io comprendo a pieno il tuo punto di vista e mi sembra quello di un buon acquirente che esige trasparenza ma rispetta al massimo il lavoro altrui. Il mercato é incontro tra domanda e offerta e un feedback proveniente dai migliori acquirenti serve senz'altro a migliorare il nostro lavoro :wink:

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

#60
Piscinin ha scritto:Io non ho la minima idea se il mio atteggiamento sia solo mio o di tutta la mia generazione. Io so solo che non entro da un mobiliere dandogli fiducia in bianco e togliendogliela se non mi convince; entro non avendo nessuna fiducia e lasciando che se la conquisti.
perfettamente comprensibile e non c'é nulla di male, é anche nell'interesse di ogni rivenditore che vuole lavorar bene