
#48
se le finanze lo permettono, io sono per le mamme che fanno le mamme a tempo pieno..non lo dico tanto per dire, ho avuto l'esperienza di mio nipote, che per la mancanza della mamma ha avuto dei problemi che si sta portanto dietro tutt'oggi ed ha quasi 14 anni....
da notare che mia sorella lavorava 8 ore al giorno...come tante mamme...
da notare che mia sorella lavorava 8 ore al giorno...come tante mamme...

#49
Secondo me le opinioni di Colynn e Jenny confermano che alla fine il fattore più importante è rappresentato dall'esperienza personale.
Mia mamma era casalinga e si è dedicata completamente a me e a mia sorella, ci ha seguite tantissimo... per questo il giorno che avrò dei figli spero di poter trovare una soluzione che mi permetta di fare avere a loro tutto quello che ho avuto io. Magari licenziandomi senza rompere i ponti con l'azienda (con il mio tipo di lavoro, di tanto in tanto potrebbero affidarmi dei progetti da seguire a casa) e poi riprendere con un part time quando i bambini andranno a scuola... boh!
Se mia mamma avesse fatto un lavoro diverso, forse oggi la penserei diversamente anch'io!
Anzi, forse la penserei diversamente se anch'io facessi un lavoro diverso
Se negli ultimi 3 anni non sono riuscita a trovare un lavoro che mi gratifichi davvero, tanto vale che concentri le mie energie a gratificarmi come madre! 
Mia mamma era casalinga e si è dedicata completamente a me e a mia sorella, ci ha seguite tantissimo... per questo il giorno che avrò dei figli spero di poter trovare una soluzione che mi permetta di fare avere a loro tutto quello che ho avuto io. Magari licenziandomi senza rompere i ponti con l'azienda (con il mio tipo di lavoro, di tanto in tanto potrebbero affidarmi dei progetti da seguire a casa) e poi riprendere con un part time quando i bambini andranno a scuola... boh!
Se mia mamma avesse fatto un lavoro diverso, forse oggi la penserei diversamente anch'io!

Anzi, forse la penserei diversamente se anch'io facessi un lavoro diverso


#50
Boh...secondo me non si può generalizzare.
L'importante credo che non sia tanto la quantità quanto la qualità del tempo che passi con tuo figlio.
E secondo me il rischio di diventare mamma chioccia facendo la mamma a tempo pieno è maggiore...mi dà l'idea che poi quando i figli crescono una si senta inutile e fallita.
Ovviamente sono solo supposizioni dato che non ho ancora vissuto questa esperienza
L'importante credo che non sia tanto la quantità quanto la qualità del tempo che passi con tuo figlio.
E secondo me il rischio di diventare mamma chioccia facendo la mamma a tempo pieno è maggiore...mi dà l'idea che poi quando i figli crescono una si senta inutile e fallita.
Ovviamente sono solo supposizioni dato che non ho ancora vissuto questa esperienza

Cosimo 8/8/2007 e Clelia 6/5/2009
#51
Colynn hai fatto il ritratto di mia suocera!!!Colynn ha scritto:Credo dipenda dall'esempio bellissimo di mia mamma: lei dirigeva un'agenzia viaggi lavorando a tempo pieno.
Dal punto di vista affettivo non mi ha mai fatto mancare niente (costumi di carnevale, incontri con gli insegnanti, tempo per giocare con me) e in più io ero e sono molto orgogliosa di lei e di quanto è brava nel suo lavoro.
E' lei che mi ha trasmesso tenacia, fiducia in me stessa e senso di indipendenza![]()
Mi ha sempre consultato nelle decisioni, mi ha portato in viaggio fin da piccolissima, insomma quel che sono oggi è per buona parte anche merito suo


Anche lei mi racconta che non ha mai lasciato il suo lavoro a tempo pieno ma è sempre stata presente nella vita dei figli (il mio ragazzo e suo fratello + piccolo). E' una donna fortemente indipendente e innamorata del suo lavoro, ha sempre viaggiato e portato con se' (e il marito) i figli quando erano piccoli. Il mio ragazzo mi dice sempre infatti che non è vero che rinunciare al proprio lavoro e/o ai propri interessi x amore dei figli sia la cosa migliore che si possa fare x loro, anzi... guarda mia madre!!





#52
io ho avuto la mia mammina sempre per me, lei non ha mai lavorato e io non sono mai andata all'asilo
in più avevo anche la vice-mamma (mia zia che viveva con noi..) quindi ero super-coccolata
..però non sono cresciuta nè viziata nè mammona....anzi...


..però non sono cresciuta nè viziata nè mammona....anzi...

#54
Secondo me il discorso "tempo di qualità" e' nato un po' per mettersi la coscienza a posto per il fatto di non stare con i figli abbastanza, io penso che i figli abbiano bisogno si della qualita', per carita', ma soprattutto della presenza dei genitori.....che poi uno faccia scelte diverse per necessità o per propria realizzazione personale e' un altro discorso....anch'io lavoro, per necessità, e mi rendo conto che il tempo che passo con mia figlia e' poco, per quanto di "qualita'" possa essere
.......e l'armonia vince di mille secoli il silenzio
#55
appunto..secondo me dipende...Estratti.Naturali ha scritto:io ho avuto la mia mammina sempre per me, lei non ha mai lavorato e io non sono mai andata all'asiloin più avevo anche la vice-mamma (mia zia che viveva con noi..) quindi ero super-coccolata
![]()
..però non sono cresciuta nè viziata nè mammona....anzi...
nel tuo caso essere in tanti fratelli, a parte rendere materialmente impossibile a tua mamma lavorare, insegna la socializzazione e a non essere viziati..
nel mio caso io figlia unica tutto il giorno a casa con mamma (una jena in fatto di compiti e studio



Non credo che esista una soluzione che vada bene per tutti i casi..si fa pour parler

Cosimo 8/8/2007 e Clelia 6/5/2009
#56
Il rischio c'è eccome. Mia mamma ha attraversato un periodo in cui, complice il giro di boa dei 50 anni, pareva si sentisse proprio cosìColynn ha scritto: E secondo me il rischio di diventare mamma chioccia facendo la mamma a tempo pieno è maggiore...mi dà l'idea che poi quando i figli crescono una si senta inutile e fallita.



Beh, scherzi a parte, la "crescita" dei figli per una mamma a tempo pieno la vedo un po' come l'età del pensionamento

Poi ci sono i casi a perdere... io per esempio mi sento già inutile e fallita sul lavoro


#57
pensa che mia mamma quando ero alle elementari mi faceva andare con lei in agenzia (e per me era una figata)..facevo i compiti e poi veniva il bello...bluesky ha scritto:Secondo me il discorso "tempo di qualità" e' nato un po' per mettersi la coscienza a posto per il fatto di non stare con i figli abbastanza, io penso che i figli abbiano bisogno si della qualita', per carita', ma soprattutto della presenza dei genitori.....che poi uno faccia scelte diverse per necessità o per propria realizzazione personale e' un altro discorso....anch'io lavoro, per necessità, e mi rendo conto che il tempo che passo con mia figlia e' poco, per quanto di "qualita'" possa essere
mia mamma sceglieva i depliant di una destinazione a caso e io me li dovevo guardare....(mentre lei lavorava..ovvio era per tenermi buona , ma io non me ne accorgevo

Questo è quello che intendo io per qualità del tempo

Cosimo 8/8/2007 e Clelia 6/5/2009
#58


mi piacerebbe un sacco stare a casa anche con dieci figli, io ci sono cresciuta nel casino di bambini che giocano, che fanno la cacca, che non vogliono dormire... ed era tutto faticosissimo ma bellissimo....
Quando ho iniziato a lavorare mi sono accorta che era proprio un altro mondo! fatto di gente incazzata che ti tratta male

...ovvio che il bisogno di soldi va avanti ai miei sogni...quindi se vinco al superenalotto ok, altrimenti la mantenuta la farò più avanti


#59
Pensavo di essere l'unicaEstratti.Naturali ha scritto:io ho avuto la mia mammina sempre per me, lei non ha mai lavorato e io non sono mai andata all'asilo![]()


Mio marito invece, figlio unico, andato all'asilo, con entrambi i genitori che lavoravano...
è viziatissimo


Adesso sto provvedendo a porre rimedio

Ultima modifica di monica396 il 05/05/05 12:16, modificato 1 volta in totale.
#60
Che sia indispensabile la presenza abbastanza costante è giustissimo, però lo è anche continuare ad avere interessi personali perchè una madre poco soddisfatta o che fa troppi sacrifici poi inevitabilmente lo farà un pò ricadere sui figli. Anche una semplice frase come: " ho rinunciato a questo per te" è giusto dirla ma senza che il figlio senta il peso di scelte che non ha fatto lui e di cui non è responsabile. Non mi fraintendete, avere un figlio è un meraviglioso "interesse personale" ma una madre è anche donna, è anche la persona che si è fatta le sue esperienze e si è modellata le sue passioni e così come non chiederemmo mai ai nostri uomini di rinunciare ai loro piaceri e amori così dovrebbe essere anche per la madre, nella misura opportuna per ognuno.